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Elicriso coltivazione della pianta

Elicriso coltivazione della pianta

L’elicriso è una pianta erbacea tipica della zona Mediterranea e può essere coltivata in giardino o anche in vaso in tutta Italia.

L’elicriso infatti è una pianta originaria delle zone del Europa meridionale e dell’Africa nordoccidentale. Cresce spontaneamente nella macchia mediterranea, nei campi abbandonati, lungo le coste, nelle scarpate rocciose e nelle prati non coltivati. In Italia è comune e cresce spontaneamente soprattutto nel Sud e sulle Isole.

La sua caratteristica è di essere una buona pianta colonizzatrice dei terreni non utilizzati infatti grazie al suo forte apparato radicale consolida il terreno e ripopola zone marginali.

Il suo nome botanico è Helichrysum italicum conosciuta anche come erba liquirizia o elicriso liquirizia. Il suo nome deriva dalle parole greche helios che significa sole e chrysos che significa invece oro. Infatti l’elicriso è una pianta associata al culto del sole e pertanto ama le zone molto esposte alla luce oltre a fiorire in infiorescenze simili a margherite di colore giallo d’orato.

Esistono diverse varietà di Helichrysum oltre al italicum come ad esempio l’Angustifolium che è, anche conosciuto con il nome di semprevivo perpetuino ma anche l’Helicrysum setosum, il niveum, l’umbraculigerum, l’arenarium e Helichrysum bracteatum. La famiglia delle Asteraceae conta oltre 500 specie diverse di elicriso che possono essere a ciclo annuale o perenne.

La dimensione della pianta di elicriso varia da pochi centimetri a oltre 70 centimetri di altezza. Il portamento della pianta è arbustivo con fusti erbacei eretti e sottili. Il fusto e le foglie sono ricoperti da una leggera peluria di color grigio argentato.

Le stesse foglie di forma filiforme sono di questo particolare color verde argentato. Le sue infiorescenze sono a forma di capolino e un’infiorescenza ha mediamente 15 fiori singoli. I petali di questi fiori sono corti e sottili con una colorazione solitamente gialla d’orata ma esistono anche alcune varietà con petali rossi o rosa.

I capolini a loro volta si riuniscono in corimbi composti da circa 30 capolini. La fioritura del elicriso inizia nel mese di giugno e continua sino alla fine dell’autunno quando arrivano i primi freddi.

L’elicriso è una pianta utilizzata sia per le sue proprietà salutari che in cucina come pianta aromatica. Infatti le sue foglie e i suoi fiori sono particolarmente profumati e ricordano molto la liquirizia.

Inoltre l’elicriso è utilizzato per aromatizzare i liquori, in campo cosmetico e per le preparazioni di composizioni floreali dato che i suoi fiori essiccati rimangono esteticamente molto belli.

 

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Esigenze colturali del elicriso

L’elicriso ama le zone esposte al sole dato che il suo clima prediletto è quello temperato tipico della zona mediterranea. Molte ore di luce e di calore sono elementi indispensabili per far crescere l’elicriso e portarlo a una buona fioritura.

In caso in cui l’elicriso venga coltivato in un clima più rigido, sarà necessario proteggere la pianta in inverno con una pacciamatura di materiale organico composta di foglie secche, paglia o corteccia.

Il terreno ideale per la pianta di elicriso è composto da sabbia e ama terreni calcarei aridi. Non ha necessità di terriccio fertile ma serve che sia ben drenato. La sabbia e i terreni rocciosi sono indicati per la sua coltivazione anche per far sì che l’acqua non ristagni vicino alle sue radici.

Da evitare invece i terreni argillosi, paludosi e asfittici. Questo perché l’elicriso non ama i ristagni di acqua anzi devono essere assolutamente evitati per non incorrere in marcescenze radicali o altri problemi che possono portare anche alla morte della pianta. Le innaffiature possono avvenire ogni 2 settimana e soltanto quando il terreno sarà completamente asciutto.

 

Coltivazione dell'elicriso

Se vogliamo iniziare con la semina del elicriso dovremo farlo in primavera quando la temperatura supera i 20 °C in modo che la germinazione possa avvenire ottimamente. Una volta che le piantine saranno cresciute potremo sistemarle in vasi più grandi o a dimora in piena terra nella primavera successiva.

Viene anche consigliata la semina in autunno nel mese di settembre ma per fare questo sarà necessario poi proteggere le piantine durante l’inverno.

Se invece vogliamo acquistare già le piantine di elicriso possono rivolgerci ad un vivaio o un’agraria specializzata in piante aromatiche o che hanno molte varietà per creare i giardini rocciosi.

L’elicriso come abbiamo detto può essere coltivato in vaso o in pieno campo. Non necessita di grandi accorgimenti di coltivazione, basterà impiantare le giovani piantine e lasciarle crescere ricordando solo le sue esigenze colturali rispetto all’esposizione solare e alla moderata irrigazione.

Indicativamente, il sesto di impianto a terra varia da 20 centimetri tra le piantine e 45 tra le fila sino a 30 tra le piantine e 70 tra le file. Queste coltivazioni più o meno ravvicinate differenziano a seconda dello scopo che vogliamo per la coltivazione del elicriso ad esempio è più fitto per la produzione di olio essenziale e più rado per avere i rametti fioriti.

Inoltre, soprattutto se coltiviamo l’elicriso come pianta ornamentale dovremo potare i suoi rami quando la pianta sarà adulta in modo da dargli una forma più armoniosa. La pratica della potatura non è un’esigenza specifica della pianta che invece può tranquillamente cresce sviluppandosi come meglio necessita.

Possiamo anche tagliare le infiorescenze quando sono sfiorite o togliere le parti danneggiate dei rametti sempre per permettere un miglior sviluppo della pianta.

Ricordiamo inoltre che è consigliabile la pratica della pacciamatura soprattutto nelle zone con inverni più freddi, in modo da proteggere la pianta con foglie secche e paglia.

 

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Foto: Olyaolodenko/123rf.com