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Il respiro nel rilassamento e nella meditazione

Una corretta respirazione è la base di partenza per ogni tecnica di rilassamento, anche rilassamento profondo, visualizzazione e meditazione. Vediamo perché.

Il respiro nel rilassamento e nella meditazione

Durante gli incontri di rilassamento e visualizzazione, che svolgo regolarmente, così come in occasione delle meditazioni di gruppo, sono solita ricordare l'importanza di una corretta respirazione come modalità fondamentale per accedere ai risultati voluti.

Nessuna delle tecniche alle quali ho appena accennato ottiene il risultato sperato se non si parte da una corretta, profonda e calma respirazione.
Vorrei brevemente spiegare il perché.

Quando ci approcciamo alle tecniche olistiche, citate sopra, la respirazione non diventa più solo un atto fisico, collegato al corpo, ma diventa in primo luogo un atto di relazione con sé stessi, con gli altri e con il mondo.

Con il mondo possiamo intendere l'ambiente che ci circonda mentre ci rilassiamo, l'atmosfera che contribuisce al nostro respiro. Con gli altri ci poniamo in relazione attraverso suoni di accompagnamento e la voce, soprattutto se la respirazione è guidata.
Ma l'aspetto principale è la relazione con se stessi. Attraverso la respirazione, tanto per cominciare, entriamo in contatto con il nostro corpo e comprendiamo il nostro stato di benessere e il grado di vitalità.

Fin dall'antichità l'essere umano ha utilizzato la respirazione come un mezzo per esplorare se stesso ed entrare in contatto con il proprio mondo interiore, con l'obiettivo di poter lavorare su di sé e mutare il proprio stato di coscienza, evolvendo.

Pensiamo all'etimologia della parola "rilassare", che si basa appunto sul respiro come elemento principe: dal latino "relaxare", che significa allargare, allentare. Quindi permettere di abbandonarci, di lasciarci andare e allentare il controllo.

Quando proviamo ansia, infatti, mettiamo in atto reazioni difensive, a volte utili a non entrare in contatto con emozioni e sensazioni spiacevoli, ma che sempre agiscono influenzando il nostro corpo e suscitando disturbi psicosomatici.

Le tecniche di rilassamento basate sul respiro, quindi, aiutano ad allentare le tensioni fisiche per agire sulle nostre difese e sui conflitti psichici. Attraverso il contatto con il nostro corpo.

Possiamo comprendere l'importanza di un respiro profondo, calmo e regolare per entrare in stato di rilassamento anche da elementi puramente fisiologici: una respirazione di questo genere mette in azione il nostro sistema nervoso parasimpatico.  Al contrario del sistema nervoso simpatico, che attiva l'organismo e lo prepara a reazioni di lotta e fuga, il sistema parasimpatico è quello che ha una funzione inibitoria dell'organismo e lo prepara al recupero delle energie e alla calma.

Tutte le emozioni sono connesse all'attivazione dei due sistemi, ma se si cerca rilassamento e contatto con se stessi è il parasimpatico ad essere attivato. Questo il sistema causa emozioni come amore e piacere, oppure al negativo tristezza, paura, vergogna, sensi di colpa, che a volte compaiono in fase di meditazione o visualizzazione profonda. Ed è tutto normale, significa che la persona è in grado di affrontarle e sciogliere quel nodo.

Durante la respirazione, in sintesi, avviene una variazione delle attività fisiologiche, che a loro volta determinano una modificazione dell'aspetto emotivo e cognitivo.

Ultimo, ma non ultimo, l'aspetto di calmante della mente che si attribuisce al respiro profondo. Soprattutto se abbinata a mantra potenti o positivi, la respirazione ferma i pensieri, sfruttando appunto le modificazioni fisiologiche e ci porta a calmare la mente. Entriamo, così, in contatto con noi stessi.

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