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Quando rivolgersi a un nutrizionista

Per dimagrire basta mangiare meno? Se perdo troppo peso magari poi deperisco e mi ammalo più facilmente? Come faccio a mantenere il mio peso forma una volta raggiunto grazie alla dieta? Affidatevi a un professionista per chiarire questi (e tutti gli altri) dubbi in merito all'alimentazione

Quando rivolgersi a un nutrizionista

Diciamocelo una volta per tutte: con la salute non si può scherzare. Mai. Tantomeno se legata al cibo ealla dieta.

Non è vero che per dimagrire basta saltare i pasti o bere pozioni miracolose e garantite a base di ingredienti naturali. Il corpo umano è un organismo meraviglioso finemente regolato da migliaia di processi che avvengono contemporaneamente a nostra insaputa e che funzionano tutti in sinergia garantendo in ogni momento la vita stessa e lo stato di benessere.

A patto però che il corpo abbia tutti i nutrienti che servono per svolgere tutte queste funzioni. E che il nostro microbiota sia in ottima salute, e che ogni giorno si assumano le oltre 110 sostanze indispensabili al corretto funzionamento, nelle dosi e percentuali adeguate alle nostre esigenze, al nostro stato fisiologico, alla nostra età.

Possiamo comprendere perché, quando serve un cambiamento di "dieta", sia indispensabile affidarsi a un professionista del settore, per non perdere la salute … in un beverone.

Rivolgersi a un nutrizionista: quando

Nella nostra società sta avvenendo un paradosso incredibile: si è spesso sovrappeso ma contemporaneamente si patiscono gli effetti di carenze nutrizionali molto accentuate. Ovvero, mangiamo troppo e male.

Se questo è anche il nostro caso, un nutrizionista può accompagnarci in un percorso di rieducazione e consapevolezza alimentare nel quale impareremo qual è lo stile di vita attivo più adatto a noi, impareremo a mangiare in modo corretto, a fare gli abbinamenti alimentari adatti per perdere perso senza riacquistarlo e per guadagnare salute, energia e buonumore.

Vi sono però altre situazioni in cui può essere molto utile rivolgersi a un nutrizionista:

> Quando mangiamo troppo poco, per ritmi di vita frenetici o per scarsa fame, e ci serve capire come acquistare peso in maniera equilibrata, acquistando massa magra e non grassa;

> quando siamo in condizioni fisiologiche speciali, per esempio in gravidanza, allattamento o altre situazioni nelle quali una corretta alimentazione ci potrà aiutare a stare decisamente meglio;

> quando il nostro intestino “fa le bizze” e vogliamo conoscere l’alimentazione adeguata per evitare disagi;

> se pratichiamo sport in maniera amatoriale o agonistica, per imparare a dosare il cibo in modo da supportare le nostre performances.

 

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Rivolgersi a un nutrizionista: perché

Perché dobbiamo avere rispetto del nostro corpo e della nostra salute e quindi non possiamo metterla nelle mani di persone non professionalmente preparate. Portereste a riparare la vostra auto in una cartoleria? No? E allora perché farsi fare diete da persone che non ne sono abilitate (ovvero che non sono medici o dietisti o biologi nutrizionisti)?

Il nutrizionista è una figura professionale riconosciuta dalla legge che può riconoscere i fabbisogni nutrizionali ed elaborare diete, e che attraverso un percorso di rieducazione alimentare vi aiuterà a modificare il vostro stile di vita e il rapporto con il cibo, a gestire la vostra alimentazione perché sia indirizzata al benessere psico-fisico.

Il nutrizionista può essere un medico oppure un biologo. La professione di Biologo Nutrizionista prevista dalla Legge 396/67 che, all’art. 3 (lettera b) attribuisce al biologo la valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo sia in condizioni fisiologiche, sia patologiche, come ribadito nel D.P.R. 328/2001.

Il decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 362/93 – attribuisce al biologo nutrizionista la “determinazione della dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisio-patologiche … la determinazione delle diete ottimali per mense aziendali, collettività, gruppi sportivi, ecc., in relazione alla loro composizione ed alle caratteristiche dei soggetti (età, sesso, tipo di attività)… la determinazione di diete speciali per particolari condizioni patologiche in ospedali, nosocomi…”.

Ovviamente spetta invece al medico la determinazione della patologia e delle prescrizioni farmacologiche relative.

 

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