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Le combinazioni alimentari per il colon irritabile

Scopriamo quali sono le corrette combinazioni alimentari di carboidrati e proteine secondo l'igienismo di Shelton per chi soffre di colon irritabile.

Le combinazioni alimentari per il colon irritabile

La sindrome del colon irritabile, nota anche come colite, è un disturbo molto comune che in Italia interessa una persona su cinque.

Causata da un errato stile di vita, è caratterizzata da sintomi quali stipsi, dissenteria, gonfiore e pesantezza.

Scopriamo quali sono le giuste combinazioni alimentari per prevenirla e curarla.

 

Che cos'è il colon e come funziona

Il colon è l'ultimo tratto dell'apparato digerente. La sua funzione è di assorbimento finale di quanto non precedentemente trattenuto e utilizzato dall'intestino tenue, sopratutto acqua, e di eliminazione di ciò che non è più utilizzabile. Il suo buon funzionamento permette di completare il processo digestivo in maniera ottimale e di evacuare quanto non necessario.

Nel caso della sindrome del colon irritabile qualcosa in questo processo non funziona: a momenti di trattenimento di quanto non più utilizzabile (stitichezza) si alternano manifestazioni di rilascio di tutto quanto arriva dall'intestino tenue (dissenteria). Altri sintomi, di gravità più o meno marcata, sono gonfiori, dolori addominali, pesantezza dopo i pasti, febbre di lieve entità, affaticamento, astenia, irritabilità.

 

Cause della sindrome del colon irritabile

Le cause della sindrome del colon irritabile sono da ricercare in un errato stile di vita: pasti troppo abbondanti o troppo impegnativi per il nostro stomaco, consumati di fretta o con poca consapevolezza e tranquillità, condizioni di stress mentale e fisico, uso errato di farmaci, errate combinazioni alimentari.

Il colon è in stretto contatto con quanto mangiamo, è il cibo a renderlo “irritato”, è pertanto tramite l'alimentazione che possiamo aiutarlo a comportarsi meglio, promuovendo una corretta igiene intestinale.

Nello stomaco arriva tutto quanti ci mettiamo in bocca, e lo stomaco ha il compito di miscelare il cibo e digerirlo e passare poi all'intestino tenue e infine al colon quello che produce. Ma ciascun alimento necessita di ambienti, sostanze e tempi differenti per arrivare ad essere adatto al passaggio nei vari tratti dell'apparato digerente.

Perciò se si introducono nello stesso pasto alimenti che hanno necessità di digestione dissimili o contrarie si possono innescare meccanismi di malassorbimento e mancata o parziale digestione. Ciò che il colon non è stato messo in grado di digerire, lo rilascia così com'è o lo trattiene nel tentativo di assorbirlo.

 

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Come aiutare il colon a riequilibrarsi in caso di disbiosi intestinale?

Quando l'intestino non ne può più invia segnali molto chiari: dolori addominali, gonfiori, stitichezza o diarrea sono i più diffusi e conclamati. Per aiutarlo nel processo di riequilibrio per prima cosa è necessario eliminare quanto irrita il colon, escludendo dalla dieta eccitanti come caffè, the (tranne il the bancha), zuccheri, alcolici, cioccolato, bevande zuccherate o con dolcificanti, spezie e condimenti piccanti.

Sono da eliminare anche carni sia bianche che rosse, che hanno lunghi tempi di digestione, ed alimenti raffinati: pasta e riso bianchi. Sono inoltre da evitare i latticini, il burro, la margarina e i formaggi, e i legumi.

Nei momenti in cui le manifestazioni dovute alla sindrome del colon irritabile sono acute si possono utilizzare gli alimenti per calmarle: nel caso di diarrea è utile mangiare frutta e verdura cruda, in particolare le mele cotogne, le nespole. Nei casi di stitichezza è necessario aumentare l'apporto di liquidi con poche fibre, tramite i centrifugati e gli estratti.


Come fare per non irritare ulteriormente il colon?

Una volta risolta l'emergenza è necessario mantenere una sana alimentazione. Quanto vale per i momenti di maggior disagio, cioè l'eliminazione di eccitanti, carne e alimenti raffinati o troppo lavorati e confezionati, va mantenuta il più a lungo possibile.

Bisogna, inoltre, implementare l'alimentazione utilizzando cibi integrali interi, senza utilizzare integratori a base di crusca: le fibre disgiunte dal chicco integrale, infatti, anziché aiutare l'intestino, in questo caso lo irritano maggiormente. Quando il chicco è assimilato nella sua totalità, invece, ha tutti gli elementi per essere ben digerito.

È necessario, infine, mangiare lentamente per non fagocitare aria, masticando bene, sopratutto i carboidrati la cui prima digestione si innesca in bocca.

 

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Le combinazioni alimentari per chi soffre di colon irritabile

Una giusta combinazione degli alimenti permette al cibo di incontrare, all'interno del corpo, i giusti ambienti e di utilizzare le giuste tempistiche per una digestione ottimale.

Secondo l'igienismo di Shelton tali combinazioni riguardano l'abbinamento di carboidrati con le proteine. Per chi soffre di colon irritabile le proteine posso essere di tipo vegetale quali tofu, tempeh, seitan e legumi, ma questi non nei momenti in cui le sintomatologie sono acute, poiché la buccia irrita ulteriormente le pareti intestinali.

Lo stesso principio vale per i cereali integrali: sono da consumarsi previa lunga cottura o macinati.

In generale le combinazioni ottimali solo le seguenti:

  • i carboidrati amidacei vanno associati con le verdure e i grassi;
  • le proteine, di qualsiasi genere, animali o vegetali, vanno associate con le verdure;
  • la frutta va mangiata da sola e lontana dagli altri pasti. Non abbinare frutta diversa (le classiche macedonie) e mangiare meloni ed angurie sempre da soli.

 

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Per approfondire:

>  Sintomi, cause, cure e rimedi per il colon irritabile

>  La corretta alimentazione per combattere la colite

>  Dieta dissociata, cos'è e quando farla