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Le cefalee in omeopatia: i principali rimedi utilizzati

La Medicina Omeopatica nelle cefalee e nell’emicrania può sicuramente essere di grande aiuto perché presenta una vasta gamma di rimedi validi che possono essere utilizzati, sia per la cura nella fase acuta della patologia cefalica, sia come terapia preventiva degli attacchi dolorosi nelle fasi croniche della patologia. La terapia Omeopatica, a differenza della terapia tradizionale allopatica, presenta il vantaggio di andare a personalizzare le cure da somministrare ai pazienti affetti da cefalea, in base a numerosi parametri : tipo di dolore, intensità e durata delle crisi dolorose, eventuali sintomi associati, ma soprattutto andrà a scegliere il rimedio omeopatico tenendo conto della “costituzione del paziente”, per trovare il farmaco che più rispecchia le caratteristiche del soggetto da trattare.

Le cefalee in omeopatia: i principali rimedi utilizzati

Vari sono i tipi di cefalee che affliggono milioni di persone nel mondo e fra questi sono soprattutto le donne ad essere chiamate in causa, più degli uomini. Il “mal di testa” è infatti, una patologia che colpisce prevalentemente il sesso femminile, spesso presentandosi ciclicamente con l’andamento del mestruo e comunque in relazione alla funzionalità ormonale (cefalee della menopausa) o in situazioni di stress lavorativo e sentimentale.

La classificazione delle cefalee prevede l’individuazione di forme primarie o essenziali quando il dolore della cefalea non trova delle vere e proprie cause e delle forme secondarie in cui la cefalea è il sintomo di accompagnamento di altre patologie come infezioni oculari o dei seni paranasali, patologie del capo, nevralgie o disturbi vascolari, etc. Vediamone brevemente alcune tipologie.

 

Emicrania

Viene definita emicrania la cefalea in cui il dolore intenso e pulsante colpisce un lato della testa, è accompagna solitamente da altri sintomi quali: nausea, vomito, avversione alla luce e ai rumori, vertigini e a volte confusione mentale.

Il tipo di emicrania con aura visiva o sensitiva, cioè in cui esistono dei sintomi che precedono il dolore tipo dell’emicrania, è caratteristico della cefalea primaria essenziale (10 % delle cefalee); nel restante 60-70 % dei casi, la cefalea si presenta come emicrania senz’aura, cioè con sintomi d’accompagnamento più sfumati come disturbi dell’umore, sintomi gastrointestinali, ritenzione idrica etc.; in questi casi la crisi dolorosa, può durare anche svariati giorni.

 

Cefalea muscolo-tensiva

Con il termine di cefalea muscolo-tensiva viene, invece, definito una particolare tipo di cefalea in cui il dolore, non intenso, gravativo è percepito come un peso o come una fascia stretta attorno alla testa. È il tipo di cefalea più comune, riguarda infatti, circa il 30-50% dei pazienti che soffrono di cefalea, con una prevalenza per il sesso femminile; si manifesta per contrattura della muscolatura del collo e del viso, con un dolore che si irradia alla nuca e alla regione cervicale

 

Cefalea a grappolo

Con il termine cefalea a grappolo, infine, si intende una particolare tipo di cefalea, che colpisce prevalentemente il sesso maschile, in cui il dolore violento interessa metà del cranio (emicrania), con interessamento dell’occhio e della palpebra del lato colpito. Le crisi dolorose si presentano con attacchi ravvicinati nel tempo, anche più volte al giorno, alla stessa ora e sono di lunga durata (oltre 30 minuti). Spesso sono associati ad arrossamento e lacrimazione degli occhi, ostruzione nasale, sudorazione e stato di forte agitazione. Fattori scatenanti più comuni di questa cefalea sembrano essere l’alcool e lo stress protratto nel tempo.

 

Emicrania vertebro-basilare

Un ulteriore tipo di cefalea è l’emicrania vertebro-basilare caratterizzata da dolore pulsante in sede occipitale accompagnato da vomito, visione offuscata, a cui a volte, segue perdita di coscienza. Questo tipo di cefalea è stata riscontrato in giovani donne in concomitanza con il ciclo mestruale e sembra essere causata da alterazioni della circolazione sanguigna su base ormonale ed endocrina.

 

La medicina omeopatica nelle cefalee e nell’emicrania

L'omeopatia può sicuramente essere di grande aiuto perché presenta una vasta gamma di rimedi validi che possono essere utilizzati, sia per la cura nella fase acuta della patologia cefalica, sia come terapia preventiva degli attacchi dolorosi nelle fasi croniche della patologia.

La terapia omeopatica, a differenza della terapia tradizionale allopatica, presenta il vantaggio di andare a personalizzare le cure da somministrare ai pazienti affetti da cefalea, in base a numerosi parametri: tipo di dolore, intensità e durata delle crisi dolorose, eventuali sintomi associati, ma soprattutto andrà a scegliere il rimedio omeopatico tenendo conto della “costituzione del paziente”, per trovare il farmaco che più rispecchia le caratteristiche del soggetto da trattare, ossia il “simillinum” di Hahnemaniana memoria, che è il vero fulcro dell’approccio terapeutico omeopatico alle malattie.

I principali rimedi omeopatici utilizzati nelle patologie dolorose cefaliche sono molteplici e possono essere suddivisi per semplificazione in tre grandi gruppi:

  • Forme Vasomotorie
  • Forme Muscolo-Tensive 
  • Forme Periodiche 

 

Forme vasomotorie

Il primo rimedio e il più utilizzato è Atropa belladonna o Belladonna, consigliato in tutte le forme infiammatorie e febbrili acute, trova riscontro nelle cefalee a grappolo e nelle emicranie con lateralità destra. Il dolore tipico è occipitale, irradiato alla fronte e all’occhio destro, acuto, lancinante e pulsante, con viso arrossato, pupille dilatate, testa e faccia calde per vampate vasomotorie. Belladonna si utilizza anche nelle tipiche cefalee conseguenti a colpo di calore. Il paziente appare irrequieto e irascibile. La cefalea pulsante peggiora caratteristicamente con la luce, il rumore e il movimento, migliora con il riposo.

Anche Aconitum napellus rimedio dei bruschi cambiamenti di temperatura tipico il “colpo di vento freddo”, ha un’azione preminente sulle cefalee a grappolo violente e intollerabile con tempie pulsanti. Il dolore è acuto, pungente accompagnato da fotofobia, da vertigini, parestesie diffuse, con agitazione e ansia sino al panico. La testa è bruciante con sete viva. La cefalea si presenta soprattutto di notte e spesso è la conseguenza di un colpo di freddo secco.

Segue Bryonia alba rimedio tipicamente utilizzato nelle Sindromi febbrili adinamiche, trova indicazione per le cefalee frontali peggiorate dal minimo movimento (caratteristica del rimedio), persino dei bulbi oculari. Il dolore è acuto, lancinante, spesso coesiste febbre accompagnata da sete intensa e secchezza delle mucose. Il miglioramento si evidenzia con il riposo, la pressione e la sudorazione.

Gelsemium è un altro rimedio importante delle cefalee ed emicranie congestizie. Tipico utilizzo del rimedio è per la cefalea occipitale che si irradia ai muscoli del collo e alle spalle e dolore ai globi oculari ed anche per le emicranie oftalmologiche precedute da turbe visive (diplopia). Il paziente appare prostrato ed apatico, il viso congesto, paonazzo, accompagnato da sensazione di pesantezza alla testa, le estremità sono fredde. Il dolore spesso segue shock affettivi od emozionali. I sintomi peggiorano con il calore, le emozioni e le cattive notizie, migliorano con la minzione profusa e la sudorazione.

Glonoinum o Nitroglicerina o Trinitrina [C3H5(NO3)3] tipico rimedio delle cefalee congestizie dopo insolazione o da ipertensione. Caratteristica distintiva del medicinale è l’insorgenza violenta dei sintomi circolatori. Il dolore si presenta violento, pulsante accompagnato da tachicardia e palpitazioni, con sensazione di “testa che scoppia”; peggiora col calore, il rumore e i movimenti bruschi, migliora all’aria aperta. Il soggetto appare nervoso, iperteso, a volte disorientato o in stato confusionale, possono aggiungersi vertigini o perdita di conoscenza improvvise.

Kalium phosphoricum o fosfato di potassico (K2HPO4) altro rimedio molto attivo sulle patologie dolorose cefaliche, viene utilizzato con successo nelle cefalee occipitali e nucali accompagnate da senso di vertigini. Il soggetto è estremamente sensibile al rumore e al contatto (iperestesie); il dolore è intenso ed è peggiorato dal freddo, dal movimento e migliorato mangiando e dalla compagnia. È particolarmente indicato nei soggetti giovani dopo affaticamento intellettuale o eccessi sessuali..

Altro rimedio di provata efficacia è Ignatia amara o “Fava di Sant’Ignazio”, spesso prescritta negli stati di Shock affettivi, può trovare il giusto utilizzo anche nella cefalea conseguenti a traumi affettivi, lutti, paura, dispiaceri o frustrazioni. Il dolore intenso è descritto come “chiodo conficcato nella testa” nella regione parietale od occipitale. La cefalea è caratteristicamente scatenata da odori forti, migliora sensibilmente con la distrazione e il calore. Il soggetto è spesso depresso, presenta umore mutevole, sospira e piange con facilità. Infine possiamo annoverare Nux vomica rimedio cardine per la cefalea mattutina e l’emicrania accompagnata da vertigini e nausea.

Questo è il tipico “mal di testa” che compare dopo eccessi alimentari, abuso di alcolici, tabacco, caffè o mancanza di sonno. Si tratta solitamente di soggetti ipersensibili, nervosi, impazienti e collerici, iperattivi che soffrono di turbe digestive e stipsi. Il dolore è avvertito come pesantezza o come chiodo, concentrato in particolare sulla fronte e sugli occhi. I sintomi peggiorano con la luce e i rumori, con il freddo o le correnti d’aria e migliorano dopo un breve sonno e spesso con il calore.

Forme muscolo-tensive

Il rimedio tipico di questo tipo di forme è Actea racemosa o Cimicifuga recemosa che trova la sua indicazione per la cefalea occipitale irradiata agli occhi. Il dolore è rappresentato da un senso di contusione, di pesantezza alla testa, migliorata all’aria aperta. Tale tipo di cefalea è spesso legato agli spasmi muscolari derivanti da errori posturali (dorsalgie posturali), in presenza di dolore al costato o “falso angor”, oppure nelle donne con disfunzioni ipofiso-ovariche, o iperestrogenemie.

Dulcamara è un altro rimedio molto utilizzato nelle cefalee scatenate dal freddo intenso e umido (differenza con Aconitum). Il rimedio è un medicinale importante che presenta caratteri allo stesso tempo del Modello reattivo Sicotico (cronicità delle manifestazioni, sensibilità al freddo..) e del Modello reattivo Psorico (alternanza delle manifestazioni patologiche). Il dolore acuto di tipo nevralgico è accompagnato da freddolosità generale che peggiora con l’umidità, la pioggia, la nebbia e migliora decisamente con il calore.

Altro rimedio del gruppo è Staphysagria o Delphinium staphysagria utilizzato nelle cefalee con vertigini, accompagnate spesso da perdita di memoria. La sintomatologia è caratterizzate da dolori violenti alla testa, peggiorati dal contatto e migliorati camminando in cerchio. Il soggetto colpito da questo tipo di cefalea presenta una ipersensibilità psico-fisica, sensazione di spossatezza al mattino, prurito diffuso e migrate, odontalgie e iperestesie al contatto delle zone genitali. Caratterialmente i soggetti che soffrono di questo tipo di cefalee presentano collera, indignazione e dispiacere, che sfociano spesso, in repressione dei sentimenti e somatizzazione dei sintomi.


Forme periodiche

Sono le cefalee che si presentano a scadenza fissa es. giornaliere, settimanali, mensili etc. Arsenicum album è il rimedio più adatto per queste forme di cefalee che si presentano cronicamente, con carattere bruciante (tipico del medicinale); il dolore è localizzato nella zona sopraciliare ed è migliorato dalle applicazioni fredde. Il paziente si presenta ansioso, irrequieto, ipocondriaco e con idee ossessive. Iris versicolor viene preferenzialmente utilizzato nelle cefalee ed emicranie oftalmiche periodiche con annebbiamento della vista o altre alterazioni visive. Il dolore cefalgico è accompagnato da nausea e vomito acido.

Le caratteristiche del medicinale lo associano ai sintomi dell’apparato gastrico: bruciori gastrici, eruttazioni, nausea, vomito, dolori addominali e diarree. Per la periodicità settimanale dei sintomi, il rimedio è indicato in associazione a Sulfur (rimedio principale del modello reattivo Psorico), suo complementare, per la cronicità delle manifestazioni. Per la sua caratteristica di rimedio delle patologie ricorrenti, trova particolare indicazione nella “cefalea da weekend”.

Dr.ssa Loredana Tocalli
Medico Chirurgo Omeopata Agopuntore   

Bibliografia - Demarque D., Jouanny J., Poitevin B., Saint- Jean V.: Farmacologia e materia medica omeopatica, Tecniche Nuove, Milano, 1999 - Dujany R.: Materia medica omeopatica, R.Cortina , Milano, 1996
- Dujany R.: Manuale pratico di omeopatia familiare e d’urgenza, Red Edizioni, Milano, 2004
- Mandice A.: Pronto soccorso omeopatico, Urra - Apogeo, Milano, 2009 - Rigo B.: Il mal di testa. Prevenzione e cura naturale, Tecniche Nuove, Milano, 2002 - Trapani G.: Mal di testa, Red Edizioni, Milano, 2008