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Come depurare il fegato

Durante le vacanze o le festività il nostro fegato è sottoposto a un notevole lavoro per far fronte a comportamenti che lo hanno affaticato nella metabolizzazione delle sostanze. Vediamo i rimedi naturali utili per la depurazione.

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I cambi di stagione, e le occasioni di vacanza e le festività spesso mettono sotto sforzo la funzionalità del fegato.

 

Infatti sono molti i comportamenti che appesantiscono e sovraccaricano il lavoro di questo organo, che svolge la principale funzione di filtrare il sangue e di metabolizzare le sostanze (alimenti, farmaci, alcool, ecc...).

 

Come depurare il fegato dopo le feste

Il fegato è capace di depurare e detossinare il corpo da sostanze e scorie che possono essere pericolose per l'intero organismo. Per questo è importante mantenere il fegato ben funzionante e supportarlo nel suo lavoro di depurazione e metabolizzazione. 

 

Solitamente durante le vacanze può accadere di esagerare in comportamenti che appesantiscono il fegato, come:

  • uso di alcolici e superalcolici;
  • poca attività fisica;
  • eccessive quantità di cibo;
  • pasti con piatti elaborati, composti da molti alimenti mescolati insieme che portano a una più difficile digestione;
  • cibi molto grassi come carni grasse, formaggi, oli raffinati e margarine;
  • cibi come insaccati e salumi o comunque con molto sale e spezie;
  • cibi ricchi di zuccheri e farine raffinate;
  • metodi di cottura con alte temperature tipo brace, griglia;
  • cibi affumicati e fritture;
  • uso eccessivo di farmaci per malesseri stagionali;
  • poca acqua naturale e molte bevande gassate o con sostanze energizzanti come la caffeina.

 

Molti di noi durante i giorni di vacanza e festività possono essere caduti in uno o più di questi comportamenti. Il consiglio evidentemente è quello di seguire un programma di detossificazione a sostegno alla funzionalità epatica.

 

Possono venire così in aiuto nel percorso detox per depurare il fegato in modo naturale erbe ed alimenti che sostengono il lavoro e la salute del fegato.

 

Come capire se il fegato è intossicato?

Ma come facciamo a capire se il fegato risulta intossicato, appesantito ed è giunto il momento di effettuare un percorso di purificazione del fegato?

 

L’alimentazione e l’aria che respiriamo sono i veicoli che portano intossicazione all’organismo: cibi ricchi di grassi saturi, conservanti, coloranti, fritture, alcol, ma anche abuso di farmaci, miasmi tossici, solventi apportano scorie che il fegato è preposto a smaltire. Quali sono quindi i segnali che ci informano che il fegato deve essere depurato?

 

Perché è importante depurare e disintossicare il fegato?

Se pensiamo che tutto il sangue passa attraverso il fegato circa ogni 3 minuti e ci “scarica” le scorie raccolte da tutte le porzioni del corpo percorse, ci rendiamo conto di quanto sia importante pulire il fegato.

 

Insieme ai reni, il fegato è la discarica e il depuratore del nostro organismo. Abbiamo mai ragionato sul fatto che si può continuare a vivere senza cistifellea e senza stomaco, ma non senza fegato? E’ un filtro primario per tutto l’organismo e un centro metabolico di trasformazione e stoccaggio di ferro, rame, vitamine, glucosio, ammoniaca (che trasforma in urea), di produzione di fattori di coagulazione come la trombina e il fibrinogeno.

 

Si tratta di una grande ghiandola molto complessa, le cui funzioni non possono essere vicariate da nessuna strumentazione. E’ quindi fondamentale per la vita averne cura.

 

Quanto tempo occorre per depurare il fegato?

Si può depurare il fegato in pochi giorni con una sinergia di rimedi, partendo da una dieta per il fegato e integrandola con la fitoterapia. Il fegato è un organo che si rigenera e se ben nutrito si depura velocemente: già dopo una settimana di alimentazione integrale e leggera, accompagnata da rimedi epatoprotettivi si possono vedere i primi segnali di effetto detox e la pelle è un organo emuntore fortemente connesso alla fisiologia del fegato, testimone di come la dieta per il fegato sia efficace.

 

Infatti possono manifestarsi alcune impurità transitorie sulla pelle del viso e del corpo, spesso la schiena: nessun timore, è il processo di purificazione del fegato che sta attivandosi.

 

Rimedi per depurare il fegato in modo naturale

In fitoterapia esistono numerose piante che aiutano l'attività di metabolizzazione del fegato e le più comuni sono: il carciofo, il cardo mariano e la bardana.

 

Il carciofo

Collabora alla creazione e alla fluidificazione della bile permettendo una migliore funzionalità epatica e migliora l’azione diuretica e depurativa. I principi che conferiscono queste proprietà al carciofo sono la cinarina, la cinaropicrina e l'acido caffeico.

 

La loro presenza migliora la fluidità della bile con maggior eliminazione degli acidi biliari e del colesterolo, e una conseguente riduzione di trigliceridi e colesterolo endogeno.

 

Il carciofo può essere assunto sia come alimento sia come integratore naturale. Solitamente lo troviamo in erboristeria come estratto secco,  tintura, taglio tisana e viene consigliato in caso di digestione lenta, pesantezza dopo pasto, meteorismo e nei casi in cui il fegato è sovraccaricato. Un'unica avvertenza: ne è sconsigliato l'uso in gravidanza in via precauzionale.

 

Il cardo mariano

Utile epatoprotettore che aiuta la riparazione e la rigenerazione delle cellule epatiche. Questo effetto è conferito dalla presenza di un flavonoide, la silimarina, che aiuta la funzionalità epatica, dalle proprietà depurative e antiossidanti. 

 

Il cardo mariano viene commercializzato in taglio tisana, estratto fluido, estratto secco in integratori con differenti dosaggi a seconda dei produttori e della formulazione.

 

Ecco come preparare un decotto:

1 cucchiaino di frutti e foglie essiccate messi in 200 ml di acqua fredda da portare fino ad ebollizione, lasciati 5 minuti a sobbollire con il coperchio e infine vengono tenuti 10 minuti a riposare a fuoco spento. Ultimo passaggio: filtrare il decotto e bere 2 tazze al giorno per 2 settimane.

 

La bardana

Possiede proprietà depurative sia a livello epatico sia cutaneo. Indicata quindi per sostenere la funzionalità epatica, la bardana è anche un rimedio per la pelle impura, acneica, seborroica o con presenza di eczemi.
Il suo fitocomplesso è molto ricco e comprende inulina, mucillaggini, arctigenina, acido caffeico e cloridrico, fitosteroli, oli essenziali e inoltre è presente una sostanza attiva su alcuni ceppi batterici che le danno, a buon diritto, il titolo di “antibiotico naturale”!

 

E' reperibile come estratto secco, estratto fluido ed è utile in caso di manifestazioni cutanee per le quali è necessaria una detossificazione profonda del fegato e una depurazione generale dell'organismo.

 

Consiglio d'acquisto per prodotti erboristici

L'assunzione è consigliata prima dei pasti e da 1 a 3 volte al giorno. A seconda delle formulazione in commercio il costo oscilla intorno a 12 € per una confezione, e le indicazioni sono riportate nell'etichetta dei prodotti stessi.

 

Per gli estratti idroalcolici la posologia può essere da 20 a 50 gocce, da 2 a 3 volte al giorno, prima dei pasti, per almeno 1 mese, ma è sempre meglio chiedere indicazioni all'erborista.

 

Alcuni prodotti erboristici come nel caso della bardana vengono venduti come cosmetici quindi anche sotto forma di creme o altre formulazioni per il benessere della pelle.

 

Infine le tisane depurative sono spesso decotti o infusi da prendere estemporaneamente da 1 o 2 tazze al giorno per almeno 2 settimane.

 

Scopri anche quali sono gli effetti collaterali del cardo mariano

 

Depurare il fegato con l'alimentazione

Anche in cucina possiamo scegliere cibi che sostengono la fisiologia di questo importante organo e aiutano a depurare il fegato con l'alimentazione. 

 

Solitamente si tratta di cibi che contengono sostanze dal sapore amaro che aiutano a purificare. Come abbiamo già accennato possono essere adatti: carciofi, cardi e foglie di tarassaco o altre piante spontanee.

 

Inoltre sono consigliati per una dieta disintossicante cibi come bietole, carote, barbabietole, broccoli, cavolfiori, rucola, spinaci, noci, limoni, pompelmi, mele, curcuma e aglio.

 

Un esempio: le radici di bardana in cucina

La stessa bardana utilizzata in fitoterapia è una pianta spontanea che cresce comunemente nei campi e nei boschi italiani. Per chi ha conoscenza di fitoalimurgia (la pratica di riconoscere le piante spontanee per il loro uso alimentare) è ben nota la ricerca di radici di bardana per utilizzarle in tradizionali ricette contadine come zuppe e stufati che sostengono il fegato e depurano la pelle.

 

Anche le foglie di bardana sono commestibili e possono essere preparate come gli spinaci, però va contenuto il suo consumo, magari mischiandola con altre erbe di campo.

 

Un'ottima ricetta è la preparazione di crocchette al forno con radici di bardana decorticata. Tagliate a fette le radici e bollitele per almeno 30 minuti sino a quando non sono ben morbide. Preparare un soffritto di cipolla e spezie, in olio di oliva extravergine e aggiungere la bardana passata con il passaverdura. In una ciotola amalgamare il tutto con pangrattato, fiocchi di cereali e prezzemolo. Mettere in forno sino a doratura e servire ben caldi.

 

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