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Tecarterapia per le ginocchia

Il ginocchio è l'articolazione che, statistiche alla mano, richiede più frequentemente bisogno di terapie, specialmente nel caso degli sportivi. Quali sono i benefici della tecarterapia a riguardo?

Tecarterapia per le ginocchia

Trasferimento energetico capacitivo e resistivo, abbreviato in T.E.CA.R. è il concetto alla base dell’acronimo che dà il nome alla tecarterapia contro, di recente invenzione.

Si applica con un macchinario che genera una specifica frequenza magnetica in grado di accelerare i processi rigenerativi delle cellule e dei tessuti.

Si utilizza un elettrodo, una piastra collegata al suddetto macchinario, posta generalmente sulla zona soggetta a terapia, in posizione opposta alla mano del terapeuta che manipola la parte del corpo per stimolarla.

Il flusso energetico dato dal campo magnetico generato tra la piastra metallica e la mano attraversa i tessuti e genera un calore endogeno e naturale.

Questa è la caratteristica principale della tecarterapia: non si tratta di applicare un calore esterno ma di stimolare il calore endogeno nel corpo del paziente.

Ne risultano una spontanea vasodilatazione, un conseguente rilassamento dei muscoli, una maggiore ossigenazione dei tessuti, il drenaggio dei liquidi linfatici e infine una diminuzione del dolore associato sintomatologie, grazie all’induzione di rilascio di specifici neurotrasmettitori.

Ma oltre che ad una diminuzione del dolore, si riscontra una velocizzazione dei tempi di recupero da traumi, infortuni e infiammazioni, caratteristiche che hanno reso la tecarterapia celebre tra gli sportivi.

 

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Diagnosi e tecarterapia

Proprio il frequente ricorso alla tecarterapia da parte degli sportivi ha fatto sì che si studiassero terapie specifiche per una delle parti del corpo più soggetta a problemi nel mondo dello sport: il ginocchio. Problemi ai tendini, lesioni dei legamenti, meniscopatie, infiammazioni e altri infortuni minori dovuti a traumi o sovrallenamento delle articolazioni dei ginocchi, inducono spesso gli sportivi a rivolgersi agli studi che praticano tecarterapia.

A seconda del problema specifico, esistono diversi approcci alla tecarterapia, quindi anzitutto è fondamentale fare un check-up completo e approfondito per capire la vera natura del problema che affligge le ginocchia. Una diagnosi incompleta o imprecisa implica una terapia inopportuna e quindi inefficace, con spreco di tempo e di soldi.

Appurata in modo professionale la natura del problema e trovata la terapia appropriata, scopriremo che la tecarterapia ha dimostrato un alto successo nel trattamento dei problemi alle articolazioni delle ginocchia. La biorisonanza agisce su diversi tipi di tessuto, sia molli come quelli muscolari, che duri come quelli ossei.

La giusta frequenza permetterà di agire su muscoli o tendini od ossa, a seconda di quale sia la natura del problema. Riscontreremo immediatamente una riduzione del dolore e una velocizzazione dei processi guaritivi.

 

Tecarterapia dopo un intervento chirurgico

La tecarterapia risulta efficace anche come terapia riabilitativa postchirurgica. Le sedute di tecarterapia aiutano ad assorbire gli edemi e le masse sanguigne latenti tra le fibre muscolari, aiutano ad ossigenare la zona soggetta e quindi a recuperare velocemente forza e volume muscolare riducendo il rischio di incorrere in infezioni o infiammazioni.

Generalmente di tratta di sedute di mezz’ora, in una serie che di norma varia dalle 3 alle 7 a seconda della natura del problema. Le sedute di tecarterapia al ginocchio sono tra le più richieste e quindi tra le più praticate, di conseguenza tra le più sicure.

 

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Foto: samotrebizan / 123RF Archivio Fotografico