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Ripensare la medicina, pratiche complementari e non convenzionali

Integrazione, unione, fusione? Possibile pensare e ri-pensare una medicina arricchita, potenziata, sensibilizzata, al di là di schemi ma sempre tenendo il livello di professionalità alto?

Ripensare la medicina, pratiche complementari e non convenzionali

Una medicina, tante medicine

Se lavoro sul corpo attraverso tecniche energetiche, che ruolo assumerà la fisioterapia tout court? Se l'approccio al corpo è solo meccanico, il disturbo tenderà a ricomparire? Al corpo si può insegnare come guarire? E, se questo è vero, che fine fanno o che ruolo hanno gli specialisti di settori in cui per decenni si è ricercato il disturbo e non la zona di salute che c'è in ogni essere umano?

Sono tutte domande aperte, che richiederebbero un confronto costante tra ricercatori e clinici, terapeuti ed esperti nei vari settori delle discipline naturali e del benessere.

A livello europeo ci stiamo arrivando. Se non altro, si sente la necessità di vedere il paziente, ascoltarlo nella sua globalità come insegnano le medicine e pratiche dette complementari o non convenzionali. Soprattutto in ambito oncologico, l'approccio integrato sembra davvero il futuro.

A livello generale si sente forte la necessità di ripensare la cura, in senso esteso, anche rivalutando la medicina olistica, le terapie naturali e quelle che derivano da tradizioni millenarie, come nel caso della medicina ayurvedica o la medicina tradizionale cinese.

 

La pulizia interna, la malattia, l'igiene

In realtà, visioni illuminate sulla malattia le troviamo anche guardando indietro. E nemmeno troppo indietro. In questi campi si torna sempre a una nostalgia classica, si ricerca Paracelso, si sbircia tra i presocratici. Non c'è bisogno di negare l'avanzamento della medicina ufficiale ed entusiasmarsi fino all'eccesso facendo trionfare solamente pratiche non convenzionali. La chirurgia ha fatto passi da gigante, ma questo aspetto invasivo ha al suo nucleo tutta una serie di precetti che varrebbe la pena rifare nostri.

Basta pensare a Florence Nightingale e ricordare qualche assunto di questa grande infermiera e scrittrice britannica: Le malattie non sono individui organizzati in classi e categorie, come gatti e cani, ma condizioni che si sviluppano una dall’altra.
Non è forse il vivere continuamente in modo sbagliato che ci porta alla rottura degli equilibri? Non sono forse fattori come la pulizia e la sporcizia interne ed esterne che determinano lo stare bene o lo stare male delle persone?

Valdo Vaccaro descrive benissimo questa illuminata figura: Disse delle cose indimenticabili sulle infezioni e sulle malattie, e le sue posizioni erano avanzate e moderne al punto tale che persino la medicina sofisticata e post-tecnologica di oggigiorno ha molto da imparare da lei.

Reintegrare queste visioni, unirle alle acquisizioni odierne, cercare e non smettere mai di cercare. Questo nel movimento quanto nell'alimentazione quanto nelle terapie manuali.

 

L'ECIM e l'assistenza globale al paziente

L'ECIM, Congresso Europeo di Medicina Integrata, è alla sua 5° edizione e si terrà a Firenze dal 21 al 22 settembre 2012 e sarà inaugurato il 20 settembre con una cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

Ci interessa molto perché verranno trattati temi realtivi all'oncologia integrata, al dolore cronico, alle psicopatologie, alla pediatria, al trattamento di forme allergiche e altri argomenti che vengono quotidianamente trattati anche a livello di medicina complementare con ottimi risultati.

Sarà dato spazio anche all'agro-omeopatia, all'agricoltura biodinamica e all'alimentazione, settori da non sottovalutare, se si assume che ciò che introduciamo ha una buona percentuale di effetto sul funzionamento dell'intero sistema. Verranno esaminati anche i criteri europei per la produzione dei farmaci omeopatici e fitoterapici e l'applicazione in Italia.

 

L’evento è  promosso dalla Regione Toscana - Rete Toscana di Medicina Integrata, Università degli studi di Firenze e Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Firenze, insieme all’Università Charité di Berlino, in collaborazione con le altre Università toscane e l’Agenzia regionale di Sanità, con il patrocinio di numerosi enti e istituzioni nazionali e  internazionali.

Attendiamo questo appuntamento internazionale per capire a che punto è l'integrazione e fare luce su zone d'ombra. Pronti a quel tipo di ribaltamento per cui magari ciò che è finora rimasto in zona buia si rivela foriero di luce e cura quando l'equilibrio viene meno.

 

Immagine | Wikipedia