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Tristezza natalizia? Qualche asana dallo yoga

Gli americani chiamano “Christmas Effect” tutta una serie di disturbi dell’umore - più o meno gravi - connessi alle feste natalizie: depressione, tristezza, frustrazione. Ecco qualche nostro consiglio yogico a riguardo!

Tristezza natalizia? Qualche asana dallo yoga

La giostra natalizia è per moltissimi un momento di magia che stringe le connessioni tra le persone, siano famigliari, amici o semplici conoscenti. L’atmosfera è carica e luccicante, pervasa da un ineffabile senso di piacevole attesa.

Se questa è la visione culturalmente predominante della festa, noi non vogliamo dimenticarci di tutti coloro che, per i motivi più svariati, non vengono trasportati dalla felicità fluttuante che ci circonda.

Il dolore in questo periodo dell’anno sembra, infatti, farsi una punta più acuto forse proprio in confronto con l'allegria che la società esige. Ci si sente inadeguati, separati, scollati dal mondo che trotterella festante intorno a noi.

Ebbene, questo articolo vuole per un attimo fermare la giostra e dedicarsi a tutti coloro che, oseremmo dire "nonostante" il Natale,  sentono gravare sulle proprie spalle il peso della tristezza, della pena, della depressione.

 

Piccole idee yogiche per contrastare il "Christmas Effect", la tristezza natalizia

Il legame tra lo yoga e la depressione (lieve) lo abbiamo ampiamente trattato; ora vogliamo proporvi una prospettiva più pratica alla faccenda segnalandovi qualche asana da coltivare se il vostro umore vacilla: ovviamente non ci riferiamo ad una posizione “curativa” perché non sarebbe l’approccio dello yoga, ma ad una serie di spunti di riflessione che, ci auguriamo, possano darvi una mano.

 

Posizioni di apertura e di estensione

Il grande maestro yoga Iyengar soleva insistere sulla connessione tra postura e umore durante le sue lezioni. Così, in caso di depressione o tristezza, ci si dovrebbe concentrare sugli asana che compensano la tipica postura di chiusura e abbattimento, con il petto chiuso e ripiegato su se stesso.

A tale scopo, largo alle aperture e all'espansione del torace! Le posizioni maggiormente consigliate sono, ad esempio:

la posizione della sfinge

posizione sfinge

la posizione del cobra,

posizione cobra

la posizione del cammello.

posizione cammello

 

La posizione del cadavere

Una posizione che in caso di umore grigio non dovrebbe mai essere trascurata è savasana, la posizione del cadavere: è infatti preziosissimo rilassare il corpo in ogni sua più profonda e remota parte e riuscire a respirare - simbolicamente - quando ci si sente soffocati da pensieri intrusivi, svalutanti, annichilenti.

Per amplificarne gli effetti, vi consigliamo di appoggiarvi a dei file di rilassamento guidato facilissimi da trovare in rete, anche su youtube: renderanno il vostro rilassamento più profondo e appagante.

 

Scopri tutte le posizioni yoga di rilassamento

posizione cadavere

 

Saluto al sole

Da un punto di vista ayurvedico, la depressione nasce da uno squilibrio del dosha kapha. Per agire su di esso è possibile optare su una pratica vitalizzante caratterizzata da qualche energico saluto al sole.

Senza esagerare, instaurare questa abitudine al mattino (se è possibile) vi aiuterà ad affrontare la giornata con una marcia in più sia a livello fisico che mentale.

saluto al sole

 

Pranayama

Vi invitiamo a non trascurare mai la qualità del vostro respiro e a includere nella pratica giornaliera anche delle sessione di pranayama (controllo del respiro).

Vi suggeriamo di concentrarvi sul respiro di tipo diaframmatico utile per rilassarsi e ammorbidire l’addome: se non lo avete mai esercitato, provate a sdraiarvi e a concentrarvi semplicemente sull’ombelico che sale e che scende al ritmo del respiro; nell’inspirazione, l’ombelico sale, nell’espirazione, l’ombelico scende.

Potrebbe non riuscirvi immediatamente in modo naturale, dunque praticate finché non diverrà un piacevole massaggio addominale, distensivo per il corpo e per la mente.

 

Benefici della respirazione pranayama