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Astragalo, la pianta che dà la carica

Stanchezza, astenia, stress, convalescenza? Niente paura. Ci viene in aiuto l'astragalo, un rimedio efficace per rigenerare il nostro organismo nei momenti difficili e un ottimo alleato contro l'invecchiamento.

Astragalo, la pianta che dà la carica

Astragalo, un nome che troviamo declinato in altri ambiti, oltre a quello erboristico: la porzione ossea nell’articolazione tibio-tarsica, ma anche un elemento architettonico presente tra la l’apice della colonna e il capitello; strutture di sostegno!

 

Astragalo, una radice di sostegno

La parte utilizzata è appunto la radice, ricca di saponine, flavonoidi, come la quercetina, polisaccaridi e cumarine.

Le attività principali ascrivibili all’astragalo sono quelle di:

> Immunostimolante, aumenta infatti la produzione di cellule natural-killer, di interleuchina-2 e di interferone.
> Tonico-adattogena, sostiene il nostro organismo in condizione di iperlavoro, di stress e di affaticamento/astenia, durante una convalescenza, dopo una cura a base di antibiotici. Aiuta a riequilibrare i ritmi di sonno e veglia e ad attivare un riposo rigenerante.
> Antiossidante, sostiene la longevità e il metabolismo cellulare con un’azione antinvecchiamento.
> Epatoprotettiva, in caso di affezioni protegge il fegato dalla degenerazione cellulare e grazie all’azione immunostimolante aiuta la rigenerazione.
Coadiuvante nei trattamenti chemio e radioterapici: l’astragalo contrasta la mielosoppressione da chemioterapia e promuove l’ematopoiesi.

L’astragalo è quindi indicato per la prevenzione di malattie da raffreddamento, e infezioni batteriche e virali, sostiene gli immunosoppressi da chemioterapia e radioterapia, in caso di epatite cronica, previene la senescenza, ed è un ottimo rimedio in caso di sindrome da fatica cronica.

La Medicina Tradizionale Cinese annovera l’astragalo tra le erbe stimolatrici del QI (di Milza, Polmoni e Reni), per regolare i flussi energetici e sostenere l’organismo quando il fabbisogno richiesto è maggiore.
 

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Astragalo, uso

L’astragalo può essere assunto in decotto. Si fanno bollire 3 g di radice essiccata in 150 ml di acqua per 10 minuti. Lasciamo in infusione altri 10 minuti e poi filtriamo. Possiamo berne 3 tazze al giorno.

Astragalo, le le interazioni

Non sono state registrate controindicazioni o interazioni con farmaci, ma per il principio di precauzione se ne sconsiglia l’assunzione in caso di cure con immunosoppressori, perché potrebbe diminuirne l’efficacia.