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Bikram yoga, l'ultima (calda) frontiera dello yoga

Un caldo abbraccio yogico sicuramente da provare, ma con consapevolezza e con le doverose precauzioni che esso richiede. Scopriamo il Bikram yoga

Bikram yoga, l'ultima (calda) frontiera dello yoga

Per gli yogi più fashion, il must in quest’ultimo periodo è il bikram yoga. Ennesima versione flow dell’hatha yoga, in linea con i trend più consolidati? Anche, ma non esattamente. Questa volta la proposta presenta un ingrediente che la rende davvero singolare.

 

Che cos'è il Bikram yoga?

La grande particolarità del Bikram yoga è la location all’interno della quale si inserisce la pratica: avviene infatti in un ambiente surriscaldato fino alla temperatura di 40°. In altre parole, l’esecuzione degli asana si svolge in un microclima appositamente studiato in modo tale che, affermano i suoi sostenitori, il calore possa agire positivamente sui muscoli e sul corpo intero.

Questa tipologia di yoga utilizza 26 asana e 2 pranayama (esercizi di respirazione) che vendono proposti agli allievi in sequenze studiate per lavorare in modo proficuo e sfruttare al meglio i benefici dell’alta temperatura. Si legge infatti sul sito di un famoso centro capitolino: “La terapia termica, che si avvale dell’utilizzo del calore, è nota ed usata come un valido strumento terapeutico. La sala yoga è riscaldata per proteggere i muscoli e permettere uno stretching più profondo e sicuro, così da poter vedere dei risultati in minor tempo. Il calore evita traumi durante lo stretching, aiuta nella cura di precedenti infortuni ed è un’effettiva prevenzione nel combatterne di nuovi rendendoci più flessibili. Inoltre il calore aumenta la frequenza cardiaca promuovendo un miglior esercizio cardiovascolare, aiutando a migliorare la resistenza e il tono muscolare e ammorbidendo il collagene intorno alle articolazione, aumentando così la libertà di movimento”.

L’idea del bikram yoga la si deve a Bikram Choundry, un personaggio tutt’altro che trasparente (è stato più volte accusato di abusi sessuali, tra l’altro), il quale ha costruito un vero e proprio impero economico intorno a questa disciplina e alla formazione degli insegnanti.

In ogni caso, mettendo da parte ogni considerazione etica sulla persona, la sua intuizione commerciale sta riscuotendo un grande successo, soprattutto negli Usa, e si sta rapidamente diffondendo in Italia.

 

Il fitness che aspira allo yoga

 

Qualche spunto di riflessione sul Bikram yoga

Esposte le coordinate principali del bikram yoga, lo spazio è libero per le riflessioni. Le mie, personalissime, sono le seguenti:

  • Il bikram yoga, oggi, si attesta come pratica spiacevolmente elitaria da due punti di vista: in primo, immediato, è quello economico essendo una versione di yoga piuttosto costosa (a causa probabilmente del particolare ambiente ch richiede). In secondo luogo, e stupisce che vari siti di centri non ne facciano menzione, proprio l’alta temperatura e la conseguente umidità la rendono particolarmente delicata per molte categorie sociali: gli anziani, le donne incinte, chi soffre di pressione alta o bassa (tanto per fare degli esempi) potrebbero trovarsi molto a disagio o sentirsi male.
  • Alle orecchie di un insegnante di yoga più austero (categoria alla quale sento di appartenere), la filosofia del bikram yoga suona particolarmente stridente: “Bikram Yoga ha riscosso così tanto successo perché è in linea con i comportamenti occidentali contemporanei: non si presenta come una filosofia ma come un vero e proprio workout. Bikram è un'attività fisica” (Elisabetta Salvini, insegnante bikram yoga). Non c’è nulla di male ovviamente in questa affermazione se non che essa tradisce l’essenza di qualunque attività possa anche lontanamente ricondursi allo “yoga”: lo yoga è, tutto al contrario, una disciplina interiore che utilizza il corpo per arrivare alla mente il cui fine ultimo è proprio quest’ultima e non modellare i muscoli. La sfida con se stessi, l’esaltazione della prestazione fisica, la ricerca edonistica della “bellezza” esteriore sono tutti concetti rispettabilissimi, ma che non c’entrano davvero nulla con lo yoga.
  • Come molte altre tipologie di yoga, il bikram si presenta come eccentrica variazione sul tema, tra l’altro particolarmente costosa. Sicuramente la temperatura elevata può avere degli effetti positivi sul corpo e la sensazione di muoversi in un caldo utero può risultare per alcuni (ma non per tutti) assai confortevole. In ogni caso, i benefici decantati dai vari centri e maestri di questa specifica tipologia non sono documentati con studi o ricerche, dunque è lecito pensare che nulla renda il bikram yoga sostanzialmente diverso da un qualunque altro tipo di yoga flow o che la temperatura elevata incida in modo significativo sui vantaggi derivanti dalla pratica.
  • Come sempre, il nostro consiglio è PROVARE: nelle grandi città cominciano a diffondersi i centri dedicati al bikram yoga e, soprattutto nella stagione invernale, può essere davvero piacevole praticare in un caldo tepore.

 

Lo yoga come workout usa e getta

 

Per approfondire:

> Bikram yoga, origini e pratica