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Pranoterapia e Blocchi Psicosomatici

Una descrizione di come la pranoterapia possa intervenire per ridurre e rimuovere possibili blocchi di origine psicosomatica

Pranoterapia e Blocchi Psicosomatici

 

Pranoterapia e Blocchi Psicosomatici

“Non bisogna cercar di guarire il corpo senza cercare di guarire l’anima”

Platone

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il corpo umano, oltre che da organi, ossa e visceri è composto anche di vibrazioni, frequenze e onde di energia. Sappiamo che se un organismo è sano, esso vibra ad una giusta frequenza ed è ben accordato con sé stesso e con il mondo esterno come uno strumento musicale. La pranoterapia non si indirizza solo alla malattia, ma alla persona nella sua totalità di essere umano. Esiste una corrispondenza precisa tra corpo, mente e spirito come anche tra energia, emozione e salute

La maggioranza delle patologie ha la sua origine nei conflitti emozionali, dai quali derivano le cosiddette malattie psicosomatiche.

 

I conflitti emozionali si formano prima nel corpo energetico: sono blocchi di energia accumulata in determinati, specifici punti che impediscono il libero scorrere della corrente nervosa e finiscono per somatizzarsi in zone specifiche a seconda del tipo di conflitto che le ha generate. L’energia fluisce attraverso i tessuti, il sangue, gli organi, i chakra, se vi è malattia, avremo un blocco o più blocchi.

Tali blocchi hanno una particolare forza di coesione che unisce l’energia che li costituisce, a tale forza di coesione corrisponde una frequenza di coesione, definiamola, una nota chiave, il pranoterapeuta, intervenendo con la sua energia, riuscirà a rompere il blocco.

 

Vi sarà inoltre, grazie allo scioglimento di blocchi, una maggiore e diffusa energizzazione corporea che porterà a sua volta a rinforzare le energie di auto guarigione. La patologia serve ad inquadrare il paziente come una entità in disarmonia con se stessa. In questa visuale, il disturbo è solo la conseguenza finale di un problema irrisolto ed è su quest'ultimo che il pranoterapeuta deve focalizzare la sua attenzione.

 

L'azione terapeutica è dunque un sostegno, un riequilibrio e una riattivazione delle forze rigeneratrici della persona stessa, di quella “Vis medicatrix naturae propria di ogni essere vivente.

La pranoterapia, quindi, può essere di aiuto a risolvere molti disturbi in modo “olistico” o essere di sostegno ad altre cure, sia naturopatiche che allopatiche. La pranoterapia non è miracolosa. 

“La pranoterapia non è un'alternativa alla medicina tradizionale e, quindi, non comporta assolutamente la sospensione di cure

farmacologiche o trattamenti medici, ma anzi collabora in maniera

fattiva ed in sintonia con il medico.”

 

©2011 Guido Parente. SIAE 2011.

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Per approfondire:
>  Benefici, tecniche e controindicazioni della pranoterapia
>  Chi è e cosa fa il pranoterapeuta?