Bonsai, origini e arte

I bonsai non sono piante come tutte le altre, ma hanno una storia millenaria e un significato profondo nella cultura orientale. Vediamo insieme cosa occorre sapere prima di tenere un bonsai in casa: le specie, le caratteristiche, le istruzioni per prendersene cura.

Bonsai

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Bonsai, cos'è

Chi non ha mai ricevuto per regalo un grazioso bonsai da interno? Quello che molti non sanno è che il bonsai non è una pianta piccola “per natura”. Al contrario, è una pianta che viene appositamente mantenuta al di sotto dei 70 centimetri di altezza attraverso minuziose tecniche di potatura dei rami e riduzione delle radici. In linea teorica, qualsiasi specie di albero potrebbe essere trasformata in un bonsai; va da sé che per alcune è più semplice di altre, ed è questo il motivo per cui sono più diffuse. 

 

Bonsai, origini e storia

Il nome bonsai viene dal giapponese e significa, letteralmente, “piantato in un vaso piatto”. In realtà i primissimi esperimenti in tal senso risalgono alla Cina, con l’arte del Penzai (o Penking), ma a partire dal VI secolo furono i giapponesi a rielaborarla e portarla alla fama di cui gode tuttora. L’Expo di Osaka del 1970 rappresentò un grande momento di notorietà internazionale, perché l’organizzazione nipponica allestì uno spettacolare giardino di bonsai di varie specie.

 

L'arte del bonsai in Giappone

Il bonsai giapponese non è un semplice elemento d’arredo, né tanto meno un esercizio di giardinaggio: è un’arte. Prendersi cura di un bonsai richiede infatti grande dedizione, cura minuziosa di ogni dettaglio, capacità di aspettare, amore per il bello, rispetto per la natura e per i tempi della pianta. Tutte doti preziose nella cultura orientale.

 

Tipi di bonsai

Tra le specie di bonsai più diffuse possiamo menzionare:

  • Bonsai ficus: bonsai da interni che predilige le temperature calde e, in un ambiente abbastanza umido, può sviluppare radici aeree.
  • Bonsai ginepro: tra i più comuni ci sono il ginepro cinese (Juniperus chinensis) e il giapponese Shimpaku (Juniperus sargentii).
  • Bonsai ficus ginseng: è una varietà di Ficus retusa che si distingue per il suo tronco grosso e nodoso. Se lasciato crescere in natura, raggiunge i 25 metri.
  • Bonsai di olivo: pianta tipicamente mediterranea, ama il sole e va protetta d’inverno.
  • Bonsai di acero rosso: particolarmente elegante e scenografico per il colore rosso brillante delle sue foglie.
  • Bonsai di Carmona retusa: pianta originaria della provincia cinese di Sekien, anche detta pianta del tè.
  • Bonsai di ligustro: cresce molto velocemente se riceve acqua in abbondanza.

A seconda della specie, i prezzi dei bonsai partono da un minimo di 10-15 euro e arrivano anche a 10mila. Il più costoso della storia è stato un pino secolare venduto per 1,3 milioni di dollari alla Convention internazionale di Bonsai a Takamatsu, in Giappone.

 

Non possono essere invece definiti propriamente come bonsai:

  • Kokedama, cioè la pratica di coltivare le piante senza vaso, direttamente su una palla di muschio. 
  • Kusamono, una semplice composizione di erbe selvatiche e fiori spontanei.

 

Come curare un bonsai

Hai ricevuto in regalo un bonsai ma non hai il pollice verde e hai paura di fare involontariamente qualche disastro? Ci sono alcune semplici regole di base che valgono pressoché per tutte le specie.

  • Quando scegli dove mettere un bonsai in casa, ricorda che tutte le piante hanno bisogno di luce. Se la tua è da interni dovrai quindi posizionarla vicino a una finestra, se è da esterni dovrai scegliere un angolo del giardino o del balcone in cui riceva i raggi del sole ma al tempo stesso sia piuttosto riparato.
  • I vasi per bonsai vanno cambiati periodicamente, seguendo la crescita della pianta.
  • Molto dipende dalla specie, ma in media i bonsai vanno irrigati una volta ogni tre giorni, con l’accortezza di vaporizzare anche un po’ d’acqua sulle foglie durante i mesi estivi. Per verificare che la pianta abbia davvero bisogno d’acqua, basta toccare con le dita il terriccio: se è ancora molto umido, si può rimandare l’innaffiatura al giorno successivo.

Queste sono indicazioni molto basiche e generali, ma è buona norma cercare su internet la specie del proprio bonsai e scoprire così quali sono le sue caratteristiche.

 

Air bonsai

Anche un’arte millenaria come quella del bonsai può innovarsi all’insegna del design. Lo dimostra l’air bonsai: come suggerisce il nome, si tratta di un bonsai che levita nell’aria, attraverso un campo magnetico che si crea tra la base della pianta e il vaso che la contiene. Quest’innovazione è stata messa a punto dal collettivo di designer The Hoshinchu Team ed è stata finanziata dal basso attraverso la piattaforma Kickstarter.