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Enteroclisma, cos'è e come si usa

L'enteroclisma è un rimedio domestico a base di acqua, benefico per la salute, in quanto depura naturalmente l'intero organismo. Vediamo cos'è e come si usa.

enteroclisma

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Enteroclisma, cos'è

L’enteroclisma può essere uno strumento o meglio una pratica per pulire l’intestino dalla maggior parte di scorie e tossine che ne limitano il corretto funzionamento, svolgendo così una funzione depurativa.

 

L’enteroclisma è una procedura che consiste nell'immettere soluzioni liquide a livello del retto e/o del sigma attraverso l'utilizzo di appositi strumenti; si tratta di soluzioni che possono contenere differenti sostanze o principi attivi, in funzione del tipo di pulizia che è necessario applicare.
L’enteroclisma, con l'opportuna strumentazione, può essere effettuato sia a livello casalingo sia in ambito medico-ospedaliero. 

 

Si tratta di una pratica antica: i primi a menzionarne l’applicazione sono stati gli egiziani, con il concetto di somministrazione farmacologica per via rettale, e i Maya con l’utilizzo di clismi per rituali che si ipotizza portassero alla purificazione spirituale tramite la somministrazione di sostanze stupefacenti ed agenti allucinogeni.

 

Nel diciannovesimo secolo sono stati concepiti nuovi tipi di apparecchiature per la somministrazione del clistere, dove veniva posizionata una sacca appesa sopra il paziente riempita con un volume da 1 a 2 litri di acqua tiepida collegata ad un dispositivo che, sfruttando gravità, infondeva attraverso un augello il liquido medicato.

 

Alla fine del ventesimo secolo viene concepito il microclisma, un flacone di compressione usa e getta, con soluzioni che inducono il corpo ad attingere acqua dal colon mediante lo stimolo prodotto dal fluido, agisce nel retto e poi nel sigma per gravità; fra i preparati già pronti, si possono trovare il bifosfato di sodio o la glicerina.

 

A volte si utilizzano i termini enteroclisma e clistere indistintamente. La differenza tra il clistere e l’enteroclisma è che il primo è una pompetta con una concentrazione di acqua molto bassa e viene usata per chi vuole risolvere un disturbo lieve, come ad esempio la stitichezza.

 

L’enteroclisma è invece un kit che si compra in farmacia con una sacca da 2 litri connessa a una cannula flessibile dotata di rubinetto all’estremità. Si consiglia di effettuare l’enteroclisma solo a digestione ultimata, cioè almeno 4 ore dopo i pasti.

 

L'enteroclisma è un lavaggio dolce e poco invasivo dell'ultimo tratto intestinale, un depurativo naturale e può essere eseguito comodamente a casa. Il principale ingrediente è l'acqua, che può essere tiepida, calda, o leggermente più fresca della temperatura del corpo, e una soluzione salina. Il sale infatti evita che l'acqua venga assorbita dalle pareti intestinali e, con essa, che vengano assorbite anche le tossine presenti e ristagnanti nel colon.

 

Altri ingredienti per l'enteroclisma possono essere l'argilla, il caffè, infuso di camomilla, bicarbonato, fino alle acqua frequenziali e ai fiori di Bach: ciascuno di questi, aggiunti all'acqua, ha un suo specifico vantaggio.

 

Enteroclisma, quando è indicato

Un buon funzionamento intestinale è sinonimo di salute: da una parte la regolare eliminazione di quanto non più utile al corpo, è segnale di una buona vitalità e di salute non solo dell'intestino, ma di tutto il tratto digerente; dall'altra eliminare le tossine e gli scarti che quotidianamente il nostro corpo introduce e produce, migliora le condizioni di salute dell'organismo intero.

 

È utile fare un enteroclisma ogni qual volta ci siano problemi di evacuazione, soprattutto stipsi, nel caso di alimentazione eccessivamente ricca di grassi e amidi, nei casi in cui si consumino tanta carne e tanti formaggi: l'enteroclisma ripulisce l'ultimo tratto dell'intestino fino alla fessura splenica, e stimola la peristalsi.

 

Diversamente dai lassativi, siano essi chimici o naturali, l'enteroclisma agisce senza irritare la mucosa intestinale, ma solo tramite lavaggio meccanico a cura di acqua naturale. Questo evita che venga compromessa la flora batterica, poiché l'acqua ha il solo vantaggio di lavare via le incrostazioni fecali presenti nell'intestino. 

 

L'enteroclisma non è solo un rimedio in caso di stipsi, ma può essere utilizzato anche come pratica periodica di pulizia intestinale da applicare nei seguenti casi:

 

Come fare l'enteroclisma

Se si procede da soli, è comunque consigliata la presenza in casa di qualcuno di fiducia, pronto a prestare aiuto se necessario. Ecco alcune indicazioni di base:

  1. Riempire la sacca con acqua tiepida, in quanto sia quella fredda che quella calda possono ledere ed irritare la mucosa intestinale; testare con un termometro da bagno che la temperatura sia in un range compreso fra i 25 e i 38 °C.
  2. È preferibile posizionarsi sul lato sinistro, con le ginocchia ben flesse e con i glutei vicino al bordo del letto.
  3. Lubrificare la sonda rettale di vasellina o gel lubrificante per circa metà della lunghezza della stessa, per facilitare l’inserimento senza sforzi.
  4. Lentamente aprire l’augello per introdurre il liquido e tenere la gamba destra, cioè quella superiore, piegata a 45° rispetto al piano sagittale.
  5. Voltarsi sul fianco destro e massaggiare l’addome con movimenti circolari.
  6. Trattenere il clistere per 10-15 minuti prima di evacuare l'intestino, o per lo meno quanto più tempo possibile.

 

Con la tecnica giusta, che si impara facilmente, è possibile eseguirlo con molta facilità.

 

Come prepararlo a casa

Il kit per fare l’enteroclisma a casa si può acquistare in rete o in farmacia ed è comprensivo di tutto l’occorrente, quindi sacca per contenere il liquido e cannule (vaginale e rettale).

 

E’ consigliata la preparazione preferibilmente con acqua purificata invece di quella del rubinetto e con ingredienti naturali adatti allo scopo che si desidera ottenere come caffè, sale, limone, glicerina. In caso di intestino molto irritato con sintomi di colite è meglio utilizzare acqua a una temperatura di 37/38°, quindi piuttosto calda, per favorire il rilassamento delle pareti intestinali; se invece si desidera rinforzare e tonificare un intestino un po’ debole, la temperatura ideale è di 25/27°.

 

Si possono preparare enteroclismi o clisteri con varie soluzioni:

  • al caffè, da preparare con polvere di caffè biologico. La caffeina, assorbita dalle mucose rettali, apre i dotti biliari, che liberano materiale di scarto;
  • alla camomilla, lenitivo, decongestionante e calmante a una temperatura compresa tra 28° e 35°;
  • al bicarbonato di sodio, un cucchiaino da sciogliere in due litri di acqua tiepida, esercita un forte potere alcalinizzante ed aiuta a combattere infezioni come la candida.
  • con sale marino integrale, disinfettante e depurativo, utile contro costipazione, flatulenza e meteorismo;
  • al limone, disinfettante, igienizzante, cicatrizzante e disintossicante;
  • di glicerina, consigliato in caso di stitichezza per il suo elevato potere evacuante;
  • di magnesio, depurativo e disintossicante.

 

I benefici

Oltre a essere uno strumento per contrastare periodi di stipsi ed appesantimento da tossine, la pratica dell’enteroclisma ha dimostrato ulteriori benefici:

  • La pulizia dell’intestino favorisce l’eliminazione e in ogni caso il respingimento di batteri nocivi, come i batteri putrefattivi, e rafforza il sistema immunitario.
  • Un microbiota sano è fondamentale per mantenere un fisico snello e attivo.
  • La pulizia intestinale, quindi l’eliminazione dei batteri putrefattivi dannosi o dei rifiuti digestivi contrasta gli stati di stanchezza e affaticamento.

 

A tal proposito anche l'idrocolonterapia è una pratica che si sposa perfettamente con queste indicazioni e viene attuata in centri appositi con un macchinario e sotto il controllo di uno specialista. La pulizia dell'intestino in questo caso è più profonda, con una portata in volumi di soluzione superiori per raggiungere parti e anse intestinali più alte.

 

Le controindicazioni

Enteroclismi e clisteri sono fortemente sconsigliati in caso di:

  • ileo paralitico;
  • ostruzione del colon: la sua somministrazione può causare perforazione o emorragia;
  • occlusione intestinale;
  • allergia alle componenti del clistere.

 

Frequenza di applicazione

L'enteroclisma non va eseguito tutti i giorni, poiché potrebbe impigrire l'intestino, non più stimolato alla normale peristalsi, e potrebbe impoverire la flora intestinale, perchè non permette il normale rigenerarsi della stessa.

 

Non è da considerarsi una pratica alternativa a tisane o integratori per favorire il transito intestinale, ma può diventare una buona abitudine periodica da introdurre, in base alle esigenze e alle indicazioni anche del proprio medico, nei cambi di stagione, per favorire la depurazione e  completare un percorso detox.

 

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