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Emorroidi sanguinanti: rimedi di pronto intervento

Le emorroidi possono sanguinare, a volte anche in maniera copiosa. Vediamo alcuni rimedi naturali per disinfiammare queste vescicole in un tessuto così delicato.

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Chi soffre di emorroidi lo sa, oltre al dolore che provocano e alla spossatezza, a volte bisogna fare i conti anche con il sanguinamento, più o meno abbondante. Generalmente è tipico delle emorroidi interne, ma può manifestarsi anche con la presenza di emorroidi esterne.


Cosa sono le emorroidi sanguinanti

Le emorroidi sanguinanti sono una classificazione delle affezioni emorroidarie, caratterizzate da perdite di sangue dal color rosso vivo, soprattutto durante l’evacuazione. Il sanguinamento delle emorroidi si presenta per forte infiammazione delle stesse, sia che si tratti di emorroidi interne sia esterne.

 

Sintomi delle emorroidi sanguinanti

L’emorroide sanguinante presenta gli stessi sintomi di quelle che non sanguinano, quindi oltre alla presenza ematica visibile soprattutto durante l’evacuazione, per sforzo, sfregamento, possono associarsi prurito, bruciore anale, senso di pesantezza, stanchezza, dolore.

 

Le emorroidi che sanguinano possono essere anche non dolorose, soprattutto se si tratta di emorroidi interne sanguinanti, spesso asintomatiche.

 

Le emorroidi esterne che sanguinano invece presentano una sintomatologia più articolata. Dolore, bruciore, prurito, che scatenano un circolo vizioso di disturbi legati all’insofferenza del disagio.

 

Perché le emorroidi sanguinano?

Le emorroidi sanguinano per loro costituzione, in quanto si tratta di estroflessioni di tessuto vascolarizzato, strutturato da vene, arterie, capillari. Se si soffre di stitichezza, con feci duri e sforzi per favorire l’evacuazione, questi cuscinetti irrorati di sangue subiscono compressioni che possono ingenerare il sanguinamento.

 

Quando preoccuparsi?

E’ sempre bene indagare con il proprio medico o un proctologo in presenza di manifestazione ematica ano-rettale. Il sangue color rosso vivo è un elemento distintivo che lascia presagire la presenza di emorroidi interne e non deve allarmare, ma in ogni caso è importante consultare uno specialista.

 

Esistono infatti altre patologie che manifestano sanguinamento e possono essere di natura più grave, quindi non si deve sottovalutare il sintomo

 

Le emorroidi in gravidanza spesso fanno la loro indesiderata apparizione, se sanguinano sono ancora più gravose per un fisico che sta vivendo dei cambiamenti importanti, quindi non si devono avere ritrosie nel manifestare le proprie preoccupazioni al medico.

 

Quanto durano le emorroidi sanguinanti?

La durata di presenza ematica emorroidaria è legata alla sua causa. Il medico consiglierà al meglio come curare le emorroidi sanguinanti, generalmente con pomate e farmaci che possano fermare il sanguinamento, vasotonici.

 

L’entità del prolasso emorroidario inoltre stabilisce una classificazione degli interventi che possono essere approntati per curare emorroidi molto sanguinanti: legatura, scleroterapia, dearterilalizzazione.

 

In ogni caso pomate locali per attenuare dolori, cicatrizzare e ridimensionare il cuscinetto emorroidario sono rimedi efficaci per arginare il problema e se di lieve entità anche risolverlo nel giro di una settimana. E’ necessario però curare anche l’alimentazione per promuovere la peristalsi intestinale e bere molta acqua per ammorbidire le feci.

 

Alimenti consigliati e cibi da evitare

Come accennato è fondamentale calibrare la propria dieta per prevenire l’infiammazione delle emorroidi e il loro prolasso, soprattutto in persone soggette a questo tipo di disturbo.

Una corretta dieta per le emorroidi prevede:

 

Alcuni alimenti invece andrebbero evitati, come insaccati, fritture, spezie irritanti, caffè, cioccolato.

 

L’intestino poi è da considerarsi un organo complesso, microbiota, microbioma, gli equilibri della flora batterica intestinale sono componenti importanti per il giusto funzionamento di questo importante organo di scambio. E’ quindi fondamentale contrastare la stipsi con la giusta alimentazione, idratazione e qualche aiuto dalla “farmacia della natura” che fa pensare un po’ ai rimedi della nonna, ma che poggia su basi scientifiche erboristiche efficaci.

 

Come curare le emorroidi sanguinanti con i rimedi naturali

Accertata la causa effettiva attraverso la visita da un proctologo, perché il sanguinamento non dipende sempre da questa problematica, è possibile intervenire con alcuni rimedi naturali, che oltre a tamponare la perdita di sangue, esplicano anche un’azione lenitiva e cicatrizzante.

 

Chi soffre di questi disturbi non deve mai rimanere senza amamelide, aloe vera e calendula, veri e propri rimedi di pronto intervento.

 


Amamelide per le emorroidi sanguinanti

L’amamelide è nota per le sue proprietà flebotoniche grazie alla presenza di tannini, principi attivi con capacità astringenti, vasoprotettrici.
Esplica un’azione antinfiammatoria per la componente di flavonoidi che partecipano alla tonificazione muscolare delle pareti venose e infine svolge un’attività antiemorragica, utile anche in caso di flusso mestruale molto abbondante e doloroso. L’amamelide può essere assunta sia per via interna sia per applicazione topica.


Per uso interno:

  • Amamelide in taglio tisana in infusione per 10 minuti. 1 cucchiaio raso per 120 ml d’acqua da assumere 2 volte al giorno lontano dai pasti.
  • Amamelide in tintura: 30/40 gocce in un bicchiere d’acqua 2 volte al giorno lontano dai pasti.

Per uso esterno:

  • Mucillagine di amamelide: si applica direttamente sulla parte da trattare anche più volte al giorno. E’ un rimedio ricco di principi attivi, dall’effetto cicatrizzante; è lenitivo e aiuta ad arrestare il sanguinamento, il prurito e riduce la massa emorroidale.

 

Aloe Vera per le emorroidi sanguinanti

L’Aloe Vera è un rimedio di cui abbiamo parlato già più volte dalle molteplici virtù. Sollecita il sistema immunitario, coadiuva la digestione, lenisce e disinfiamma l’apparato gastrointestinale, favorisce il transito intestinale.

 

Il suo uso interno dovrebbe diventare una piacevole abitudine per cicli di 3 mesi 2 volte all’anno. Il suo effetto emolliente si esplica a livello intestinale in maniera molto evidente per chi soffre di emorroidi. Le sue mucillaggini infatti ammorbidiscono le feci, rinfrescano l’intestino e disinfiammano il colon.

 

Per uso esterno è indicato il gel d’Aloe, dall’effetto cicatrizzante, rinfrescante e disinfiammante da applicare direttamente sulla parte.

 

Calendula per le emorroidi sanguinanti

La calendula è un fiore che contiene principi attivi utili per il nostro organismo. Ricca di saponine, vitamina C, mucillagini, carotenoidi, flavonoidi, se assunta per via interna attraverso la tisana di calendula esplica un’azione sedativa e antinfiammatoria dell’apparato gastrico, agisce come coleretico e colagogo, aumentando quindi la secrezione della bile per emulsionare i grassi.

 

Con l’infuso di calendula si posso effettuare anche delle lavande locali per lenire le problematiche causate da emorroidi interne ed esterne, grazie alla sua azione lenitiva e cicatrizzante, a cui si associa anche quella antibatterica. 

 

La crema o l’unguento di calendula per uso esterno completano la serie di rimedi pronto intervento contro il sanguinamento da emorroidi. Applicata localmente la calendula cicatrizza, disinfetta, ammorbidisce e lenisce le mucose. In caso di ragadi è in grado di ridurne la profondità fino ad un completo recupero.