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Riflessologia: la mappa dell'anima e del corpo

La funzione della riflessologia, le modalità ed i benefici a livello psichico e fisico

Riflessologia: la mappa dell'anima e del corpo

La riflessologia ha origini antichissime. Si trovano tracce di questa tecnica di massaggio già cinquemila anni fa, in India e in Cina. Anche in alcune rappresentazioni pittoriche egizie (pittogrammi), possiamo osservare uomini intenti a massaggiare le estremità, mani e piedi. Giunge in occidente solo agli inizi del novecento, grazie alle scoperte del medico americano W. Fitzgerald.

Mediante la stimolazione di alcuni punti del piede, della mano (ed anche dell’orecchio!) si attiva nel corpo un “riflesso”: l’energia vitale scorre all’interno di invisibili canali, e giunge nell’organo anatomico o plesso corrispondente.

Nella riflessologia plantare e palmare i piedi e le mani sono vere e proprie mappe del nostro corpo. Massaggiando con delle digitopressioni dei punti specifici vengono stimolate le “endorfine”. Sostanze analgesiche ed euforizzanti prodotte naturalmente dal nostro organismo. Questo conduce ad un processo di “omeostasi”, ossia la sensazione di benessere fisico e psichico.

Quando si lavora sul corpo si coglie la sua unione e indivisibilità con la parte emotiva. Ogni organo, apparato, racchiude in sé, oltre ad aspetti puramente di funzionalità fisica, anche aspetti emozionali, eventuali “blocchi”, ricordi, sensazioni spiacevoli, ecc. Anche mediante ciò noi contribuiamo alla creazione di un malessere fisico.

La “precipitazione” della malattia sul corpo fisico avviene anche alimentando stati d’animo ed emozioni per così dire “negative”. L’energia di per sé, non ha una valenza positiva o negativa. Ha solo bisogno di “scorrere” liberamente, dentro di noi.

Prendiamo come esempio il fegato. La sua emozione corrispondente, secondo la medicina tradizionale cinese, è la rabbia. Se tale reazione emotiva è stata fortemente presente nella vita di una persona, oppure repressa a lungo, con molta probabilità tale organo verrà colpito da uno squilibrio. Andando a stimolare con la riflessologia i centri vitali del corpo , possiamo quindi “sciogliere” quei blocchi emozionali registrati nella memoria corporea.

L’energia libera di fluire all’interno, attuerà un processo di “autoguarigione”, ovviamente se supportata dalla volontà cosciente dell’individuo. La riflessologia ha quindi l’intento di riequilibrare e armonizzare tutti i nostri “corpi”: la parte fisica insieme a quella emotiva e spirituale della nostra natura.