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I benefici del meditare... camminando

"Ogni passo farà nascere una brezza che ci ristora nel corpo e nella mente. Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi", con questa poetica premessa, vi invitiamo a scoprire una particolare tecnica meditativa che potete fare vostra anche da domani!

I benefici del meditare... camminando

È davvero raro nascere meditatori: perfino sui grandi saggi del passato, i guru più famosi, i mistici più ferventi si tramandano aneddoti riguardanti le prime deludenti esperienze contemplative, i dubbi esistenziali, le delusioni incontrate lungo la strada. Sono anche moltissime le storie sapienziali di tutte le religioni che riguardano la dura vita della ricerca spirituale, i passi falsi degli allievi inesperti, i profondi insegnamenti dei maestri più illuminati.

Questa letteratura ci dimostra come la via della meditazione (sia essa considerata come via religiosa, disciplina di vita o esercizio di concentrazione) è un cammino in salita, costellato di difficoltà. Tale discorso, valido in tutte le epoche e per la stragrande maggioranza delle persone, acquista ancora maggiore fondamento ai nostri giorni, un’epoca durante la quale l’uomo è strappato dal suo centro e l’opportunità di coltivare il proprio giardino interiore è considerata di poco valore, se non totalmente inutile.

D’altro canto, noi tutti siamo esposti a stimoli potentissimi che, solo poche decine di anni fa, erano inimmaginabili: ritmi frenetici, sollecitazioni continue, stress cronico caratterizzano lo stile di vita contemporaneo.

Come può esso conciliarsi la vita moderna con una pratica severa come quella della meditazione?

La meditazione camminata può essere una soluzione.

 

Passo dopo passo... sboccia la meditazione

La problematica esposta nel paragrafo precedente è tutt’altro che oziosa e ha indotto alla riflessione molti filosofi contemporanei. Molti di essi sono giunti alla conclusione che se l’uomo e il suo stile di vita sono cambiati nel tempo, allora diviene necessaria una nuova ricerca che approdi a tecniche inedite, più confacenti alla realtà sociale attuale.

La meditazione si va così arricchendo di una componente nuova, apparentemente bizzarra: il movimento. Trascorrere ore a terra, fermi, immobili, in posizione seduta può far sentire l’aspirante meditatore incatenato alla pratica. L’immobilità, lungi dal facilitare la concentrazione, può portare all’esplodere delle confusioni e del chiacchiericcio interiore.

Ebbene, il movimento subentra quale elemento pacificatore, strumento al servizio del silenzio. L’idea non è poi bislacca come possa apparire a prima vista: senza scomodare le danze meditative o rituali di moltissime culture, i più famigliari dervisci rotanti si avvalgono del supporto corporeo per trascenderlo e facilitare il contatto con il Divino.

Religione a parte, anche la semplice pratica laica può avvalersi di queste modalità in chiave più moderna: Osho, ad esempio, ideò le sue meditazioni dinamiche che soddisfano anche i praticanti più scalmanati!

Un’altra proposta molto interessante arriva del monaco Thich Nhat Hanh che, se vogliamo, percorre una strada più tradizionale: la meditazione camminata, che, infondo, riprende un’abitudine dello stesso Buddha che invitava al camminare consapevolmente, in piena presenza mentale.

Le tecniche possibili riguardanti questo tipo di meditazione sono moltissime e le troverete facilmente sul web: tracce audio oppure descrizioni scritte, potete scegliere quella che meglio si adatta al vostro percorso e alla vostra sensibilità.

Di seguito riportiamo solamente l’indicazione generale, che tutte le abbraccia e tutte le accoglie per farvi capire in poche parole il senso di questa pratica: “Meditazione camminata significa gustare la camminata, camminare non per arrivare, ma semplicemente per camminare. Lo scopo è radicarsi nel presente e, consapevoli di respirare e di camminare, gustare ogni passo. Perciò dobbiamo scrollarci di dosso ansie e preoccupazioni, non pensare al futuro, non pensare al passato, ma solo gustare l’attimo presente” (Tich Nhat Hanh).

 

Una tecnica di meditazione da provare anche per andare a lavoro...

La meditazione camminata può essere un’ottima soluzione per coloro che vogliono introdurre la meditazione nella loro vita ma temono che possa costituire una pratica eccessivamente dura.

Può essere praticata da soli, in (silenziosa) compagnia, in un bosco o nel tragitto che vi porta a casa o al lavoro; una volta appresa una semplice tecnica, vi accompagnerà quotidianamente impreziosendo dei percorsi abituali che diventeranno nuovi e inaspettati momenti di rigenerante meditazione.

 

Breathwalking, camminare respirando

 

Per approfondire:
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