Articolo

Lo yoga e il significato segreto delle caste

Le caste, in sanscrito varna (colori) sono un concetto che è parte integrante anche della cultura esoterica dello yoga, anche se oggigiorno si fatica a capire cosa possa esserci di buono in una divisione sociale imposta che priva gli individui della libertà di esprimersi. Scopriamone i segreti.

Lo yoga e il significato segreto delle caste

Per la mentalità occidentale, uno dei concetti più difficilmente penetrabili ed accettabili della cultura indiana legata allo yoga è quello delle caste.

L’idea di una così rigida ed innaturale stratificazione di livelli sociali è così lontana da tutti i buoni principi predicati nella tradizione sapienziale indiana che si rimane stupiti di come essa possa essere stata accettata anche dai più seguiti maestri spirituali.

Viene da chiedersi se il sistema delle caste sia sempre stato così rigido e iniquo. Studiando un po’ infatti, si scorpre che esistono diversi livelli interpretativi nel simbolismo delle caste e che, ai tempi vedici, non erano ereditarie ma legate alla natura del singolo individuo, per cui il figlio di un bramino poteva benissimo essere un commerciante.

Col tempo la conoscenza venne offuscata e le classi privilegiate trovarono il modo di mantenere il potere rendendo ereditario il concetto di casta, giustificando la permanenza degli individui di una famiglia ad una stessa casta di basso livello come il risultato del karma.

Ma prima ancora della società vedica le quattro caste non rappresentavano strati sociali ma tipologie ideali di uomo, tramite le quali la divinità si manifesta nella società: la testa, ovvero i bramini eruditi; le braccia, ovvero i guerrieri o uomini di azione; l’addome, ovvero i commercianti che portano prosperità; e infine i piedi a rappresentare gli uomini di servizio.

Tutto questo però è anche legato a dei significati segreti spirituali relativi alla crescita dell’anima e alle caratteristiche dell’uomo completi e ideale. Vediamoli assieme.

 

Leggi anche Gli stereotipi sullo yoga >>

 

La casta del bramino

Il temperamento rappresentato dal bramino corrisponde alla ricerca della purezza e della conoscenza per produrre un’azione perfetta. Il bramino dovrebbe sintetizzare in se’ la conoscenza dell’assoluto, ovvero del mondo interiore, e quella del relativo, come quella scientifica e accademica.

Il vero bramino non rinuncia alla conoscenza dei fatti esteriori ma li analizza alla luce della conoscenza interiore. La purezza delle intenzioni è il potere del bramino, gli conferisce la capacità di concentrazione, di ricevere e conservare le intuzioni. Il bramino è l’uomo che intercetta la conoscenza, la traduce in un linguaggio comprensibile e la mette a disposizione del mondo.

 

La casta del guerriero

Il guerriero (kshatiya) siamo noi quando ci liberiamo dalla paura e impariamo a fronteggiare pericoli e sventure. Rappresenta lo sviluppo della necessaria audacia per affrontare gli ostacoli della vita che deve essere trasformata. Mentre il bramino è equanime e accetta tutto, il guerriero vive per la vittoria: qualsiasi sia il numero di sconfitte egli continua fiero ed inesausto mirando alla conquista.

Non ha desideri ma rappresenta una tensione ancestrale ed innata, una ricerca della realizzazione del proprio potenziale. Sicurezza di sé, predisposizione all’azione, carisma, protezione dei deboli e degli ideali sono le caratteristiche del guerriero.

 

La casta del commerciante

Il vaysha, ovvero il commerciante, è la natura umana basata sull’interscambio e l’arricchimento reciproco. L’uomo che si proietta sul mondo cercando piacere e distribuendolo a sua volta, creando abbondanza e prosperità. Incarna la capacità di investire risorse ed energie, l’abilità nel creare profitto per il bene comune, la conoscenza di tutti i piaceri che elevano, la tendenza alla grandeur.

Trova piacere nel creare sistemi, nell’adattarsi alle situazioni, nell’esplorare le possibilità. Egli possiede e dispone, come un amante o un filantropo, sa qual è il miglior uso dei beni, non si vieta la gioia e maneggia il benessere senza alcun egoismo.

 

La casta del servitore

Quella che viene considerata la casta inferiore è in realtà uno dei cuori pulsanti della crescita interiore e di una società ideale. Rappresenta il dono si sé verso il basso per lo sviluppo dello spirito nella natura. Egli incarna l’offerta di tutto quanto si è.

E’ amore manifestato come tendenza al servizio disinteressato. Egli vede lo spirito non soltanto nella conoscenza, nel potere o nel piacere, ma nelle cose più umili e minute.

 

Quattro temperamenti in un un'unica persona

Questi non sono solo quattro temperamenti umani, sono quattri modi principali tramite i quali lo spirito si esprime: conoscenza, potere, beatitudine, servizio. Lo yogi ideale deve svilupparli tutti e quattro: il bramino apporta la luce della purezza che dirige l’azione, il guerriero gli da’ la forza necessaria, il commerciante la orienta verso il collettivo e la rende florida, il servitore ne fa un dono d’amore al dio racchiuso nella materia.


Leggi anche Quando lo yoga non era ancora una moda >>