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I rimedi naturali contro le punture d'api

Impollinano e riparano le piante, proteggendo l'ecosisistema; ci nutrono con i prodotti dell'alveare, ma talvolta possono attaccarci con il loro pungiglione: vediamo quali rimedi leniscono le punture delle api.

I rimedi naturali contro le punture d'api

I rimedi per le punture di api sono sostanze naturali che aiutano ad assorbire il veleno e decongestionare i tessutiLa prima cosa da fare, una volta che si è stati punti, è estrarre il pungiglione (se presente) con una pinzetta, cercando di evitare che il liquido tossico si estenda e si diffonda ulteriormente, con delicatezza disinfettare la zona e applicare del ghiaccio per bloccare il veleno. Solitamente la puntura delle api e delle vespe non è pericolosa, ma in alcune persone potrebbe essere fatale, perché può provocare, in individui allergici, uno shock anafilattico

Api, vespe e calabroni appartengono all'ordine degli insetti imenotteri che pungono i malcapitati con il pungiglione, un organo con la funzione di difesa e offesa, appartenente agli esemplari maschi, e che il più delle volte rimane conficcato nella pelle. Il veleno, infatti è secreto da due ghiandole una acida e l’altra alcalina, viene accumulato nella vescichetta velenifera e all’atto in cui l’ape punge, è iniettato.

Il pungiglione accompagnato dalla sua vescichetta continua a produrre veleno nei tessuti per diversi minuti dopo la puntura. I movimenti peristaltici del pungiglione durano addirittura ore, se non viene estratto dalla pelle. Il veleno d’api contiene acqua, istamina, melittina, una lisolecitina, apamina e due enzimi, oltre ad altre sostanze non ancora note, ed è impiegato per le sue proprietà terapeutiche (vasodilatatore, anticoagulante, tonicardico, revulsivo), principalmente nella cura delle affezioni reumatiche, dell'artrosi e di certe affezioni cardiache, mediante apiterapia.

 

L'importanza delle api

Le api sono insetti prònubi perché trasportano il polline da un fiore all'altro permettendo l'impollinazione e la conseguente formazione del frutto. Molti sono gli insetti in grado di svolgere questo compito, tra tutti i più importanti sono sicuramente le api. In generale, il rapporto ecologico tra pronubi e piante è mutualistico: gli insetti ottengono nutrimento mediante il nettare e in cambio permettono che un adeguato numero di specie di piante spontanee e coltivate si riproduca mediante l'impollinazione a favore del mantenimento della biodiversità vegetale. Gli insetti pronubi rivestono un ruolo cruciale in frutticoltura e orticoltura: senza la loro attività non si avrebbero la maggior parte fruttifere. 

Il rapporto fra insetti pronubi e piante è studiato anche da un punto di vista ecologico come indicatore biologico nel monitoraggio ambientale. In costante contatto con l'ambiente circostantee, le api svolgono la funzione di eco-sentinelle e l'alveare diventa così una fonte di informazione preziosa. Quando tornano all'alveare è come se portassero con sé tutta una serie di informazioni sull'ambiente, sui fattori inquinanti e sullo stato di salute delle piante. 

Le api riparano i tessuti vegetali in quanto rimuovono le sostanze liquide e zuccherine emesse dal frutto ‘ferito’, ostacolando così lo sviluppo sullo stesso di muffe, che potrebbero diffondersi anche ai frutti vicini. Infine questi insetti preziosi producono alimenti importanti per la salute umana come il miele, la pappa reale o il polline e la propoli.

 

Rimedi naturali per le punture delle api

Purtroppo a livello preventivo si può fare poco a differenza delle punture di insetti, su cui si può agire con olii essenziali ad azione repellente. Quando si viene punti da un’ape o da una vespa la prima cosa da fare è estrarre il pungiglione per fermare l'emissione del veleno e bloccarne la diffusione con del ghiaccio. Di seguito altri rimedi per le punture di api: 

  • Argilla: mischiare un pò di saliva e di argilla e applicare l’impasto sulla zona della puntura ed aspettare che si asciughi. Questo è probabilmente il rimedio più veloce e efficace contro le punture d'api, in caso di urgenza e in mancanza di altri ingredienti. Dentro l'impasto dell'argilla dal potente potere assorbente, può essere aggiunto del succo di limone o un po' d'aceto. Questo rimedio neutralizza il veleno, allevia il dolore e il rossore.
  • Oleolito di arnica: una volta estratto il pungiglione ed assorbito il veleno con l'argilla si potrà massaggiare la zona con l'olio di arnica dalle proprietà antinfiammatorie e analgesiche, riducendo rapidamente il gonfiore e il dolore.
  • Olio essenziale di lavanda: ha proprietà antinfiammatorie e apporta perciò sollievo in caso di punture di insetti e quelle provocate da api.

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