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Cosa sono i mala

La tradizione orientale dei Mala li vuole uno strumento di consapevolezza e pace interiore benefico per lo spirito; rosari nella tradizione cristiana, i mala si usano anche durante la pratica yogica. Vediamo bene cosa sono.

Cosa sono i mala

Mala, una collana per pregare

"Mala" è una parola femminile che arriva dall'antica lingua sanscrita e significa "corona, ghirlanda"; i primi mala vennero costruiti in India più di 3000 anni fa. 

Di fatto un mala è una collana composta da una serie di perline di legno, semi o grani che costituiscono un rosario, ovvero uno strumento di preghiera tipico delle religioni buddhista e induista.

Anche il cristianesimo ha il suo mala, la cui origine si dice venga proprio da oriente; così come il mala viene usato nella pratica yogica. 

 

Mala per lo spirito

Le ripetizioni delle preghiere a voce bassa, cantata o ripetuta internamente fa uso del mala per tenere il conteggio delle preghiere, durante rituali pubblici o raccoglimenti solitari e si chiama in genere Japa Mala. Ogni grano corrisponde a un mantra o ad una preghiera e viene fatto passare consapevolmente "sgranandolo" tra le dita della mano.

Lungi dall'essere un mero vezzo modaiolo, questa misteriosa e magica collana è indossata con ammirazione e rispetto da chi intraprende un percorso di ricerca spirituale, yogi, guru, seguaci o semplici praticanti di meditazione

 

Come sono fatti i Mala 

Generalmente un mala è composto da 108 - ma possono essere anche 54, 27 o 9 - semi, pietre, gemme, palline di legno o diversi altri materiali a seconda della tradizione.

Sono annodati insieme su un filo di seta e vi è anche una perla più grande, chiamata "Pietra del Guru". Il ciuffo di seta è il Loto dai Mille Petali. 

Per l'induismo, sono i semi di Rudraksha dell'albero Elaeocarpus - albero germogliato dalle lacrime del dio Shiva - che compongono i mala.

Questi semi sono in grado di donare pace, equlibrio e aiutano nel proprio percorso spirituale. Ogni mala infatti bilancia le energie e porta con sè un insieme di effetti spirituali specifici.

 

 

Come si usano i Mala

Per recitare mantra o preghiere, si procecede in questo modo: 

> Si prende in mano il mala, indifferentemente con la destra o la sinistra;

> si comincia dalla perla più vicina verso quella più grande e mano a mano che si fa scorrere e si "sgrana" il Mala, si recita una preghiera o mantra per ogni pallina toccata. Tecnicamente, il Mala si appoggia ad una delle dita, l'indice per esempio, mentre con il pollice si fanno scorrere i grani;

> non si sorpassa mai la "Pietra del Guru", quella grande: una volta giunti lì, si inverte la direzione, facendo in modo che l’ultima perla sgranata diventi la prima del nuovo ciclo

> nella scelta delle dita e della mano da usare, si tiene conto dei meridiani che corrono in quell'area, della parte diversa del cervello che si attiva e delle energie maschili e femminili o dei pianeti che vi corrispondono

 

Curiosità

Se in India vi regalano un Mala ricordatevi che viene offerto agli ospiti in segno di omaggio, protezione e benvenuto. Potete tenere sempre un Mala arrotolato al braccio o appeso nella camera dove praticate yoga per infondere belle energie. 

 

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