Olio essenziale di chiodi di garofano: proprietà e controindicazioni

L'olio essenziale di chiodi di garofano è ricavato dall'Eugenia Caryophillata, una pianta della famiglia delle Mirtacee. Conosciuto per le sue numerose proprietà, è antisettico, antivirale, analgesico e antispasmodico. Scopriamolo meglio.

>  Proprietà dell'olio essenziale di chiodi di garofano

>  Descrizione della pianta

>  Uso e consigli pratici

>  Controindicazioni dell'olio essenziale di chiodi di garofano

>  Cenni storici

Chiodi di garofano per olio essenziale

 

Proprietà e benefici dell’olio essenziale di Chiodi di Garofano

Antisettico, ad ampio spettro grazie all’elevata quantità di eugenolo che ne connota la potente azione antimicrobica. E’ utilizzato in aromaterapia per la purificazione dell’aria degli ambienti, per fumigazioni in caso di infezioni delle prime vie aeree.

Antivirale, ha effetti contro i virus dell’herpes Simplex, del morbillo e della poliomielite di tipo 1, in quanto il fitocomplesso e l’eugenolo in particolare sono in grado di bloccare la trasmissione virale.

Analgesico, usato per lenire il mal di denti in caso di carie. Meglio se diluito per non irritare le mucose, con un piccolo batuffolo di cotone imbevuto esplica un’efficace azione anestetica localizzata.

Antispasmodico della muscolatura liscia, indicato in caso di dolori addominali (meteorismo, crampi intestinali), spasmi muscolari. Diluito in un olio vettore, l’olio essenziale di chiodi di garofano, massaggiato sull’addome o sulla fascia muscolare da trattare, infonde un benefico calore antidolorifico.

Tonico, esplica un’azione stimolante attraverso il suo aroma forte, intenso e speziato. Contrasta la stanchezza mentale, la sonnolenza, la difficoltà di concentrazione. E’ corroborante, riscalda, infonde una piacevole sensazione di benessere ed energia

 

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Descrizione della pianta

I chiodi di garofano si ricavano da un albero sempreverde che può raggiungere un’altezza pari ai 15 metri. Possiede un tronco liscio e le sue foglie sono ovali disposte a coppie. I fiori sono di piccole dimensioni, dotati di peduncolo e un calice allungato il cui colore passa dal verde chiaro, al rosa, al rosso, con quattro lobi su cui si formano quattro petali bianchi.

I suoi frutti sono bacche ricche di semi. Le parti utilizzate per l’estrazione dell’olio essenziale sono i boccioli di fiori raccolti quando il loro calice diventa rosso. Anche le foglie e gli steli concorrono nell’estrazione.

 

Parte utilizzata

Fiori, foglie, steli

 

Metodo di estrazione

Distillazione ad acqua e  in corrente di vapore

 

Nota 

Nota di cuore: profumo caldo, speziato

 

Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di chiodi di garofano

Diffusione ambientale: 5 gocce di olio essenziale in un bruciatore apposito per disinfettare l’ambiente in cui si soggiorna in caso di primi virus influenzali.
Lozione per sciacqui: 3 gocce sciolte in un cucchiaino di aceto di mele da versare in un bicchiere d’acqua, per sciacqui ad azione disinfettante e cicatrizzante delle gengive.
Soluzione per massaggio: 1-2 gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio vegetale da massaggiare sulla pancia in caso di spasmi intestinali, o sulla muscolatura dolente. Esplica un piacevole calore che entra in profondità a sciogliere le tensioni.

 

Controindicazioni dell'olio di chiodi di garofano

L’alta componente di fenoli nell’olio essenziale di chiodi di garofano, può causare un effetto irritante su cute e mucose a bassi dosaggi ed epatotossicità a dosaggi più elevati. E’ sconsigliato l’uso in caso di dermatiti, infiammazioni gastriche ed intestinali. Da evitare in gravidanza e durante l’allattamento.

 

Cenni Storici

L’Eugenia Caryophyllata è originaria delle isole Molucche , nell’Oceano Indiano,  e coltivata in modo estensivo in Madagascar. Deve il suo nome, chiodi di garofano, alla forma dei boccioli una volta essiccati al sole. Prima i Portoghesi e in seguito gli Olandesi ebbero il controllo di queste isole, famose per la loro produzione di spezie, e se ne contesero il monopolio. Verso la fine del 1700 alcune piante di Eugenia vennero piantate a Zanzibar, nelle Antille e a Mauritius.

I chiodi di garofano erano un rimedio largamente diffuso in Oriente per le loro virtù digestive, toniche, antisettiche antiinfiammatorie. In Cina era uso masticarne un po’per disinfettare il cavo orale e purificare l’alito. Nel IV-V secolo arrivarono anche in Occidente, al cospetto del Papa e venne introdotto il rito della benedizione dei chiodi di garofano il 24 giugno in concomitanza del solstizio d’estate e nella giornata di San Giovanni Battista,  poi distribuiti ai fedeli in sacchettini bianchi per promuovere la salute fisica e spirituale.

 

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