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Vino, movimento e benessere del cuore

Ma è vero che l'accoppiata Bacco e attività fisica dà risultati straordinari? Perché il vino, consumato con moderazione e associato a un'attività sportiva costante e non troppo intensa, può favorire il benessere di tutto l'organismo

Vino, movimento e benessere del cuore

I benefici del vino 

Consumare vino in modo consapevole aiuta l'organismo su tanti fronti. Vediamone alcuni:

  • Prima di tutto, il vino aiuta il cervello. Pare che un buon vino bevuto con moderazione possa essere una buona difesa contro l'Alzheimer. Merito dei polifenoli, che inibirebbero lo sviluppo delle placche alla base del morbo. In questo il vino somiglia moltissimo ad altri alimenti di cui si dovrebbe sempre disporre: tè, noci, frutti di bosco e cacao.
  • Il vino aumenta inoltre i livelli di Omega-3. Un bicchiere di rosso per le donne, due per gli uomini, incrementano gli omega-3, proteggendo così dalle malattie coronariche. Lo studio pubblicato sull`American Journal of Clinical Nutrition suggerisce anche che un ulteriore protezione può arrivare dagli acidi grassi presenti nel pesce. 
  • Bere vino riduce il rischio di cancro ai polmoni. In un articolo su Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention, i ricercatori affermano che gli uomini che hanno l`abitudine di consumare uno o due bicchieri al giorno, riducono del 60% il rischio di cancro al polmone.
  • Non solo: pare che il vino sia un buon "lasciapassare" per la longevità e consenta agli uomini di aggirare il rischio di tumore alla prostata.

 

Cosa dice la scienza sul vino?

 

Bere vino e fare attività fisica

Non è una dicotomia improbabile, ma un vero toccasana per l'apparato cardiovascolare. Lo confermano gli studi accademici.

I ricercatori dell’University Hospital di Olomouc, in Repubblica Ceca, ha evidenziato quanto si moltiplichino i benefici del vino a livello cardiovascolare proprio nelle persone che scelgono di fare sport con regolarità, o che comunque praticano attività fisica durante la settimana.  

Milos Taborsky, responsabile dello studio, ha compiuto lo studio su 146 persone con rischio cardiovascolare da lieve a moderato. Per compiere lo studio è stato scelto un vino cecoslovacco: metà del gruppo ha assunto Pinot Nero (rosso), l’altra metà Chardonnay (bianco), entrambi di medesima annata. A entrambi i gruppi è stato inoltre chiesto di compilare un questionario periodico sull’esercizio fisico praticato e sull’eventuale assunzione di farmaci. I ricercatori hanno definito il consumo moderato secondo gli standard dell’Organizzazione mondiale della sanità: 0,02 L per le donne e 0,03 L per gli uomini, non più di cinque volte alla settimana. 

Entrambi i gruppi hanno avuto tra i benefici una riduzione del colesterolo "cattivo" LDL. Il colesterolo "buono" HDL ha registrato un incremento nei soggetti la cui attività fisica è risultata regolare e costante (almeno 2 volte alla settimana). 

Si tratterebbe quindi di una sinergia vincente

Pare infatti che “…l’importanza del consumo moderato di vino da parte degli atleti intensamente sottoposti ad affaticamento e stress è confermata dalle proprietà sedative ed euforizzanti che contribuiscono il mantenimento della forza psicofisica. L’azione protettiva del sistema cardiovascolare di un consumo moderato di vino è pari a quella di un moderato esercizio fisico.” (M. R. De Jaham e J. Bordelais). 

 

Il resveratrolo, che si trova nel vino, è al centro di diversi studi scientifici, ma cos’è e quali sono i suoi potenziali benefici?