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Massaggio ayurvedico: quali oli usare

Scopriamo perché nel massaggio ayurvedico si usano differenti oli e a quali conviene ricorrere quando vi è la possibilità di farlo in senso terapeutico ed estetico insieme, dal momento che le due cose sono unite. Cosa richiede la nostra pelle e come accontentarla?

Massaggio ayurvedico: quali oli usare

Se vi è già capitato di prendere contatto con un operatore di massaggio ayurvedico vi sarà forse successo di sentirvi osservati. In realtà, quello che l'operatore sta facendo è studiare la pelle, le gengive, i denti, i capelli, la modalità in cui argomentate un discorso e lo portate fino in fondo, la capacità di ascoltare.

Tutte queste caratteristiche non vengono osservate per trarne un giudizio finale, si tratta di una visione complessiva che va sviluppata per poter agire nel migliore dei modi.

La scelta dell'olio è di solito frutto di una ponderata riflessione da parte dell'operatrice od operatore che può aver già contemplato tutti i benefici che se ne possono trarre. Vediamo insieme su cosa si basa la scelta e quali sono i benefici dei principali oli usati.  

 

L'uso dell'olio nel massaggio ayurvedico 

L'uso dell'olio nel trattamento ayurvedico ha origini antichissime e va a toccare uno dei punti fondamentali della visione ayurvedica che sintetizzato potrebbe risuonare in questo modo: siamo vivi e in quanto esseri umani vivi e dotati di funzioni motorie possiamo essere nutriti in profondità e lubrificati, specie per quanto riguarda le articolazioni, attraverso l'olio.

Questo come fondamento di base da cui poi parte tutto un ragionamento relativo alla scelta dell'olio, dal momento che ognuno di noi ha caratteristiche differenti. 

Per comprendere il criterio della scelta occorre tornare brevemente sui tre dosha, ovvero sulle caratteristiche costituzionali fondamentali in ayurveda

  • Il Dosha Vata (etere e aria) corrisponde a quel che nel corpo è movimento (processi respiratori, cardiaci e gastrointestinali) e le persone con caratteristiche predominanti avranno determinate note fisiche, come le ossa lunghe, una certa magrezza, leggerezza e insieme capacità di astrarre mentalmente, spaziare, andare appunto in aria, prendere le caratteristiche di questo elemento. 
  • Il Dosha Pitta (fuoco e acqua) controlla il metabolismo, il sistema ormonale ed enzimatico. Il tipo in cui Pitta è predominante sarà caratterizzato da coraggio, impulsività, forza di volontà, i suoi denti saranno bianchi, il corpo mediamente robusto, gli occhi magnetici. 
  • Il Dosha Kapha (terra e acqua) ha a che fare con assimilazione, solidità e immunità del corpo. Un Kapha è solido, massiccio, ha ossa robuste e generosità innata.

Sia ben chiaro, nessuno di noi corrisponde esclusivamente a una di queste caratteristiche. Siamo sempre l'unione di più tipi psicologici e fisici, almeno due, per non parlare dei tridosha, molto sfaccettati e complessi da riequilibrare.

 

Un olio per ogni dosha

 

Quali oli usare nel massaggio ayurvedico 

La scelta dell'olio da parte dell'operatore è molto importante e va a influire tanto sulla resa del massaggio. Menzionate brevemente solo alcune delle lunghe caratteristiche costituzionali c'è da ricordare che gli oli che si usano principalmente nel massagio sono: olio di mandorla, olio di sesamo, olio di cocco e tutto il vasto elenco degli oli erbolizzati detti Tailam, la cui componente di base è l'olio di sesamo, arricchito con erbe medicate scelte in base al tipo di costituzione e del particolare tipo di massaggio o trattamento praticato sul ricevente. 

  • Un olio di cocco o un olio al sandalo sono perfetti per un impavido tipo prevalentemente Pitta che ha bisogno di essere rinfrescato e calmato e va bene anche l'olio di riso.
  • Invece un olio alla mandorla, delicato, sarà quanto di più indicato per un Vata, come anche l'olio di germe di grano.
  • Per un tipo kapha ci vuole qualcosa che riscaldi e promuova la circolazione sanguigna: per questo l'olio di jojoba è molto indicato. L'olio di sesamo va bene in genere per tutte le categorie.

Ci sono poi oli specifici per determinati trattamenti. Ad esempio per il trattamento alla testa (siro dara) si usa dhara tailam. 

 

Olio di canapa nell'ayurveda: benefici e uso

 

Per approfondire:
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