Articolo

Una riflessione sull’Expo

Di polemiche se ne sono fatte molte. Ma cosa davvero è possibile trovare all’expo, in cosa ci si imbatte di padiglione in padiglione, al di là delle ragioni che possono muovere ad andare o meno a visitare un'immensa area dedicata al cibo come energia per la vita?

Una riflessione sull’Expo

Il 2015 è l’anno in cui Milano ospita l'Expo, un evento che accade ogni 5 anni, dal 1851, anno storico in cui il tutto prese vita a Londra. L’esposizione universale passerà poi per Bruxelles e approderà a Dubai.

Intanto, tra polemiche e fiamme, tra rivolte più e meno consapevoli, tra danni manifesti e non, a Milano dal 1 maggio sono aperti i cancelli di un vastissimo spazio (1,1 milioni di metri) suddiviso in macroaree (53 padiglioni) tutte in qualche modo collegate al tema: Nutrire il Pianeta, Energie per la vita.

 

Expo 2015: il cibo al centro

L’alimentazione è in primo piano e in particolare la produzione e la distribuzione del cibo, elemento fondante e caratterizzante della cultura di ciascun paese e ambito di ricerca rispetto alle frontiere delle nuove tecnologie.

Come si inserisce l’uomo nelle varie fasi di raccolta, produzione, distribuzione e consumo del cibo e in che misura è bene discutere di sicurezza alimentare e che significato ha parlare di agricoltura sostenibile.  

Il 2 maggio, giorno successivo all’apertura, Vandana Shiva ha presentato il Manifesto Terra Viva, testo realizzato da Navdanya International - di cui Vandana Shiva è la fondatrice - in collaborazione con il gruppo Banca Etica e Fondazione Triulza. Al centro del messaggio c’è la proposta di un modello economico circolare basato sull’ecologia, che possa rigenerare le risorse che sfrutta. È intervenuto Don Ciotti. 

In linea generale a Milano in questi sei mesi si dovrebbe discutere dei conflitti nel mondo per la disponibilità di acqua e di cibo. Tra gli obiettivi degli organizzatori di Expo Milano 2015 e delle istituzioni che stanno collaborando alla stesura, sarà la “Carta di Milano”: un patto tra i cittadini del mondo nel quale sarà considerata “una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, acqua pulita e energia”.

La Carta è stata redatta in tempo per il 28 aprile e dal 1 maggio 2015 tutti possono sottoscriverla, anche su internet. La prima tappa organizzativa per la stesura di quello che sarà l’equivalente del “Protocollo di Kyoto” per l’alimentazione si è svolta il 7 febbraio nella prima meta di Expo delle Idee a Milano, Hangar Bicocca, con i 42 tavoli tematici.

 

Expo 2015: aree espositive e informazioni utili

L’area dell’Expo è stata progettata da un gruppo di architetti di fama mondiale tra cui Stefano Boeri, Ricky Burdett e Jacques Herzog. Il progetto prevede due assi di separazione come nelle città romane: il cardo e il decumano.

Il primo ospita i padiglioni italiani mentre il secondo tutte le altre nazioni che hanno partecipato all’evento. L’area italiana è un grande insieme di tante realtà gastronomiche del nostro paese, oltre a essere ricca di stand su tradizione e cultura. L’area culmina con l’Albero della Vita, che è a nord, presso la Lake Arena.  

Il decumano inizia con il Padiglione Zero (a ovest) e si estende fino alla collina mediterranea (punto panoramico a est, domina tutta l’area) ospita le realtà straniere. 

L’esposizione si articola in clusters, aree che costituiscono la vera novità dell’evento: si tratta di aree comuni organizzate secondo identità tematiche e filiere alimentari e nascono come spazi adibiti all’interazione e al dialogo e hanno carattere prettamente funzionale (mercato, degustazioni, eventi, mostra).

C’è un cluster dedicato al riso (dal notevole gioco scenografico di specchi d’acqua), uno per il cacao e la cioccolata, uno per il caffè e poi quello per frutta e legumi.

Le altre sezioni sono dedicate a spezie (un vero e proprio tripudio di odori e colori), cereali, tuberi, cibi del mediterraneo isole e mare, cibo e zone aride. I cluster nascono con l’obiettivo di mostrare quanto si può raggiungere attraverso la cooperazione tra più paesi, mantenendo specificità dei prodotti. 

Infine, le aree tematiche sono 5: il Future Food District dedicato alle tecnologie applicate all’alimentazione e al futuro del cibo, il Children Park per i bimbi, il Parco della Biodiversità e quello esterno allo spazio dell’expo che è Arts& Foods (alla Triennale).

Segnaliamo anche i progetti legati all’Expo di Milano che toccano vari temi, dal cibo al cinema, fino alla ricerca, alla valorizzazione del femminile, alla tecnologia digitale: We-women for expo, Short food movie, feeling knowledge best practices, Childrenshare, Progetto Scuola, E015 Digital Ecosystem, Wame & Expo 2015, Aquae Venezia 2015, Slow Food, Milan Center for food law and policy

È possibile raggiungere l’expo in metro, macchina, treno. I biglietti sono acquistabili al sito ufficiale dell’Esposizione. Si può scegliere una data fissa o lasciare l’opzione della data aperta. Ci sono sconti e riduzioni per bambini e famiglie. È inoltre disponibile per Android e iOs l’app ufficiale e gratuita.

L’esposizione, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 23, sarà a Milano fino al 31 ottobre. 

 

La lotta alla desertificazione e l'expò 2015