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Attività subacquea di base: le immersioni

Le immersioni sono attività ricreative ma anche esplorative della propria dimensione interiore, del rapporto che si ha con la gestione delle emozioni. Imparare come usare l’attrezzatura per le immersioni, prendere un brevetto base è un’opportunità per aprire i propri orizzonti ed esplorare una parte di natura sommersa

Attività subacquea di base: le immersioni

L’attività subacquea di base è uno sport acquatico che contempla la possibilità di immergersi in sicurezza, affidarsi a una guida esperta, riequilibrare la propria forma fisica.

Aiuta inoltre a capire cosa significa rispettare i compagni di immersione, se stessi (il divertimento in un altro ambiente, la gestione dell'ansia, la novità dell'esperienza) e l’ambiente acquatico

 

Approcciarsi con serenità al mondo subacqueo

Il modo migliore per avvicinarsi all'esperienza è un “battesimo dell’acqua” che in alcune strutture di diving ha una vera e propria impronta magica, come una sorta di rituale che poi resta piacevolmente nel proprio vissuto.

Il secondo livello può essere quello di iscriversi a un corso base di addestramento in acque confinate per padroneggiare l’attrezzatura, le tecniche di controllo dell’assetto, il vero significato dell’esperienza di immersione con un compagno. Molte delle prime esercitazioni possono avvenire in piscina e non immediatamente in mare o acqua dolce.

Affidatevi solo a strutture che richiedano la compilazione di un questionario medico e, in alcuni casi, impongano la consegna della dichiarazione scritta di buona forma fisica da parte del medico.

La serietà si vede nelle piccole cose, negli occhi delle guide, nell'ordine, nell'igiene, nella puntualità.

Fare immersioni significa entrare in contatto con i principi di galleggiamento e con le leggi fisiche legate alla pressione (peso dell'atmosfera), alla densità dell'acqua, liquido incomprimibile.

Per fare immeriosni in sicurezza occorre astenersi da alcolici e fumo e rimanere molto idratati, sia prima che dopo l'immersione.

 

Fare immersioni è anche un modo per ritrovare il silenzio curando la propria interiorità

 

Fisiologia dell'immersione: la teoria

In primo luogo, ci si approccia al concetto di assetto positivo, ovvero la tendenza o la capacità di rimanere a galla sull'acqua. Il sub, per poter immergere il proprio corpo, deve acquisire un assetto negativo, il che significa che il peso del volume da lui spostato deve essere maggiore del suo peso, secondo il principio di Archimede.

Per questo esistono forme di zavorraggio con pesi di piombo e il cosiddetto GAV (giubbotto ad assetto variabile): questo strumento serve al sub per variare il volume d'acqua spostato e corregge l'assetto.

Oltre a comprendere gli effetti del suono e della luce sull'acqua, si studierà bene la fisiologia dell'immersione, parte molto importante per non andare incontro a MDD (malattie da decompressione), dovute all'accumolo di azoto nei tessuti. 

Si studiano gli spazi d'aria del corpo umano che possono subire variazioni di volume (stomaco, intestino, orecchio medio, seni paranasali, denti e, ovviamente, polmoni).

Approfondire le conseguenze della densità dell'aria, della percezione del suono, gli effetti termici e la dispersione del calore, gli effetti dell'azoto e la tossicità dell'ossigeno non deve far preoccupare, è anzi un modo per stare più sereni in fase di immersione. 

 

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Fisiologia dell'immersione: la pratica

La parte teorica va a braccetto con la parte pratica, che contempla l'uso dell'attrezzatura.

L'attrezzatura di base si compone di: maschera, pinne, snorkel, sistema di zavorra, bombola, erogatore, manometro e profondimetro, GAV e fonte d'aria alternativa.

Sott'acqua, di fatto, non si comunica se non attraverso segnali manuali e sonori. Le guide devono illustrare tutte le situazioni in cui si potrebbe trovare un sub e che sono molto importanti per prendere familiarità con le immersioni.

Come si recupera un erogatore, come si svuota la maschera nel caso in cui si dovesse riempire di acqua, cosa si fa in caso di crampo, che significa compensare e come si effettua una risalita e una discesa in acqua fonda. 

Chiunque si approcci all'attività subacquea di base deve ricordare che il sub è un ospite del mondo immerso: interagire con la vita acquatica significa non lasciarsi andare a movimenti bruschi che potrebbero infastidire gli animali marini; infatti un tocco di mano o una pinnata possono avere conseguenze sull'ecosistema.

Conoscere il luogo dove è stata pianificata l'immersione è utile anche per conoscere i movimenti delle correnti, delle onde, della risacca e l'andamento delle maree. 

Se si sviluppa la passione per l'attività subacquea si può proseguire nelle certificazioni di carattere più tecnico e nelle varie specializzazioni offerte dalla scuola prescelta. 

 

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