Posizioni del sonno

Durante le fasi del sonno NonRem, ogni persona cambia più volte posizione per diversi motivi: per rilassare le gambe, per respirare in modo fluido, per allentare le tensioni della schiena, ma anche per conformarsi alla sua personalità. Scopriamo meglio le posizioni del sonno e cosa significano.

>  1. Sonno e movimento

>  2. Posizioni convenzionali del sonno

>  3. Posizioni del letto, il Feng Shui consiglia

Posizioni del sonno, quali sono e cosa significano

 

 

Sonno e movimento

Dormire su di un giaciglio comodo, ben isolato termicamente, che sostenga il corpo e lo accompagni nelle sue curvature naturali è il “must” per riposare bene.

Non è lo spot pubblicitario di un’azienda di materassi o per lo meno non solo, ma è la condizione auspicabile per poter trascorrere il tempo dedicato al riposo, poco o tanto che sia.

Durante il sonno il corpo umano si muove, si gira e si rigira alla ricerca della migliore posizione compatibile con il momento che sta vivendo.

Ci sono soggetti molto dinamici, perennemente in movimento, tranne nelle fasi REM in cui la muscolatura è quasi paralizzata, e altri che non sgualciscono nemmeno le lenzuola, apparentemente, ma che in realtà compiono piccoli spostamenti almeno una ventina di volte, rispondendo a delle esigenze posturali o a delle situazioni oniriche in fase NREM.

Al di là del sonno agitato da sogni, spesso il corpo umano è soggetto ad un’attività di coping (termine preso in prestito dalla psicologia clinica) ovvero ad una compensazione posturale, che adatta il corpo a condizioni di squilibrio, per ricercare l’assetto migliore e lenire conseguenze di posizioni erronee.

Il sonno dimostra che questa correzione avviene anche in modo inconsapevole: in kinesiologia applicata si direbbe che il corpo conosce se stesso, non mente mai e si corregge.

 

Approfondisci come la kinesiologia corregge gli squilibri del corpo

Kinesiologia applicata

 

Posizioni convenzionali del sonno

Sono state individuate sei posizioni principali assunte durante il sonno:

  • Posizione Fetale - il soggetto è rannicchiato su un fianco, le gambe sono piegate e le ginocchia tendono al petto. Questa è generalmente la posizione più comune che si adotta nella fase di assopimento. E’ quella che permette al corpo di contenere il calore corporeo nell’attesa di scaldarsi ulteriormente con il tepore rifrangente delle coperte. In questa posizione le fasce muscolari della schiena si allungano, in particolar modo quelle lombari e sacrali, sottraendole allo schiacciamento della forza di gravità in posizione eretta. Le gambe sono flesse e i muscoli adduttori sono finalmente a riposo, i tensori posteriori sono in allungamento contribuendo allo stretching della schiena. Gli effetti dati da questa postura sono di grande rilassamento fisico e della respirazione, inducendo così in modo più rapido al sonno.
  • Posizione a tronco – Il soggetto è sdraiato su un fianco, gambe e braccia sono allungate. E’ una condizione che mantiene le curvature cifo-lordotiche naturali della schiena e che necessita assolutamente di un buon sostegno cervicale del cuscino. Solitamente è una posizione di transizione, perché a lungo andare manifesta delle scomodità, date dal peso della muscolatura di un lato sull’altro del corpo, dalla chiusura del bacino e dalle gambe addossate una all’altra.
  • Posizione semifetale – è una posizione di compromesso tra quella fetale e quella a tronco. Il soggetto è sdraiato su un fianco, la schiena è leggermente flessa in avanti, addolcendo così la lordosi cervicale e quella lombare, le braccia sono piegate e le gambe sono allungate come nella posizione a tronco. In questa condizione le fasce muscolari della schiena non si contraggono, portando così giovamento al rachide, le spalle si rilassano in avanti e la muscolatura delle gambe è lassa. Sicuramente è una postura comoda per un sonno protratto, interscambiata dalla stessa sul lato opposto.
  • Posizione supina – è detta anche posizione del Soldato, e il soggetto è sdraiato sulla schiena, le braccia sono lungo i fianchi e le gambe sono allungate e leggermente divaricate. In questa condizione la forza di gravita esercita il suo peso su tutta la colonna vertebrale spingendola sul materasso e appiattendone le curvature. E’ sempre auspicabile disporre di un materasso che compensi le spinte cifotiche e gli spazi lordotici, per non risvegliarsi con fastidiosi dolori di schiena. Questa postura è di gran giovamento per i muscoli addominali e gli organi interni, poiché è una posizione di grande apertura, di allentamento delle contratture, di auto massaggio con la respirazione, e purtroppo di rumorose russate per chi soffre di questa problematica, a svantaggio dei compagni di letto.
  • Posizione Prona – classica posizione a pancia in giù, con braccia a croce piegate, o attorno al cuscino e torsione laterale della testa. E’ una posizione che viene assunta maggiormente dalle giovani generazioni e si manifesta sempre meno con l'avanzare dell’età a causa della fisiologica perdita di elasticità muscolare. In questa condizione vengono riscaldati i muscoli e gli organi addominali. La muscolatura e il rachide dorsale ne traggono particolare giovamento, poiché ne contrasta la curva cifotica, che nell’arco della giornata si accentua sempre molto spesso, soprattutto in coloro che svolgono attività da seduti. Anche le gambe si alleggeriscono poiché è una postura insolita che toglie tensioni posteriori dovute sia alla muscolatura sia alla circolazione venosa. Per contro però la posizione prona non è un toccasana per la fascia cervicale e per quella lombare. Entrambe sono infatti sottoposte ad un’accentuazione della lordosi, con l'aggravante della torsione per il collo che a lungo andare provoca indolenzimento della parte. Anche la respirazione viene compressa e per alcuni soggetti a rischio questa posizione può provocare apnee notturne.
  • Posizione a Stella – il soggetto è supino, con le braccia piegate sul cuscino sopra alla testa e le gambe allungate e divaricate. Anche questa è una posizione di grande apertura, la cassa toracica è in massima espansione grazie alle braccia così poste. Le spalle risultano ben aperte e le scapole chiuse a contrastare la naturale cifosi dorsale. Le caratteristiche generali sono le stesse della condizione supina classica, con maggiore rilassamento delle gambe e del bacino. Le braccia a lungo andare invece possono subire raffreddamenti delle estremità e crampi, dovuti alla posizione antagonista alla circolazione del sangue.

 

Posizioni del letto, il Feng Shui consiglia

Il Sonno può essere aiutato non solo attraverso le posizioni del corpo, ma anche con le posizioni del letto deputato ad accogliere l’abbraccio di Morfeo. In questo viene in ausilio il Feng Shui, un’antica tradizione geomantica taoista che negli anni cinquanta venne supportata anche dalle ricerche geobiologiche dei fratelli Hartmann.

Secondo le indicazioni del Feng Shui la posizione del letto dovrebbe prevedere l’orientamento della testiera a Nord, o Nord-Est, assolutamente mai a Sud.

Di fronte al letto non dovrebbero essere poste superfici riflettenti come gli specchi o aperture disperdenti come porte e finestre. In questo modo il sonno verrebbe tutelato maggiormente, favorendo addirittura un incremento della fase Rem, fondamentale per la rigenerazione cerebrale.

Maggior precisione nell’individuazione delle giuste posizioni del letto è data dall’utilizzo delle mappe di Hartmann, che sono in grado di localizzare i cosiddetti nodi, ovvero dei punti radianti che possono generare disturbi definiti geopatie.

Secondo questa teoria esisterebbe una rete (2 mt per 2,5 mt di passo) che ricopre l’intero pianeta e che esce radialmente da esso. Le zone d’incrocio si chiamano Nodi Hartmann o punti cancro e il prolungato stazionamento su di essi potrebbe causare disturbi anche gravi.ù

 

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