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Acido folico: a cosa serve?

Lo conosciamo solo legato alla gravidanza, ma pochi forse sanno esattamente di cosa si tratta. Scopriamo l'acido folico, e a cosa serve, non solo alle mamme

Acido folico: a cosa serve?

Lo sanno molto bene le mamme: appena viste le due linee magiche del test si ride, si piange e... si va in farmacia a comperare l'acido folico.

Senza nemmeno ben sapere di cosa si tratti: è un farmaco? È naturale? Non importa, ci hanno detto che è indispensabile, farà molto bene al bambino e questo ci basta.

L'acido folico in realtà è importante per tutti, uomini e adulti inclusi.

Per chi si ritrova in questa descrizione, e per chi fosse curioso di sapere cosa sia in realtà l'acido folico, ecco qualche informazione sul l'acido folico e a cosa serve.

 

Acido folico: a cosa serve?

L'acido folico, o Vitamina B9, è una sostanza fondamentale per la sintesi delle proteine, per la corretta formazione del DNA cellulare e dell'emoglobina.

Questo vale per tutti noi, non solo per le donne in gravidanza: carenze di acido folico negli adulti si manifestano soprattutto con l'anemia megaloblastica.

L’acido folico, tuttavia, contribuisce a prevenire altre situazioni di rischio alla salute: abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti.

Si insiste però sulla gravidanza perché le carenze di acido folico hanno conseguenze teratogene, ovvero cause di sviluppo fetale non corretto, gravissime e anche mortali.

Infatti tali carenze influiscono negativamente sullo sviluppo del tubo neurale del feto, quella struttura che andrà a creare il sistema nervoso e la spina dorsale nelle prime settimane della gravidanza. I difetti nella chiusura del tubo neurale sono causati da molteplici fattori, tra i quali la carenza di acido folico e fattori genetici.

Nel feto si manifestano con spina bifida (la spina dorsale sviluppa due terminazioni invece di una) o anencefalia (mancato o incorretto sviluppo cerebrale).

La spina bifida comporta problemi di varia entità, alcuni correggibili con intervento chirurgico, altri invece non risolvibili chirurgicamente quali paralisi degli arti inferiori, difficoltà nel controllo del l'intestino e della vescica, difficoltà di sviluppo fisico e mentale, talvolta idrocefalia.

L'anencefalia invece, data dalla non corretta chiusura della parte anteriore del tubo neurale, comporta un incompleto sviluppo del cervello: bambini con anencefalia muoiono prima della nascita o appena nati.

Una carenza di folati meno massiccia può creare anche altri problemi durante la gravidanza, quali ritardo di crescita del feto, lesioni alla placenta, parto prematuro.

L'acido folico sembra giocare un ruolo, non ancora ben chiarito, nella prevenzione di altri difetti e malformazioni congenite, come la labiopalatoschisi e alcuni difetti cardiaci congeniti.

 

Cosa c'entra l'acido folico con la caduta dei capelli e i capelli bianchi?

 

 

Acido folico: perché serve integrare?

La vitamina B9, o acido folico, fa parte delle vitamine idrosolubili del gruppo B, che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere assunte attraverso l’alimentazione.

La vitamina B9 viene distrutta dal calore eccessivo e si disperde nell'acqua. In natura l'acido folico si trova soprattutto nelle verdure a foglia verde (lattuga, broccoli, spinaci, asparagi), nel fegato, nel latte, in alcuni cereali e in alcuni frutti come le arance, i kiwi e i limoni.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina B9, o acido folico, è di circa 0,2 mg. Durante la gravidanza, però, le future mamme devono assumerne una quantità doppia dal momento che il feto utilizza le riserve materne di acido folico per "costruirsi".

La sola alimentazione potrebbe non fornire sufficiente acido folico, pertanto se ne consiglia la supplementazione già alle donne che hanno intenzione di iniziare una gravidanza.

Altre situazioni in cui potrebbe essere necessaria l'integrazione con acido folico sono l'assunzione di farmaci barbiturici ed estroprogestinici (anticoncezionali), elevato consumo di alcool, diabete.

Condizioni patologiche di malassorbimento intestinale, inclusa la celiachia, possono causare una carenza vitaminica in generale e quindi anche di acido folico.

 

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