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Estrattori di succo, quali scegliere?

Nel vasto mondo degli estrattori di succo vivo di ultima generazione non sempre è facile scegliere il prodotto che fa per voi: ecco qualche breve consiglio per evitare errori d'acquisto

Estrattori di succo, quali scegliere?

Dopo aver provato frullatori e centrifughe, ecco l'evoluzione dei succhi fatti in casa: slow juicer o estrattore di succo vivo, si chiama così uno degli elettrodomestici più richiesti e gettonati degli ultimi tempi; ma è anche un prodotto molto controverso, vediamo perché.

 

Perché decidere di comprare un estrattore?

Diversamente dalla centrifuga, l'estrattore va a raccogliere il succo vivo della frutta e della verdura senza intaccarne le proprietà benefiche e curative, in quanto la velcità di giri di questo macchinario non va a danneggiare e surriscaldare le parti nobili dell'alimento, che altrimenti non si assumerebbero nel modo corretto.

Ma attenzione: non è tutto così semplice! Quando si decide di acquistare un estrattore, bisogna considerare molte varianti: a cosa mi servirà? Solo per i succhi di frutta o anche per la verdura? Quanto scarto c'è? Quanta la schiuma? Riesce ad estrarre il succo anche dalle foglie verdi? Posso fare anche gli omogeneizzati e i latti vegetali? Queste e molte altre domande infuocano il web e i siti dei vari rivenditori.

 

Quale tipo scegliere

Non è facile quindi destreggiarsi tra i vari tipi di estrattori che si vedono oggi in commercio. Sul mercato ne esistono davvero di vari tipi, si dice che quelli di produzione coreana siano davvero buoni.

In Italia il leader assoluto di mercato infatti la Coway (con varie releases Juicepresso ed Essenzia), oppure Hurom o Kuvings, sempre coreani.

Esistono anche altre marche, citiamo, solo a titolo di esempio, Omega, Breville, Sana, Green Star Elite, Green Power Kempo, Z-Star e Angel. I prezzi si aggirano in genere dai 300 ai 400 euro e più, con una netta differenza per gli estrattori meccanici, molto più economici. Ma vediamone le caratteristiche nel dettaglio.
 

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Estrattori orizzontali

Sono considerati gli estrattori di prima generazione, piuttosto obsoleti e un po' scomodi da usare e da pulire secondo alcuni, occupano tra l'altro più spazio.

Secondo altri invece sono quelli che permettono di fare più cose, dagli omogeneizzati, ai latti o burri vegetali, macinare chicchi di caffè e spezie, tritare erbe e aglio e addirittura il gelato.

Possono essere a coclea o a doppio albero, girare a pochi giri al minuto (40 circa) oppure più frequentemente a 70/80 giri o più. C'è stata una notevole evoluzione anche riguardo a questi tipi di estrattori, per cui la lavorazione lenta e delicata di quelli di ultimissima generazione consente alle fibre di frutta e verdura di essere lavorate senza pericoli di intasamento (cosa che invece accade a volte con gli estrattori verticali, soprattutto con verdure a foglia verde). Di questi ultimi pare essere stato reso più facile anche l'assemblamento e la pulizia.

 

Estrattori verticali

Sono quelli di ultima generazione, i più comodi da pulire, facili da usare e piccoli di dimensioni, spesso dal design accattivante. Possono funzionare sia a 40 giri che a 80.

Per questi estrattori bisogna fare paricolamente attenzione alla qualità dei materiali (plastiche varie) e la potenza del motore, perché non tutti danno la possibilità di estrarre da ogni tipo di alimento.

Oltre che dai vegetali, con certi estrattori verticali di buona qualità si può ricavare anche latte direttamente dalla frutta secca, estrarre il succo di melagrana o del fico d’india (non con tutti si può), o ancora da germogli, erba di grano e aghi di pino, acini e vinaccioli d’uva. Attenzione invece a piccoli estrattori di marche meno consolidate.
 

Estrattori a 40 giri al minuto

Questi sono estrattori che, girando più lentamente, surriscaldano e ossidano meno l'alimento, quindi vengono mantenute intatte le proprietà nutraceutiche di frutta e verdura, rispettando la parte enzimatica e le vitamine.

Attenzione: a volte meno giri significa minore potenza del motore, che se va a meno di 150W non ha abbastanza forza per estrarre succhi da certi alimenti, magari bloccandosi anche solo con le carote.

 

Estrattori a 80 giri al minuto

Anche questi estrattori sono buoni, considerando che i giri di un estrattore possono essere 40, 60, 80, 100, e anche 150, giri al minuto. Contro i 5.000 o 20.000 giri di una centrifuga o i 300 giri al minuto di uno spremiagrumi elettrico. Sono soprattutto gli estrattori orizzontali ad avere giri più alti.
 

Estrattori meccanici

Sono estrattori che si usano a mano, attraverso presse meccaniche o idrauliche. Spesso hanno bisogno di un altro elettrodomestico che prima sminuzzi frutta e verdura, per i puristi devono invece essere tagliati a mano, per poi essere passati in questa pressa.

Solitamente il loro uso è semplice, i materiali buoni (sono fatti in acciaio inox) quindi la lavorazione di materiali è innocua, senza perdita delle sostanze nutrienti.

Scomodi perché sono più lenti e richiedono un po' più fatica da parte di chi li usa, ma non ci sono parti elettriche che si possono guastare nel tempo, pertanto non ci sono limiti all’utilizzo. Inoltre sono più economici rispetto agli altri.
 

Blender americani fast juicer

Funzionano secondo il principio opposto rispetto ai normali estrattori, ovvero con 30.000 giri producono il succo in tre secondi, in modo che non faccia in tempo a riscaldare.

In realtà sembra che questi estrattori siano utilizzati soprattutto per la preparazione di creme e patè o per lavorare prodotti secchi ed oleosi.

Critiche riguardo questo prodotto sono anche in merito al formarsi di vorici interni che non consentono alle sostanze di mantenersi davvero integre e alla non perfetta qualità del succo finito.

Riassunto per l'acquisto

Attenzione a quello che volete davvero estrarre o produrre (consigliata la lettura di Succhi freschi di frutta e verdura di N.Walker).

Considerare la presenza di filtri (sottili o grossolani, di vecchio tipo o più nuovi e resistenti), più ce ne sono meglio è, nonchè pezzi di ricambio e assistenza.

Chiedere sempre quanta schiuma fanno, com'è lo scarto, quali alimenti lavorano, quali no.

Controllare che abbiano un motore abbastanza potente.

Considerate la facilità di pulizia e montaggio.

 

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