Articolo

L’ipnosi e la cura delle malattie

Non per forza per stare meglio o alleviare dolori e malattie bisogna sempre inghiottire qualcosa: avete mai pensato all'ipnosi come possibilità di cura? Ecco qualche suggerimento

L’ipnosi e la cura delle malattie

Quali disturbi può attenuare o curare l’ipnosi?

Il campo di azione della pratica ipnotica è molto vasto, così come la sua applicazione è molto antica e si va perdendo nelle pratiche dei riti più remoti della Terra. L'ipnosi può curare disturbi che vanno da malattie psicosomatiche, allergie, a sintomi propriamente fisiologici, fino alla possibilità di attenuare sofferenze fisiche o il dolore. Secondo quanto riportato nello scritto di Léon Chertok, psichiatra e psicanalista francese di origine bielorussa, “L'ipnosi. Teoria, pratica, tecnica”, l’ipnosi è uno strumento valido applicabile a diversi disturbi. C'è quindi un legame tra ipnosi e malattia.

Le donne in particolare possono trarre beneficio per i disturbi mestruali, in fase di menopausa o per sintomi più persistenti come il vaginismo, noto anche come quella paura che frena l’amore. Nel momento del parto la pratica ipnotica può risultare ugualmente efficace. Storicamente, in ostetricia, l’ipnosi ha avuto una parte importante, anzitutto apportando benefici contro le dolorose doglie del parto e persino agendo sul ritmo delle contrazioni uterine. Già da più di un secolo è infatti noto quanto il metodo ipnosuggestivo possa influenzare la fisiologia della gravidanza e del parto. 

L’ipnosi può avere applicazioni effettive anche nel campo della stomatologia. Può essere una valida alternativa all’anestesia del dentista per interventi dolorosi e per frenare i classici conati di vomito. In pediatria è sempre più studiata, per aiutare i bambini in disturbi come l’onicofagia, ovvero il mangiarsi le unghie, i difetti dei linguaggio, la suzione dei pollice. Non va dimenticato che sedute ipnotiche sono altresì efficaci nel curare dipendenze quali alcolismo o dipendenza da droghe e da fumo. Ugualmente efficace può essere per i disturbi alimentari, spesso si è sentito parlare di ipnosi per dimagrire o per regolare l'assunzione del cibo. In psichiatria viene costantemente sperimentata contro la depressione.

Anche le malattie della pelle e le eruzioni cutanee, molto spesso simbolo di disagi più profondi, possono trarre grande beneficio dall’ipnosi.  In passato, le malattie della pelle sono state trattate spesso con applicazioni ipnoterapiche. In questo caso entrano in gioco molti fattori emozionali. Sempre secondo studi riportati dal professore Chertok, l’influsso della suggestione su verruche e tumori benigni di origine virale è notevole. Più semplicemente, si può provare ad affidarsi a sedute di ipnosi per alleviare persistenti herpes labiali, ustioni, eczemi; l'ipnosi contro la psoriasi, l'orticaria, l'alopecia o le neurodermiti o dermatiti atopiche.

 

LEGGI ANCHE IPNOSI E INSONNIA

 

Come agisce la pratica ipnotica?

Secondo quanto riportato nel testo di Chertok, è scientificamente provato che durante la fase ipnotica, una seria di parametri fisiologici vengano influenzati positivamente da questo tipo di trattamento. In particolare per quanto riguarda la cura di patologie cutanee e del derma. In questi casi sono dei mediatori chimici presenti nell’organismo a determinare il sorgere degli arrossamenti, con relativi fastidi e pruriti. Grazie all’ipnosi è possibile ridurre il livello di secrezione di queste sostanze nel sangue. In sostanza, la pratica ipnotica agisce attenuando l’attività delle cellule che scatenano la reazione allergia, facendo diminuire la secrezione dei mediatori chimici.

Ne consegue che le sintomatologie e le manifestazioni cutanee ne risultino attenuate e mitigate. L’ipnosi è utile anche in casi in cui si vogliano eliminare fobie irrazionali (aracnofobia, paura dei cani, o altro) o in generale per vivere meglio all’interno della società, attenuando comportamenti ansiogeni o reazioni che possono inibire od ostacolare la volontà di comunicazione.

Immagine | Stevenritzer