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Allergie primaverili e sport all'aperto

Naso chiuso, stanchezza, mucose rigonfie, difficoltà respiratorie che rendono poco redditizio ogni allenamento: questo è ciò che accade ad un soggetto allergico ed il fisico crolla a picco. Ecco alcuni rimedi naturali e consigli alimentari per riuscire a praticare lo sport all'aperto

Allergie primaverili e sport all'aperto

Adoro la primavera non solo per la sua rinascita in colori e profumi, ma anche perchè posso finalmente praticare molti sport all'aperto senza necessariamente dovermi attrezzare per il clima ostile.

Ora le giornate sono lunghe, l'afa non incombe ancora sui paesaggi primaverili, ci mettiamo i calzoncini e maglietta; alcuni si preparano ad una gara, ed il FISICO CROLLA A PICCO!

Naso chiuso, stanchezza, mucose rigonfie, difficoltà respiratorie che rendono poco redditizio ogni allenamento: questo è ciò che accade ad un soggetto allergico, e per uno sportivo sono molto invalidanti.

In particolare quando si praticano sport di resistenza all'aperto, dove l'ossigenazione è una funzione fondamentale e condiziona non solo il risultato sportivo ma anche la semplice passeggiata o uscita in bici di piacere.

Cosa si può fare dunque per non rinunciare al piacere delle uscite in natura senza ingurgitare quantitativi industriali di antistaminici?

Certamente una buona parte di aiuto la può svolgere preventivamente l'alimentazione controllata, ma non solo, ci sono dei rimedi specifici fitoterapici con i quali si possono ottenere risultati sorprendenti e sopratutto duraturi.

Le cure naturali hanno effetti importanti sull'organismo, tante volte anche più dei farmaci di sintesi, le piante NON DEVONO essere mai utilizzate con “leggerezza” ne per “sentito dire”, essere sempre informati può essere utile sicuramente, ma prima di mettere in pratica qualsiasi tipo di trattamento, è sempre necessario rivolgersi ad un fitoterapeuta esperto, solo in questo modo avrete un consiglio competente ed obiettivo per la vostra problematica.

Ecco qui... quindi, alcune possibilità di intervento nelle fasi acute di allergia ai pollini.

 

Rimedi naturali per le allergie primaverili

Ribes nigrum gemmo derivato: agisce come antistaminico naturale, la posologia deve essere indicata da una persona esperta in grado di valutare la situazione in base al soggetto.

L'effetto è immediato, migliora la produzione del cortisolo al livello delle ghiandole surrenali e quindi ha stessa azione di un antistaminico di sintesi, senza produrre effetti collaterali come sonnolenza, rallentamento di riflessi e spossatezza.

Siccome le difese immunitarie si costruiscono e si rafforzano principalmente nell'intestino, il mio consiglio è di assumere ciclicamente dei probiotici, almeno un dosaggio di 6 mld di bacilli per dose; si esegue questo trattamento per un mese circa, ripetuto almeno 4 volte durante l'anno.

Per soggetti recidivi, si può pensare ad agire in anticipo, con un trattamento annuale:

  • fase 1 : Echinacea estratto secco + probiotico (marzo) 
  • fase 2 : Echinacea estratto secco + Ribes nigrum gemmo (aprile)
  • fase 3 : Ribes nigrum gemmo (maggio) 

Questo ciclo di 3 fasi si riprende da giugno fino ad agosto, e così via fino al termine dei 12 mesi.

Se durante la stagione culminante ci sono stati risultati validi, si più sospendere nel periodo dei 6 mesi più freddi e meno floreali, comunque la reazione è molto soggettiva, anche se la maggior parte di clienti ha riscontrato dei risultati evidenti.

 

La dieta per le allergie di stagione

Come accennavo sopra, la dieta è determinante, per combattere al meglio le allergie è necessario rinforzare al meglio le difese immunitarie. Per ottenere questo risultato è fondamentale consumare cibi alcalinizzanti, bisognerebbe eliminare del tutto derivati del latte (che non fanno altro che peggiorare sia le mucose intestinali intaccandole che quelle dell'apparato respiratorio). Cercare di prediligere proteine ittiche e leguminose, e, non per ultimo, l'aumento della vitamina C è importante.

Limone e rosa canina, ricche in vitamina C, aiutano ad alcalinizzare, alcune persone evitano il limone per “effetti astringenti” sull'intestino (cosa falsa). Seguendo sempre le tabelle PRAL ecco qui alcuni alimenti che aiutano a rendere la dieta più alcalina: frutta (ad esclusione delle banane e ciliegie), verdura, in particolar modo quella verde.

Come sempre la natura mette a nostra disposizione tutto ciò che occorre per superare ogni ostacolo!

Per maggiori informazioni rivolgetevi ad uno specialista qualificato.  

D.ssa Julia Mussino (Fitoterapeuta e Naturopata) e Dott. Graziano Noviello (Biologo e Personal Trainer)