Oro: proprietà, benefici, curiosità

L’oro è un minerale utile contro i problemi alla vista, l’impotenza e noto per apportare energia vitale e coraggio. Scopriamolo meglio.

>  Che cos'è l'oro

>  Proprietà e benefici

>  Fabbisogno giornaliero di oro

>  Effetto sulla psiche e sullo spirito

>  Modalità d'uso

>  Curiosità e storia

Oro

 

Che cos'è l'oro

Simbolo chimico: Au (dal latino "aurum").

L'oro è l'elemento chimico di numero atomico 79. 

 

Proprietà e benefici

Associato all'apollineo e al maschile, l'oro è utile nei casi di impotenza. Può inoltre rivelarsi un minerale da tenersi accanto per attenuare i problemi alla vista, come la congiuntivite.

 

Fabbisogno giornaliero di oro

Non esiste un fabbisogno giornaliero raccomandato per l'oro. Il minerale, infatti, viene facilmente assorbito con l'alimentazione e il nostro organismo riesce a soddisfare le esigenze basilari con piccolissime quantità.

 

Effetto sulla psiche e sullo spirito

L'oro ha azione protettiva, apporta energia vitale, aumenta l'autostima, il coraggio, incrementa la forza di volontà e amplifica i sentimenti positivi. Stimola la saggezza e l'ansia di conoscenza, rende limpido ed efficace il pensiero.

Simbolo occidentale di benessere e regalità, nel Buddhismo l'oro è uno dei sette tesori e viene equiparato alla fede o la retta convinzione. Minerale principe degli alchimisti, il cui scopo era di produrre l'oro da altre sostanze, come il piombo, presumibilmente tramite una mitica sostanza chiamata "pietra filosofale".

Il simbolo alchemico per l'oro era un cerchio con un punto nel centro, che è anche il simbolo astrologico, il simbolo geroglifico e il pittogramma cinese per indicare il sole ().

 

Modalità d'uso

L'oro, oltre che in cristalloterapia come minerale terapeutico, si usa in odontoiatria (per la realizzazione di ponti e otturazioni), gioielleria e nell'industria elettronica. L'isotopo radioattivo 198Au (emivita: 2,7 giorni) è usato in alcune terapie anti-tumorali.

 

Curiosità e cenni storici

In due opere shakespearane vediamo comparire l'oro: in Romeo e Giulietta (atto quinto, scena prima) e nell'Enrico IV (atto quarto, scena quinta). Nel primo capolavoro l'oro viene menzionato come veleno, nel secondo come medicamento

 

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