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Più carne, più forza: è vero?

Nei tempi passati la carne era un alimento costoso riservato alle grandi occasioni e mangiato di rado, il pasto abituale prevedeva infatti legumi, cereali, frutta e verdura ovviamente di stagione. Per millenni la carne è stato un alimento accessorio che solo i ricchi potevano permettersi.
Non solo la carne comunque ha determinato un cambiamento di alimentazione e i cambiamenti più vistosi si sono visti dal 1950 in poi.

Più carne, più forza: è vero?

Oggi giorno si assiste a una situazione paradossale: mai prima d’ora è esistita una così grande disponibilità di prodotti alimentari accompagnata da un vertiginoso aumento di malattie legate a una scorretta alimentazione, dal diabete all’obesità fino al cancro.

Nei tempi passati la carne era un alimento costoso riservato alle grandi occasioni e mangiato di rado: il pasto abituale prevedeva infatti legumi, cereali, frutta e verdura ovviamente di stagione. Per millenni la carne è stato un alimento accessorio che solo i ricchi potevano permettersi.

Non solo la carne comunque ha determinato un cambiamento di alimentazione e i cambiamenti più vistosi si sono visti dal 1950 in poi.

L’introduzione del frigo, la nascita dei supermercati e l’aumento delle ricchezze in generale ha causato un aumento di consumo di carne e di tanti altri prodotti confezionati, industrializzati e raffinati.

Nel frattempo una pseudocultura sostenuta da indubbi interessi di lucro ha fatto si che la carne diventasse un alimento indispensabile per la crescita dei bambini (infatti c’è un grosso aumento di patologie respiratorie, anemie, allergie e tumori) e per dare forza agli adulti lavoratori (infatti l’anemia è aumentata…).

Allo stesso tempo anche la classe medica ha incoraggiato questo tipo di idea e sembrava che tutti i nutrienti si trovassero solo nella carne, la cui carenza avrebbe potuto portare a ritardi nella crescita del bambino e minor energia nell’adulto.

Ecco che quindi il concetto di introdurre proteine animali essenziali per una dieta equilibrata andava a insinuarsi nella popolazione.

Dobbiamo considerare invece che un apporto di proteine animali in una dieta quotidiana porta a una forte acidosi organica, all’insorgere di tumore specie dell’apparato digerente dove va in putrefazione, perché il nostro apparato di digestione non è quello di un carnivoro (non abbiamo acidi biliari e pancreatici così forti da distruggere e digerire la carne e il nostro intestino lungo e corrugato a fatica digerisce ed espelle questo alimento).

Il contenuto di amminoacidi essenziali per il nostro organismo è molto più ricco in cereali integrali, legumi, frutta secca, verdura ecc… che non nella carne.

Viviamo benissimo, anzi molto meglio direi, senza la carne!!

Questa cambiamento alimentare non ha lasciato tempo al nostro organismo di adattarsi e il risultato di questa alimentazione carnivora sono malattie cronico-degenerative, che oggi costituiscono la causa principale di malessere e morte (cancro, malattie degenerative, metaboliche, cardiocircolatorie, artrosi e degenerazioni del sistema immunitario, trombosi, infarto, ecc..)

Sono certa che queste situazioni non si possono ignorare e anzi ci inducono a cercare di modificare e migliorare la nostra alimentazione cercando pertanto di ridurre il consumo di carne fino ad eliminarlo.

Tendiamo quindi a consumo minimo di questo alimento come di tanti altri, parlando anche di insaccati ecc…, che permetta all’organismo di eliminare i prodotti tossici e di rifiuto e di considerare l’opportunità di una loro totale sostituzione che altro non farà che migliorare di molto il nostro stato di salute.

La digestione sarà più veloce, il nostro intestino lavorerà meglio e l’apporto vitaminico e di tutti i nutrienti che servono alle cellule per lavorare sarà nettamente maggiore.

E’ ormai accertato che le proteine vegetali, legumi, alghe, tofu, seitan, tempeh possono far parte di un regime alimentare equilibrato e salutare per tutte le età garantendo una vita statisticamente più lunga e salutare.