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Orto biodinamico, cos'è e come funziona

L’agricoltura biodinamica, da non confondere con quella biologica, si basa sull’approccio filosofico ideato da Rudolf Steiner. Vediamo meglio che cos’è un orto biodinamico, come si fa e come iniziare.

di Redazione

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Cosa si intende per agricoltura biodinamica 

La coltivazione biodinamica è una vera e propria filosofia da applicare alle piante che ci offrono nutrimento. I principi base della coltivazione biodinamica possono essere così riassunti:

  • mantenere naturalmente fertile il terreno;
  • fare in modo che le piante restino sane e possano quindi resistere a malattie e parassiti;
  • fare nascere meno prodotti, ma di maggiore qualità.

 

La coltivazione biodinamica applica tecniche colturali, quali lavorazioni del terreno, semine, concimazione, che tengono conto delle forze cosmiche di luna, stelle, pianeti e di quelle terrestri, costituite da elementi minerali, aria, acqua.

 

Lo scopo è quello di rendere il terreno ricettivo nei confronti della combinazione delle forze in atto (azione dinamica). Per farlo si usano appositi preparati biodinamici e si segue un calendario specifico in sintonia con i cicli astronomici. Fondamentale è infatti l’uso di un concime naturale, che sostituisse quello chimico, in grado di nutrire la pianta dalle radici in modo armonioso e sano.

 

Esiste anche una certificazione biodinamica, diversa da quella biologica: in Italia a conferirla è l’associazione privata Demeter.

 

Storia della biodinamica

La coltivazione biodinamica è un tipo di coltivazione che fa parte di un sistema agricolo elaborato nel 1924 da Rudolf Steiner

 

Filosofo, esoterista e pedagogista, Rudolf Steiner nasce nel 1861 nell’attuale Slovenia e cresce in Austria, dove ha una formazione multidisciplinare che spazia dalla matematica alla scienza, dalla letteratura alla filosofia. Nel 1897 si trasferisce a Berlino, dove entra nell’ambiente intellettuale anche partecipando alle conferenze della Società Teosofica

 

Questo filosofo e pedagogista è il padre di una nuova visione dell'uomo chiamata antroposofia, alla quale dedica la Società Antroposofica fondata nel 1913. Da qui prendono origine la medicina antroposofica e la pedagogia waldorf, quella sulla quale si imperniano le scuole dette appunto steineriane o scuole Waldorf. 

 

Quando alcuni agricoltori, preoccupati per i primi evidenti segnali di degenerazione e debolezza della terra causati dai moderni metodi di coltivazione, si rivolgono a lui per chiedergli suggerimenti, Steiner risponde con una serie di lezioni su quella che poi diventerà nota come agricoltura biodinamica. 

 

Orto biologico e orto biodinamico, differenze 

Esistono diversi approcci che convergono verso un’agricoltura sostenibile, ma lo fanno con metodi e tecniche differenziate. Visto che è facile fare confusione, chiariamo quindi qual è la differenza tra biologico e biodinamico, orto sinergico e permacultura:

  • Orto biologico: si basa su un disciplinare che vieta l’impiego di pesticidi, insetticidi, diserbanti, anticrittogamici e fertilizzanti di sintesi, sostituendoli con concimi organici. Per tutelare la fertilità del suolo e aumentare la produttività si impernia su metodi sostenibili come la rotazione delle colture, la tutela della biodiversità nei campi, la lotta biologica contro i parassiti.
  • Orto biodinamico: considera l'azienda agricola come un organismo autosufficiente, dove il suolo, le piante, e gli animali sono interconnessi e influenzano l'uno con l'altro. Fa uso di preparati biodinamici, cioè sostanze vegetali o animali che vengono fermentate e applicate al suolo o alle piante, seguendo il calendario lunare e stelle.
  • Orto sinergico: pianifica le colture in modo tale da favorire la complementarietà tra le piante, evitando che le specie simili tra loro siano l’una di fianco all’altra. Tale approccio riduce la competizione tra specie vegetali, aumenta le rese agricole e la resistenza delle piante alle malattie.
  • Permacultura: è un metodo di progettazione sistemica che tiene conto degli aspetti ecologici, sociali ed economici per creare sistemi agricoli sostenibili e autosufficienti. A partire dalla zona 0 (quella che corrisponde all’abitazione, prevede una serie di zone concentriche che diventano via via sempre meno urbanizzate e sempre più selvagge.

 

Orto biodinamico: un orto più fertile

Più nel dettaglio, dunque, come si fa un orto biodinamico? Il primo assunto è quello di fare a meno dei prodotti chimici in ogni fase di cura e preparazione, dal seme al frutto. Per nutrire terra, radici, piantine è fondamentale usufruire di fertilizzanti preparati in modo biodinamico, cioè a partire da piante e fiori.

 

Ma quanti sono i preparati biodinamici? Ecco un elenco:

  • Preparati da spruzzo: Preparato 500, Preparato 500k (detto anche 500p) e Preparato 501.
  • Preparati da compost: Preparato 502 (Achillea). Preparato 503 (Camomilla), Preparato 504 (Ortica), Preparato 505 (Quercia), Preparato 506 (Tarassaco), Preparato 507 (Valeriana).

 

Per realizzare un perfetto orto biodinamico è indispensabile inoltre conoscere l’origine e le specifiche necessità delle piante e assecondarle: sapere ad esempio che il pomodoro, originario dell’America del centro-sud, ha bisogno di medie quantità di acqua, che la cipolla ne ha bisogno meno ancora e che i porri hanno bisogno di tanta acqua, perché provengono dalle valli dell’Europa del sud, ricche di fiumi, spazio, calore e nutrimento.

 

Per impostare un buon orto biodinamico familiare, è inoltre necessario “associare” le piante tra loro. Ogni pianta emette infatti secrezioni acide e gas, dalle radici, dalle foglie e dai frutti, che possono avere influenze positive o negative sulle piante che si trovano loro accanto. Mai mettere vicino, ad esempio, piante della stessa famiglia.

 

È importante viceversa sapere che ci sono piante che, se coltivate accanto l’una all’altra, si difendono vicendevolmente dalle aggressioni. Per esempio, le radici del pomodoro producono sostanze che aiutano il sedano a crescere; le carote tengono lontana la mosca delle cipolle, e viceversa. L’ortica è una manna per la terra: contribuisce a donare al terreno minerali e sostanze nutritive importanti, quali azoto, ferro, proteine, fosfati ed acido formico, silicio. 

 

Nel costruire un orto biodinamico sono validi alleati anche le piante aromatiche (erba cipollina, salvia, rosmarino, origano e timo) e i fiori (garofano, gerbera, tagete, rosa). 

 

Per quanto riguarda la lavorazione, il terreno non va rigirato spesso, per evitare di distruggere i microrganismi aerobici e anaerobici presenti tra terra e radici, che fanno bene alla pianta. Preservare la biodinamica del terreno crea un’osmosi nella rizosfera (la porzione di suolo che circonda le radici delle piante), ovvero uno scambio di sostanze e un equilibrio naturalmente corretto.

 

Per evitare le malattie che colpiscono le stesse famiglie di vegetali, bisogna anche conoscere e alternare nel modo giusto ciò che si pianta, seguendo la regola della rotazione delle colture. Per esempio, se un legume è stato coltivato in un certo punto dell’orto, non dovrà tornare lì prima di 4 anni.

 

L’orto biodinamico si basa infine sul “mese siderale” (27,32 giorni) che, in pratica, è il tempo che impiega la luna per fare un giro completo attorno all’asse terrestre. Nel suo giro, la luna passa per le 12 costellazioni zodiacali, ognuna della quali ha caratteristiche che influenzano e toccano anche la Terra.

 

Nello specifico, l'ingresso della luna nelle costellazioni stimola le varie parti di uno specifico gruppo di piante, radice, fiore, foglie e frutto. Per questo il calendario, o meglio lunario agricolo che segue il metodo biodinamico ne tiene conto.   

 

Corsi di biodinamica in Italia 

Come iniziare con l’orto biodinamico? Innanzitutto dalla formazione. Per chi vuole partire dalle basi, affidandosi a un manuale che spiega da zero che cos'è l'orto biodinamico e come si fa, consigliamo "Manuale pratico di agricoltura biodinamica" di Pierre Massson e "L'orto biodinamico" di Krafft Von Heynitz e Georg Merckens, entrambi editi da Macrolibrarsi.

 

Il punto di riferimento in Italia per i corsi di formazione è l’Associazione per l’agricoltura biodinamica: nel sito ufficiale è possibile consultare il calendario completo dei corsi organizzati nelle varie Regioni.