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Coltivazione dell'aglio: dalla semina alla raccolta

L'aglio è un ortaggio facile da coltivare sia in terra che in vaso. Andiamo a conoscere le esigenze culturali e come crescerlo al meglio passo per passo

Coltivazione dell'aglio: dalla semina alla raccolta

L’aglio è una pianta bulbosa originaria delle terre asiatiche ma cresce bene in molti climi del mondo.

Infatti la coltivazione dell'aglio è semplice e solitamente è uno dei prodotti che i principianti in orticultura cominciano a far crescere ottenendo molte soddisfazioni in estate nella raccolta dei bulbi.

 

La pianta dell'aglio

Con la parola aglio pensiamo subito al bulbo composto da spicchi solitamente di colore bianco che usiamo in cucina e che possiede un odore forte, pungente e penetrante.

La pianta di aglio che viene coltivata sviluppa questo bulbo sottoterra e da esso crescono lunghe foglie di colore verde dall'odore aromatico.

Dalle foglie a fine primavera spunta uno stelo fiorale che sboccia in un'infiorescenza sferica di colore bianco o rosa con sfumature violacee.

Le foglie e i fiori, anche se meno conosciute, sono commestibili e possono essere utilizzate in cucina per rendere particolarmente interessante un piatto grazie al loro aroma intenso e al contempo più delicato del bulbo di aglio stesso.

Esistono molte varietà di aglio coltivato e vi sono agli selvatici che crescono spontaneamente in tutta Italia; alcuni agli presentano una colorazione e un aroma così particolari che sono stati riconosciuti prodotti tipici tradizionali come l’aglio rosso di Sulmona e l’aglio rosa di Napoli e altre varietà vengono conservate e salvaguardate per mantenere la biodiversità dell’aglio.

aglio fiore

Immagine | Allium_schoenoprasum

 

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Coltivare l’aglio: dalla semina alla raccolta

Per coltivare l’aglio serve procurarsi gli spicchi di aglio o bulbilli e piantarli subito sotto il livello del terreno mettendo l'apice - che formerà il germoglio - verso l’alto.

Sia in vaso che in pieno campo, l’aglio cresce bene e solitamente viene distanziato a 10 centimetri tra le piantine e 35 tra le file.

La temperatura che permette la germogliazione dell'aglio è compresa tra i 15 e i 18 gradi quindi dal momento della messa a dimora allo sviluppo della pianta possono passare diversi giorni proprio perché le temperature invernali potrebbero essere ancora basse per la sua germogliazione.

Nell'orto ma anche sul balcone viene consigliata la consociazione dell'aglio con le altre piante ed in particolare insalata, carote, finocchi, fragole, ravanelli e cavoli, per permettere la protezione delle piante da attacchi di insetti nocivi grazie al suo forte aroma, repellente e sgradito.

Il periodo ottimale per piantare l’aglio è durante la stagione invernale da novembre a febbraio e la migliore temperatura di crescita è compresa tra i 18 e i 23 gradi.

La sua raccolta avviene dopo alcuni mesi dalla piantumazione, indicativamente verso il mese di luglio quando le foglie della pianta cominciano a seccarsi e termina il periodo vegetativo della pianta.

Per la raccolta sarà sufficiente estirpare la pianta stando attenti che l’intero bulbo fuoriesca senza danni e ripulirlo dalla terra. Tradizionalmente venivano create delle trecce d’aglio, tenute appese in un luogo asciutto, ben areato e al riparo dalla luce per permettere di terminare l’essiccazione e poter così conservare per alcuni mesi l’aglio in casa.

 

Come coltivare l'aglio: terreno e irrigazione

L’aglio non ha particolari esigenze di coltivazione, predilige comunque terreni asciutti e sciolti per poter meglio sviluppare le radici e far ingrossare il bulbo sotterraneo che è la parte della pianta maggiormente utilizzata a scopo alimentare.

L’unica avvertenza da tenere nella crescita dell'aglio è il rischio della formazione di ristagni idrici che possono creare umidità e far proliferare così malattie fungine o rendere molle il bulbo.

Per questo motivo le annaffiature non devono essere abbondanti e la migliore soluzione e coltivare in un terreno sciolto e ben drenato che aiuterà a sviluppare al meglio il bulbo d’aglio.

Gli unici momenti in cui sono necessarie le innaffiature sono quando viene impiantato l’aglio in modo che ci sia sufficiente acqua per il primo sviluppo della pianta e poi successivamente nel momento della raccolta, in cui può succedere che la pianta fiorisce: una buona innaffiatura aiuta a sviluppare maggiormente il bulbo sottostante. In tutti gli altri momenti le irrigazioni possono essere anche assenti tanto che l’aglio sopporta molto bene la siccità.

Per quanto riguarda le temperature di crescita dell'aglio possiamo dire che non teme il freddo tanto che sopporta bene anche alcuni gradi sotto lo zero e risulta una pianta molto resistente anche in climi aridi, asciutti e caldi.

 

 

Come coltivare l'aglio in casa