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Olio di tamanù, cicatrizzante naturale e non solo

Noto sin dai tempi più antichi dai popoli della Polinesia, l'olio di tamanù diventa un alleato prezioso per tante occasioni: cicatrizzante naturale, potente antiage per la pelle, emolliente e non solo, scopriamolo!

Olio di tamanù, cicatrizzante naturale e non solo

L'olio di tamanù è un olio vegetale che deriva da un albero originario dell'Asia tropicale, noto in botanica come Calophyllum Inophyllum; ha un colore verde smeraldo e dal profumo aromatico è molto diffuso in Polinesia, dove è noto anche con il nome Atì, nell'India del sud e nello Sri Lanka.

In Europa è entrato sotto il nome di "olio domba" e veniva utilizzato per alleviare i reumatismi e la scabbia.

L'albero è considerato così prezioso da essere addirittura sacro per certi popoli, in quanto protegge dal vento, dal sole e dall'umidità e non solo.

Arriva fino ai 3 metri di altezza, le foglie sono verdi e lucide, mentre la corteccia di un bel marrone scuro. Il frutto cresce in grappoli e ha la forma di una pallina verde; il  fiore è piccolo e bianco.

Dal frutto essiccato si ottiene una mandorla che viene spremuta a freddo per ottenere il famoso olio.

Dalla produzione annuale di un albero, di circa 100 kg si estrarranno non più di 5 kg di olio, e ciò giustifica anche il costo piuttosto elevato.

Difficilmente lo si trova nei negozi, mentre è più facilmente reperibile su Internet.

Come vedremo, del tamanù non si butta via niente: si usano anche il mallo, le foglie e il legno per altri scopi.

 

Proprietà dell'olio di tamanù

Le proprietà dell'olio di tamanù sono molte: si va da quelle antibatteriche, antimirobiche e antinfiammatorie, a quelle antinevralgiche e antiossidanti.

Nella maggior parte delle isole del pacifico l'olio viene infatti utilizzato su graffi, ustioni, tagli, punture di insetti, acne e cicatrici di varia origine, psoriasi, ulcere diabetiche, pelle secca e squamosa, forfora, vesciche ed eczemi.

 

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Usi dell'olio di tamanù

Idratante e antiossidante naturale, l'olio di tamanù agisce contro l'azione negativa dei radicali liberi; è lenitivo, emolliente e curativo in caso di vari disturbi della pelle (acne, dermatiti, herpes), ferite o abrasioni, ustioni o morsi di insetti; infine cura couperose e disturbi circolatori.

Ha ottimi effetti anche nella prevenzione di rughe e smagliature, poiché dona elasticità e nutre profondamente il derma. Si può usare anche come olio da massaggio.

Inoltre, è utile in casi di sciatica, dolori muscolari e reumatismi, quindi come antinfiammatorio.

Il suo aroma è molto simile a quello dell'olio di oliva, e può essere usato puro o unito ad altri oli o burri vegetali, come l'olio di girasole, e applicato mattina e sera massaggiando l'area da trattare.

Siccome è un olio particolarmente acido, per le pelli più delicate è soprattutto consigliata la diluzione.

 

L'olio di tamanù in altri impieghi

Il suo legno veniva utilizzato per la fabbricazione degli idoli polinesiani chiamati "tiki". In Indonesia se ne usano anche le foglie: immerse in acqua e lasciate macerare per un po', vengono poi utilizzate per curare infiammazioni agli occhi.

In altri casi, le foglie vengono bollite e la soluzione ottenuta è utilizzata per il lavaggio di eruzioni cutanee.

In Papua Nuova Guinea, il mallo del Tamanù viene lasciato sul fuoco fino a quando non si ammorbidisce e poi applicato su ulcere della pelle, lesioni, tagli e brufoli.

Recentemente, gli esteri metilici degli acidi grassi dell’olio di tamanù si sono utilizzati anche nell’industria dei carburanti biodiesel.

 

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Immagine | Calophyllum-inophyllum06