Articolo

Colite spastica, sintomi e cibi da evitare

La colite spastica, o sindrome dell’intestino irritabile, è un disturbo funzionale che affligge molte persone. Quali sono i sintomi e quali abitudini incoraggiare per prevenire il problema.

Colite spastica, sintomi e cibi da evitare

Spesso usiamo genericamente il termine colite in maniera non del tutto corretta per riferirci a un disturbo funzionale più propriamente descritto con il termine intestino irritabile, detto anche “colite spastica” o “colite mucosa”.

 

I sintomi della colite spastica

La colite spastica è un disturbo della motilità che interessa l’intero tratto gastrointestinale e comprende un complesso di sintomi a carico delle vie digestive basse e alte.

I sintomi principali sono:

> dolore addominale più o meno intenso, generalmente di tipo crampiforme. Il dolore spesso si risolve con la defecazione;
> diarrea;
> stitichezza;
> distensione post-prandiale.

Altri sintomi sono meteorismo, nausea, cefalea, affaticamento, presenza di muco nelle feci, sensazione di incompleta evacuazione, ma anche ansia e difficoltà di concentrazione.

La sintomatologia si verifica quasi sempre in stato di veglia ed è acutizzata dall’ingestione di cibo o da un momento di tensione e stress. L’ansia è sia un sintomo sia una possibile causa.

Le donne sono più spesso affette da colite spastica rispetto agli uomini. È, comunque, in generale, una condizione molto comune tant’è che, complessivamente, circa la metà delle visite specialistiche dal gastroenterologo è dovuta proprio alla colite spastica.

I fattori emozionali, l’alimentazione e l’assunzione di farmaci possono aumentare la sintomatologia.

In alcune persone la colite spastica si presenta soprattutto con la diarrea, che spesso assume una forma precipitosa e urgente, tipicamente subito dopo o durante un pasto oppure, meno frequentemente, al mattino, dopo essersi alzati.

 

Leggi anche Diarrea cronica, le cause e la giusta alimentazione >>

 

Colite spastica, ci sono cibi da evitare?

L’alimentazione è uno dei fattori che contribuisce alla sintomatologia della colite. Però, oltre agli alimenti da evitare, ci sono buone abitudini da seguire e cattive abitudini da eliminare o comunque ridurre.

Per ridurre l’aerofagia, i medici spesso consigliano di evitare l’eccessiva masticazione di chewing-gum, così come l’uso di bevande addizionate di anidride carbonica.

Latte e derivati sono da escludere dalla dieta solo nei pazienti intolleranti al lattosio e sono da ridurre in coloro che notano un aumento della sintomatologia quando consumano questi alimenti.

Il fumo di sigarette peggiora i sintomi e andrebbe evitato, così come il caffè e le bevande alcoliche. La colite spastica è, però, una condizione molto influenzata da fattori emotivi; pertanto, se nella persona interessata l’abolizione totale di queste sostanze causa ansia e nervosismo, si consiglia in genere una riduzione importante piuttosto che una totale abolizione.

È inoltre molto importante fare attenzione alla regolarità dei pasti e a seguire abitudini dietetiche sane, dunque no ai cibi eccessivamente elaborati e ricchi di zuccheri e/o grassi, sì ai pasti leggeri, agli alimenti integrali, ai vegetali di stagione.

No ai continui fuori-pasto e no al saltare i pasti; sì a tre pasti principali al giorno più due spuntini, uno a metà mattina, l’altro a metà pomeriggio.

E, naturalmente, in caso di sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale rivolgersi a un medico ed evitare diete e rimedi fai da te.

 

Leggi anche I fermenti lattici per il colon irritabile >>

 

Credit foto: Katarzyna Białasiewicz