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Concetto di fitocomplesso e alimenti sbilanciati

Tutto nell'universo è questione di equilibrio. Il microcosmo rappresentato dal corpo umano non fa eccezione, esso è una meraviglioso fitocomplesso e come tale dovrebbe nutrirsi di fitocomplessi. Ma cosa significa esattamente questo concetto?

Concetto di fitocomplesso e alimenti sbilanciati

L’eccessiva sofisticazione alimentare è una delle cause di un sempre più continuo ricorso a integratori, diete e dietologi.
Grazie alla scienza abbiamo nel tempo scoperto i singoli elementi che compongono la nostra alimentazione e ciò di cui il corpo ha bisogno, una loro lista approssimativa potrebbe essere composta da carboidrati (zuccheri), lipidi (grassi), proteine, vitamine, acqua, sali minerali, metaboliti secondari.

Ma nell’andare a fondo nello studio dei singoli elementi ci siamo dimenticati di un principio universale: quando scindi la luce bianca nei colori dell’iride, dopo non sarà sufficiente rimescolarli assieme per ottenere nuovamente il bianco.

Il concetto sinergico di fitocomplesso naturale è particolarmente importante, perché l’interazione organica di precise combinazioni di tutti questi elementi, ci dà benefici assai maggioridella loro semplice somma.

Il nostro stesso corpo è composto da questi elementi ma non sarà sufficiente shakerarli assieme per ottenere un essere umano.

 

Cosa comporta un'alimentazione sbilanciata

Infatti molte proprietà farmacologiche degli alimenti naturali (specie nelle erbe e nella frutta) derivano dall’intero fitocomplesso di elementi che essi rappresentano, e tali proprietà spariscono quando l’alimento viene sofisticato, lavorato, alterato.

Il corpo dell’essere umano ha una precisa composizione chimica: circa il 70% di acqua, circa il 15% di proteine, circa il 12% di zuccheri, attorno al 4% di oligoelementi, mentre il resto si divide in tracce di glucidi e vitamine.

Se ne deduce che il nostro cibo ideale dovrebbe naturalmente essere composto dalle stesse proporzioni. Cosa accade quando non lo è? Una corretta digestione ed assimilazione degli alimenti richiede precisi processi chimici che riproducano le percentuali sopra citate, pertanto quando eccediamo in proteine, per fare un esempio, il corpo avrà bisogno di tutti gli altri elementi in aggiunta al fine di ristabilire le corrette proporzioni.

E da dove prende questi elementi quando questi non sono ingeriti? Dalle proprie riserve, ed è per questo che alcuni cibi ci denutrono invece di nutrirci. Ma anche quando riusciamo ad ingerire le corrette proporzioni usando vari alimenti, come detto, ciò non è sufficiente a creare il segreto sinergico di un fitocomplesso naturale con i suoi principi attivi unici e irripetibili.

Cibi privi di liquidi, come pane o biscotti, depredano le nostre cellule di acqua organica, mentre cibi troppo ricchi di acqua slavano via elementi utili per le nostre riserve durante l’urinazione. Diamo un’occhiata più da vicino agli alimenti piu’ lontani dal concetto di fitocomplesso.

 

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Lipidi

> OlioGli oli sono la fonte di grassi più consumata al mondo e come alimento rappresentano una fonte di lipidi corrispondente al 100%.

Purtroppo oggigiorno c’è un abuso di oli, di varia natura, mentre proprio in quanto alimento sbilanciato, sebbene molto sano, un uso parsimonioso sarebbe da raccomandare, ricordando che tutti gli alimenti non elaborati e che rispettano il fitocomplesso, contengono già al loro interno vari tipi di olio.

> Burro: Come per l’olio, il burro è una fonte 100% di grassi di origine animale, estratti dal latte. Generalmente viene consumato in territori freddi, dove un aumento della massa grassa del corpo è più che utile a mantenere il calore corporeo e quindi le funzioni vitali.

Tuttavia anche in questo caso è bene usarlo in dosi minime e sempre integrandolo con cibi ricchi di proteine e carboidrati. Identica cosa vale per gli altri grassi animali, come lo strutto.

 

Proteine

> Seitan: Una delle fonti 100% di proteine è senza dubbio il seitan, composto quasi totalmente da glutine. In natura non esistono alimenti 100% proteine, neanche la carne stessa che, come abbiamo visto per quella umana, è composta per circa il 70% circa di acqua.

Per questo il seitan non è affatto un sostituto ideale della carne. Per assimilare le proteine sono necessarie alcune vitamine, specie quelle del gruppo B, quindi consumare seitan vuol dire dare fondo alle nostre scorte di vitamine B e rischiare carenze.

> Tofu: Il tofu è più o meno una versione fatta di legumi del seitan. Almeno questo è quello che si sente dire, ma il tofu non è un alimento 100% proteine. In realtà si aggira attorno al 20-25% e contine in realtà grandi quantità di calcio e ferro.

 

Glucidi

> Dolcificanti: Tutti i dolcificanti naturali, dallo zucchero di canna a quello di barbabietola, fino al fruttosio passando dal miele eccetera, sono 100%. In realtà il miele è circa 80% zuccheri essendo composto per circa 20% di acqua.

Tali fonti concentrate di zuccheri sono innaturali quando assunte in grandi proporzioni come nello stile di vita odierno, specialmente quando all’energia provvede già la grande quantità di carboidati (pane, pasta, eccetera).

 

Sali minerali e vitamine

> Integratori: Il ricorso sempre più frequente agli integratori, specie senza controllo di esperti non è affatto un gioco. Il corpo umano è una macchina biochimica basata su precisi equilibri e ingerire sali e vitamine solo per sentito dire, senza avere uno screening preciso del nostro stato di salute, può essere rischioso o, nel migliore dei casi, creare deficenze e quindi necessità.

Invertendo il processo descritto prima per l’eccessivo consumo di proteine, assumendo troppe vitamine del gruppo B, il corpo sentirà bisogno di proteine in quantità maggiore, sbilanciando le proprie abitudini.

 

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