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Alpinismo: origini e benefici

Cos'è l'alpinismo, come nasce e per quali ragioni può essere un valido aiuto per temprare il corpo e rilassare la mente.

Alpinismo: origini e benefici

Come nasce l'alpinismo e per quali ragioni si tratta di una pratica che cresce insieme alla persona, la tempra, la forgia, anche nello spirito.

Come avvicinarsi a questa attività, quali sono i benenfici e le precauzioni da tenere presente e a quali sport può essere funzionale anche una semplice pratica alpinistica amatoriale. 

 

Le origini dell'alpinismo 

Il nome stesso dell'attività richiama l'ascesa alle Alpi e forse, per definire questa pratica, si può andare direttamente a riprendere le parole di Reinhold Messner:
"Nell'alpinismo l'evoluzione risiede nel “come”. Io mi sforzo di affinare la mia tecnica di arrampicata, di esercitare l'occhio, di aumentare la mia resistenza. Voglio mettere alla prova i miei progressi, e questo posso farlo nel modo migliore con una prima ascensione, con l'apertura di itinerari nuovi e arditi. Una salita è tanto più ardita quanto minore è l'impiego di materiale in rapporto alle difficoltà complessive. Molti dei più grossi problemi delle Alpi sono stati risolti. Se noi impariamo a rinunciare, la scoperta delle Alpi non ha fine." (R. Messner, Settimo grado, 1973).

Anche quando la scalata su roccia o con neve o ghiaccio viene facilitata da attuali strumentazioni e apparato tecnico, l'uomo resta al centro, avvolto nella natura.

Al di là del fatto che oggi di strada rispetto alla nascita dei primi club alpini ne è stata fatta - stiamo parlando all'incirca del 1857 per l'Alpine Club inglese e di venti anni dopo per i primi club italiani - i veri alpinisti si rifiutano di ridurre la loro attività ad esibizione, competizione, agonismo o sport estremo da mostrare, ma a un vero e proprio metodo per conoscersi, per testare i propri limiti, la fatica durante l'ascensione.

Tutto questo ovviamente tenendo conto dei gradi di difficoltà che cambiano. Esiste la difficoltà alpinistica, l'arrampicata libera, l'arrampicata artificiale, l'arrampicata su ghiaccio, l'arrampicata su misto.  Ma qual è la differenza nell'origine di queste due tipologie di pratica, alipinismo e arrampicata?

Nell'alpinismo lo scopo derivante dall'ascensione è il raggiugnimento di una vetta.
Nell'arrampicata invece
la cura del gesto atletico diventa fondamentale e il supermaneto di una parete.

L'8 agosto del 1876 viene posta come data di riferimento per l'alpinismo, in quanto si riferisce alla prima ascensione sul Monte Bianco.  

È forse utile ricordare che le salite venivano prese come dei veri e propri punti di riferimento anche per studiare e capire l'ambiente glaciale attraverso la misurazione di pressione e temperatura. 

 

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I benefici dell'alpinismo

L'aria che si respira è di ottima qualità e il senso della fatica, se rapportato a un'ottica più vasta, equipollente ai sacrifici che servono appunto a rendere sacra qualsiasi azione o scelta quotidiana, allora diventa un maestro.

Non significa diventare masochisti e ritrovarsi ad amare la sofferenza, anzi. Significa solo ricordarsi che per raggiungere certe vette si deve confidare nel passo che segue il precedente.

Ancora più delicato il discorso che riguarda l'alpinismo non solo su roccia ma anche su ghiaccio, che richiede concentrazione e conoscenza tecnica non indifferenti. Anche l'arrampicata sulla neve richiede esperienza e capacità di adattamento.

Sono grandi i benefici per l'apparato cardio-vascolare e quello polmonare. Ovvio, l'alpinismo richiede di conoscere alcuni rischi dell'alta quota e, soprattutto, di conoscere se stessi, restando sempre aperti/e alla possibilità che ci spaventi qualcosa di assolutamente imprevedibile.

Tutti i distretti muscolari sono sollecitati durante l'ascensione e, anche per questo, occorre un tipo di preparazione allo sviluppo della resistenza fisico-aerobica. È vero che praticare trekking aiuta ma il solo modo per allenare l'arrampicata è praticarla.

 

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