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Le erbe che contrastano l’invecchiamento cerebrale

Gingko, curcuma e bacopa sono 3 piante con azione neuroprotettiva che aiutano a contrastare l'invecchiamento e migliorano memoria e concentrazione.

Le erbe che contrastano l’invecchiamento cerebrale

Ginkgo, curcuma e bacopa: tre piante con azione neuroprotettiva che contrastano l’invecchiamento cerebrale, migliorando memoria e concentrazione.

 

Il Ginkgo biloba per la prevenzione dell’invecchiamento cerebrale

Il Ginkgo biloba è un albero originario della Cina e usato dalla medicina tradizionale cinese, oggi coltivato in parchi e giardini in Europa e nei pressi dei templi in Giappone, dove è considerato un albero sacro.

Si tratta di una pianta resistente e longeva, presente sulla Terra da 200 milioni di anni: è l’albero più vecchio del Pianeta ed è l’unica specie sopravvissuta delle Ginkgoine.
La droga del Ginkgo biloba è rappresentata dalle foglie, i cui principali costituenti sono i flavonoidi e i ginkgolidi.

Gli estratti del ginkgo sono stati ampiamente studiati nel corso degli ultimi decenni e le proprietà farmacologiche di questa pianta sono oggi ben documentate: gli studi hanno evidenziato effetti positivi sulla memoria e sull’apprendimento, proprietà antiossidanti contro l’azione dei radicali liberi e un’attività anti-PAF (fattore di aggregazione piastrinica), un mediatore pro-infiammatorio e neurotossico.

La capacità di migliorare l’irrorazione sanguigna a livello cerebrale,  l’azione anti-PAF e le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, fanno del Ginkgo biloba un neuroprotettivo utile per prevenire l’invecchiamento cerebrale e le malattie vascolari cerebrali.

Dato il meccanismo d’azione del ginkgo, l’assunzione di questo fitoterapico può interferire con terapie antiaggreganti o anticoagulanti, pertanto è opportuno consultare il proprio medico prima di iniziare ad assumere estratti di ginkgo.

 

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La curcuma per salute cerebrale

La Curcuma longa è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberacee, il cui rizoma contiene sostanze gialle chiamate curcuminoidi, tra cui la curcumina, oli essenziali e polisaccaridi.

La pianta della curcuma è usata come pianta ornamentale, mentre il rizoma è ampiamente impiegato in cucina come spezia per insaporire i cibi e rappresenta un rimedio della tradizione ayurvedica.

Oggi gli estratti di curcuma sono ampiamente studiati soprattutto per il possibile impiego preventivo e terapeutico sulle demenze, poiché si è notata una minor incidenza di Alzheimer nella popolazione indiana, che consuma molta curcuma attraverso la dieta.

La curcumina è una molecola con moltissimi target all’interno del nostro organismo e, di conseguenza, presenta numerose azioni: la curcuma è antiossidante, antinfiammatoria, oltre ad avere effetti positivi contro la dispepsia e il deterioramento cognitivo lieve.

La curcuma è considerata una droga sicura e non sembra presentare effetti collaterali anche a dosaggi piuttosto elevati: si consiglia di consumare da 1,5 a 3 grammi di droga al giorno e di non assumere curcuma in caso di ostruzione delle vie biliari poiché questa droga aumenta la produzione e il flusso di bile.

 

Bacopa monnieri per migliorare le funzioni cognitive

Oltre al ginkgo e alla curcuma, un’altra erba utile per contrastare l’invecchiamento cerebrale è la Bacopa monnieri, una pianta che cresce in India, Africa, Austrialia ed Europa.
La droga è rappresentata dall’intera pianta, i cui estratti sono standardizzati in bacosidi, molecole con azione neuroprotettive. 

La bacopa sembra avere azione antinfiammatoria e protettiva nei confronti dello stress ossidativo oltre che effetto migliorativo sulle funzioni cognitive.

La bacopa si acquista in erboristeria sotto forma di erba o estratto e può essere assunta per migliorare la memoria e l'apprendimento durante lo studio o per migliorare le funzioni cognitive e prevenire il decadimento cognitivo nelle persone anziane.


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