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Nervo sciatico e vitamina B12: che legame c’è?

Esiste o meno un legame diretto tra una carenza nelle riserve di vitamina B12 e il dolore al nervo sciatico? Parrebbe di sì.

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©lacheev / 123rf.com

 

Il cosiddetto nervo sciatico è considerato il nervo più lungo del corpo, che parte dai fianchi per scendere giù per entrambe le gambe. 

 

La sua infiammazione o di altri problemi legati ad esso possono avere numerose cause; una di queste potrebbe essere una carenza di vitamina B12, che può manifestarsi come un dolore alla parte inferiore e posteriore del corpo, così come una fastidiosa sofferenza al retro gambe, specie al polpaccio, con coinvolgimento del nervo tibiale. 

 

La cobalamina o vitamina B12, infatti, ha un ruolo importante nella produzione di mielina, un complesso sistema di proteine varie che vanno a comporre uno strato di pellicola grassa attorno ai nervi, con una funzione né più né meno simile a quella di un rivestimento plastico isolante attorno a dei cavi elettrici.

 

Se questo rivestimento si impoverisce a causa di una carenza di vitamina B12, il dolore si fa sentire.
 

Cos'è il nervo sciatico  

Il nervo sciatico o altrimenti definito ischiatico, è il nervo più lungo dell’organismo umano; nasce dal midollo spinale, raggiunge i glutei e le cosce e percorre la parte posteriore delle gambe. Innerva quasi tutta le pelle della gamba, ne regola la sensibilità e la muscolatura dalla schiena al piede.

 

A cosa serve la vitamina B12

La vitamina B12 o cobalamina non è una singola sostanza, ma un complesso di composti. Viene anche chiamata “vitamina rossa” per il suo colore, e svolge nell’organismo la funzione di coenzima, perché aiuta gli enzimi a svolgere il loro lavoro.

 

La vitamina B12 offre un importante contributo alla divisione cellulare e partecipa anche al metabolismo energetico, alle difese immunitarie, contribuisce alle normali funzioni del sistema nervoso e della psiche ed è coinvolta nella produzione dei globuli rossi.


Dove si trova la vitamina B12

La vitamina B12 si trova in quantità significative solo negli alimenti di origine animale. Anche i pesci sono considerati una buona fonte di B12, assorbono il nutrimento essenziale attraverso il plancton contenuto nell'acqua e lo creano autonomamente con l'aiuto della loro flora intestinale. 

 

Mangiando carne, pesce, uova, frattaglie e latticini non pastorizzati si riesce a soddisfare il fabbisogno giornaliero. La vitamina B12 non è presente negli alimenti vegetali, a eccezione degli alimenti fermentati, quali i crauti o la birra, e gli alimenti contaminati da batteri (come tuberi e radici), che possono contenere tracce di diverse varianti di B12.


Quali sono i sintomi di carenza di vitamina B12         

Il metodo tradizionale per diagnosticare un’eventuale carenza di vitamina B12 avviene attraverso la misurazione della concentrazione della vitamina B12 sierica totale e altri valori quali l'olotranscobalamina (Holo-TC), nota anche come “B12 attiva”, si tratta di un valore di laboratorio che segnala un’eventuale carenza di B12 in fase iniziale.

 

Bassi valori di Holo-TC indicano un esaurimento delle scorte di B12 o una carenza di B12. Anche la misurazione dell'acido metilmalonico (MMA) è utile a testimoniare un’eventuale carenza della B12. 

 

Una diminuzione delle riserve di vitamina B12 può portare a un rallentamento delle informazioni elettriche lungo i tratti nervosi e una insufficiente rigenerazione delle cellule e dei rivestimenti nervosi.

 

In particolare nel nervo sciatico la carenza  di vitamina B12 può manifestarsi con un forte bruciore che si acutizza nel camminare o durante i movimenti di flessione della gamba e della schiena. Questi sintomi sono sovrapponibili a forme di ernia discale, e quindi confondibili. 

 

Se da una visita ortopedica con indagini strumentali, si escludesse un problema legato alla colonna e alle ernie, l’ipotesi potrebbe essere la carenza di vitamina B12. Altri sintomi associati sono debolezza alle gambe, perdita di potenza nella corsa, disturbi alla minzione, con leggera incontinenza.
 
 

Vitamina B12 e salute dei nervi

Quando si è di fronte ad una condizione di carenza della vitamina B12 si parla di degenerazione combinata subacuta che può coinvolgere il midollo spinale. La vitamina B12 è fondamentale per la formazione e la conservazione della guaina adiposa, la guaina mielinica appunto, che circonda alcune cellule nervose e che accelera la trasmissione dei segnali nervosi.

 

Nella degenerazione combinata subacuta, la mielina è danneggiata, causando la degenerazione delle fibre nervose sensoriali e motorie che partono dal midollo spinale. Anche il cervello, i nervi oculari e i nervi periferici possono risultare danneggiati.

 

A volte servono più complessi per aiutare il benessere del sistema nervoso. In commercio vi sono integratori a base di Acido alfa-lipoico 350 mg, Colina 40 mg, Vitamina D 4 mcg, Vitamina E 3,6 mg, Tiamina 1,43 mg, Riboflavina 1,61 mg, Niacina 8 mg, Vitamina B6 1,8 mg, Acido folico 400 mcg, Vitamina B12 4 mcg, Biotina 175 mcg, Acido pantotenico 6 mg, Calcio 120 mg, Zinco 5 mg, Rame 0,6 mcg, dove un giusto equilibrio di vitamine e sali minerali sono fondamentali sia a livello preventivo, soprattutto dopo la menopausa per le donne e se si svolgono attività sportive, sia curativo in caso di nervo sciatico infiammato.

 

Per quanto tempo assumere integratori di Vitamina B12? Dipende. Alimentazione, attività sportiva, problematiche articolari, sciatalgie, disturbi al sistema nervoso prevedono posologie e tempi differenti che vengono concordati con il medico.
 

 

Infiammazione del nervo sciatico, il ruolo della vitamina B12

Questa vitamina ha una funzione importante nella produzione della mielina che è un complesso sistema di proteine che producono uno strato grasso protettivo attorno ai nervi. che trasmettono gli impulsi del dolore al cervello. La vitamina B12 ha il compito di costruire una barriera protettiva attorno ai nervi, consentendo di trasmettere gli impulsi di benessere e non di dolore. La carenza di vitamina B12 si manifesta inizialmente proprio col dolore cronico del nervo sciatico, per poi estendersi in altre aree del corpo, con logorio del tessuto protettivo nervoso.

 

Vitamina B12, fabbisogno giornaliero       

L’organismo umano ne necessita una quota modesta: secondo l'Istituto superiore di sanità, il suo fabbisogno minimo giornaliero, normalmente coperto dalla dieta, è di almeno 2 microgrammi al giorno. Fanno eccezione speciali periodi, come quello della gravidanza e dell'allattamento, durante i quali il fabbisogno di B12 aumenta a 4,5 µg o 5,5 µg al giorno. Nei periodi in cui la B12 scarseggia, il nostro organismo dispone di riserve che, se ben alimentate, contengono circa mille volte la dose (4 g) corrispondente al fabbisogno giornaliero di B12. Attenzione però che una costante sottoalimentazione può portare a depauperare le riserve.


Dolore al nervo sciatico: cosa fare?

In caso di seri disturbi, è necessario rivolgersi al medico, effettuare i test di routine, non solo gli screening per vagliare le riserve vitaminiche ma anche degli esami per testare la potenza e i riflessi muscolari, in modo da notare eventuali cali ingiustificati.

 

Normalmente, nel caso venisse evidenziata una carenza di vitamina B12, il medico rettifica la dieta e somministra integratori vitaminici di B12; a ogni modo aspettate che sia il medico a prescriverli ed evitate diagnosi e rimedi fai da te.

 

Mentre porteremo avanti la cura rinvigorente a base di integratore di vitamina B12, per curare il nervo sciatico quando è infiammato niente di meglio di un trattamento quotidiano a base di ghiaccio, da porre per una ventina di minuti sulla parte dolorante. Il ghiaccio non si mette mai direttamente sulla pelle ma si appoggia ad essa tramite un panno.

 

Nonostante possa risultare innaturale, un massaggio delicato, anche in caso di dolore, aiuta il flusso sanguigno, l’irrorazione dei tessuti nervosi e quindi il rilascio di endorfine con funzione di antidolorifico endogeno; è anche possibile, se il dolore lo consente, un esercizio fisico di routine, non eccessivamente impegnativo, come potrebbe essere una cyclette effettuata in modo leggero, può aiutare.

 

Oltre a questo occorre rimuovere l’infiammazione attraverso terapie convenzionali a base di antinfiammatori locali e ad ampio spettro, mio rilassanti, eventualmente terapia riabilitativa.


Come integrare la vitamina B12

I preparati ideali per reintegrare la vitamina B12 sono quelli che la contengono in forme naturali e assimilabili. Tra questi si annoverano metilcobalamina e adenosilcobalamina – ma anche idrossicobalamina, che il corpo riesce ad accumulare molto bene, come il Dobetin 5000, a base di cianocobalamina, solitamente indicato per mal di schiena, e polinevriti in genere o il Neuraben, un complesso vitaminico B1, B6 e B12, efficace in caso di sciatica. Attenzione a chi ha manifestato un’ipersensibilità al cobalto.

 

A volte è necessario associare la vitamina B12 all’acido folico, non solo per curare forme di sciatalgia, ma anche per prevenzione nei cambi di stagione, nei periodi di intenso lavoro, sotto stress, per carenze alimentari, in caso si seguano diete vegetariane o vegane

 

Un integratore multivitaminico come il Betotal aiuta a transitare in questi periodi e sono studiate formulazioni sia per i più piccoli sia per gli anziani. E’ importante chiedere sempre il parere del farmacista per una giusta scelta a livello preventivo.

 

Per migliorare l'assorbimento della vitamina B12 attraverso i “fattori intrinseci” che si formano nello stomaco, idealmente la vitamina B idrosolubile dovrebbe essere assunta a stomaco vuoto o tra i pasti.

 

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