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SOS attacchi di panico: un utile esercizio di respirazione

La maggioranza degli studiosi è concorde nell’affermare che un adeguato lavoro sulla respirazione può influire positivamente sulla gestione degli attacchi di panico. Vediamo come lo yoga può inserirsi a pieno titolo in questo quadro

SOS attacchi di panico: un utile esercizio di respirazione

Gli attacchi di panico rappresentano un argomento molto delicato e di difficile svisceramento. Sarebbe facile limitarci ad elencarne i sintomi e le possibili cure, ma di informazioni come queste il web è saturo e anche il nostro sito fornisce già molte utili notizie a riguardo.

Andare nella profondità di questo tipo di disturbo, provare a raccontare le sensazioni che emergono, sondare il territorio interiore su cui si scatena il malessere è molto importante ma in questo articolo, in nome del rispetto che nutriamo verso chi lotta quotidianamente contro questo demone potente, vogliamo darvi un’arma in più per vincere la vostra battaglia

Dallo yoga, una tecnica semplice, ma efficace, che potrà venirvi in soccorso ogni volta sia necessario.

 

La respirazione yogica e lo stato emotivo

Molto spesso quando si parla di yoga ci si limita a considerare unicamente gli asana, ma rappresentano solo uno dei rami di questa meravigliosa disciplina. Un altro sentiero estremamente importante è quello che riguarda gli esercizi di respirazione, tecnicamente detti “pranayama” (controllo del respiro).

Un filo lega il respiro al nostro mondo interiore, come spiega chiaramente Roberto Sanlorenzo, biologo molecolare del Dipartimento di Neuroscienze del Fatebenefratelli di Milano: “Il respiro è l’unica funzione vitale volontaria e involontaria. Da un lato è lo specchio dello stato emotivo: non a caso ogni singola emozione determina un preciso modo di respirare. Le stesse vie nervose che sono alla base di questo meccanismo possono essere usate in modo opposto. Cioè: se io imparo a controllare il mio respiro, in termini di ritmo, intensità, profondità, invio dei segnali al sistema nervoso involontario che è alla base delle mie emozioni. L’uso del respiro può trasformare sia lo stato emotivo, sia la situazione fisica spiacevole, diventando quindi un vero e proprio strumento. Che rende più facile recuperare equilibrio. E più difficile perderlo”.

Date queste enormi potenzialità, perché non avvalersene per darci un mano se soffriamo di attacchi di panico?

 

Attacchi di panico: cosa sono?

 

Un semplice esercizio di respirazione per calmare la mente e prevenire gli attacchi di panico

Nell’ottica esposta nel paragrafo precedente, vi illustriamo un esercizio di respirazione molto semplice e piacevole detto nadhi shodana pranayama, ovvero la respirazione a narici alternate.

La tecnica:

  1. Assumere una posizione seduta comoda e eseguire qualche ciclo di respirazione addominale o yogica completa.
  2. Portare al volto la mano destra e piegare l’indice e il medio o all’interno della mano a contatto con il palmo oppure appoggiati al centro della fronte (sono due modalità egualmente valide). Il pollice e l’indice si utilizzano per chiudere e aprire la narici.
  3. Chiudere la narice destra e ispirare unicamente con la sinistra in modo totalmente naturale e non forzato. A questo punto chiudere la narice sinistra e espirare a destra. Sempre a destra, riparte l’inspirazione al termine della quale si chiuderà la narice per espirare solamente a sinistra.

E così via: si possono eseguire vari cicli respiratori a piacere. In sostanza, l’inspirazione e l’espirazione coinvolgono sempre una sola narice in modo alternato.

nadi shodana

 

Questa tecnica è davvero molto efficace per calmare le tempeste mentali e vi potete ricorrere quando sentite che la marea del panico inizia a montare dentro di voi. Un piccolo (grande) aiuto di pronto soccorso che, ci auguriamo, possa aiutarvi durante quei difficili momenti di panico.

 

Gestire gli attacchi di panico con la meditazione