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L'estrazione degli oli essenziali

Gli olii essenziali sono sostanze benefiche e prezione per la psiche e l'organismo: vediamo come avviene il loro processo di estrazione

L'estrazione degli oli essenziali

L’estrazione degli olii essenziali

L’aromaterapia è la cura del corpo e della mente attraverso gli oli essenziali, rimedi naturali distillati dai vegetali. Si tratta di una scienza del tutto naturale e antichissima, riscoperta in tempi recenti e apprezzata per la sua efficacia e sicurezza. Essenze ed oli essenziali sono la medesima cosa, si tratta di principi attivi estratti, attraverso metodi diversi, da foglie, gemme e fiori dei vegetali.

Gli olii essenziali, contrariamente a quanto si possa pensare, non sono grassi. Anzi, sono sostanze estremamente volatili: si dissolvono con estrema facilità se non accuratamente sigillate entro contenitori di vetro scuri.

Provate voi stessi versando una goccia di olio essenziale su della carta assorbente: non ne rimarrà alcuna traccia!

Come si arriva ad ottenere questa sostanza? La si ottiene attraverso un processo chiamato estrazione, che può avvenire in diversi modi. L'estrazione degli olii essenziali è di per sé fondamentale per garantire la massima qualità dei rimedi aromatici e la tecnica varia a seconda della droga (parte) della pianta utilizzata.

 

Le tecniche per l'estrazione degli olii essenziali

Il tipo di tecnica utilizzata per l’estrazione fa variare anche il prezzo d’acquisto dell’olio essenziale. Ecco a seguire le principali tecniche di estrazione degli olii essenziali.

  • La spremitura

Si tratta di in un processo di estrazione di tipo meccanico che si esegue a freddo e non comprende alcun trattamento chimico. Si usa per ottenere l’essenza presente nella scorza dei frutti, principalmente gli agrumi.

  • La distillazione di olii essenziali per corrente di vapore

Si tratta di uno dei metodi più usati per l'estrazione degli oli essenziali dalle parti più resistenti delle piante, che tollerano di più il calore, come legni e cortecce. Si effettua mediante l’uso del distillatore, strumento formato da più contenitori stagni, da un generatore di vapore e da una serpentina di raffreddamento. In questo modo è possibile separare le sostanze volatili, sfruttando l’evaporazione: il materiale vegetale macinato viene fatto attraversare da una corrente di vapore acqueo, che estrae l'olio essenziale, permettendo di separarlo successivamente, in quanto non è solubile in acqua.

  • L’enfleurage

Metodo antichissimo, oggi quasi completamente caduto in disudo, usato per estrarre gli olii essenziali dai petali e dalle parti molto tenere e delicate delle piante, che altrimenti si danneggerebbero facilmente in presenza di calore. I fiori vengono appoggiati su lastre ricoperte di grasso purificato, sfruttando la capacità dei grassi, di assorbire gli odori. I fiori cedono al grasso il loro profumo e sono sostituiti con altri fiori, finché il grasso non si satura di profumo. Poi si scioglie il grasso con alcol e quindi si separa l'olio essenziale.

  • Estrazione degli olii essenziali con uso di solventi

Questo tipo di estrazione si impiega per le piante aromatiche pregiate, come la rosa e il gelsomino, con essenze che non resistono al calore. Consiste nel fare attraversare un solvente, che estrae l'essenza per poi rimuoverlo.

Immagine | Wikipedia