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Pro e contro della dieta dissociata

Ci sono diete nate per dimagrire e diete nate per motivi salutistici. La dieta dissociata nacque per curare i reni del dottor Hay e successivamente fu sperimentata come regime dimagrante. Ma ci sono dei pro e dei contro

Pro e contro della dieta dissociata

Prendiamo i lupini, per esempio: sono dei legumi molto preziosi, si prestano a molte ricette, e queste sono le loro proprietà nutrizionali per 100 grammi di prodotto: 40,38 grammi di carboidrati, 36,17 grammi di proteine, 9,74 grammi di grassi e 371 kcalorie.

Oppure la pasta: 100 grammi di pasta invece contengono circa 13 grammi di proteine e 70 di carboidrati. Questa premessa è fatta solo per capire come le proteine e i carboidrati siano contemporaneamente presenti nello stesso alimento.

Ce ne ricorderemo, analizzando i pro e i contro dell’alimentazione secondo la dieta dissociata.


Dieta dissociata: le regole dell’alimentazione

La teoria che sta alla base della dieta dissociata è che la digestione di alimenti diversi comporta processi chimici differenti: la digestione dei carboidrati avviene in ambiente basico, quella delle proteine in ambiente acido, e non possono avere luogo nello stesso momento; qualora avvenga contemporaneamente, dà luogo a difficoltà intestinali e gastriche.

L’intuizione fu del dottor Hay, statunitense, nel 1911, che la sperimentò in prima persona per guarire da una patologia renale.

Riassumiamo in una semplice tabella le regole principali:

  1. Devono trascorrere almeno 4-5 ore tra un pasto dissociato e il successivo
  2. Non bisogna associare nello stesso pasto proteine di tipo diverso: no a carne e formaggio insieme, per esempio
  3. Non associare nello stesso pasto nemmeno carboidrati differenti: no a pane e pasta o patate
  4. Privilegiare i cereali integrali
  5. Consumare porzioni abbondanti di frutta e verdura, disintossicanti
  6. Mangiare la frutta lontano dai pasti e i carboidrati nella prima parte della giornata (entro il pomeriggio)
  7. Il pasto standard è costituito da un piatto unico con contorno di verdure.

Di seguito un esempio di tabella delle combinazioni ammesse e vietate nell’alimentazione dissociata:

  • Alimenti a digestione basica (alcalina), esempi: pane, pasta, patate, riso, dolci da forno, miele, cioccolato, legumi, banane, castagne, frutta secca, cavoli. Non si possono consumare insieme agli alimenti del gruppo acido;
  • Alimenti a digestione acida secondo Hay - da non consumare assolutamente insieme a quelli visti sopra - : carne (bianca e rossa, insaccati e salumi), latte e latticini (incluso yogurt), frutta (mele, pere, albicocche, regole, pesche, fragole, kiwi).

 

Dieta dissociata: un esempio di menu settimanale

Dato il rigido schema di combinazioni da rispettare nell’alimentazione dissociata, i menù hanno una variabilità limitata alle differenti varietà di cereali (pane, pasta o patate, di cereali differenti) e alle alternative proteiche da scegliere tra carne, pesce, uova.

Un menu settimanale “dissociato” prevedrà quindi l’alternanza settimanale tra queste proposte:

Colazione a scelta tra:

  • un bicchiere di latte scremato o senza lattosio, con cereali
  • uno yogurt magro e un caffè d'orzo
  • uno yogurt greco zero grassi e un caffè d’orzo

Spuntini (del mattino e del pomeriggio) a scelta tra:

  • una spremuta di arancia
  • una spremuta di pompelmo
  • un frutto a piacere
  • un centrifugato di verdura

Alternative per il pranzo:

  • 80 gr di pasta e un'insalata
  • 80 gr di riso con contorno di verdure grigliate
  • una zuppa di verdure con patate e una porzione di verdure a piacere.

Alternative per la cena:

  • 150 grammi di pollo con un'insalata
  • una porzione (150-200 gr) pesce con contorno di verdure grigliate;
  • una porzione (150-200 gr) di uova, con contorno di verdure a piacere;
  • 50 gr di salumi con verdura a piacere

 

Dieta dissociata come regime dimagrante: funziona?

La dieta dissociata nasce con finalità salutari, funziona principalmente a scopo disintossicante e non dimagrante: se si vuol utilizzare l’alimentazione dissociata come regime dimagrante, è necessario contenere le porzioni, secondo l’esempio del menu settimanale visto sopra, sempre abbinando una attività fisica adeguata. Altrimenti non “funziona”.

 

Dieta dissociata: i pro

In una breve tabella riassuntiva elenchiamo i pro, benefici dell’alimentazione basata sulla dieta dissociata.

La dieta dissociata funziona bene perché:

  • È ricca di frutta fresca
  • È ricca di verdura
  • Predilige i cereali integrali
  • Vieta il consumo di zuccheri e amidi raffinati
  • Riduce il consumo di alimenti confezionati, trasformati
  • Migliora la digestione nelle convalescenze e in caso di problemi gastrici

 

Dieta dissociata: i contro

Se vi ricordate l’introduzione sui lupini e la pasta, poche righe fa, scoprirete che la dieta dissociata “pura” è impraticabile, in quanto sono quasi inesistenti gli alimenti fatti solo da carboidrati o solo da proteine.

  • Ecco alcuni degli altri “contro” in merito all’alimentazione secondo la dieta dissociata:
  • È una dieta molto restrittiva, potrebbe essere troppo impegnativa da sostenere nel lungo periodo;
  • Se sostenuta per lunghi periodi con porzioni piccole, rallenta eccessivamente il metabolismo: una volta ripresa una normale alimentazione, si rischierà di ingrassare più velocemente.
  • Un eccesso o uno squilibrio dei pasti di sole proteine rischia di sovraccaricare fegato e reni
  • Un eccesso o squilibrio dei pasti di soli carboidrati rischia un eccessivo rialzo dell’indice glicemico.

 

Il sistema delle combinazioni alimentari