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Spirulina e tiroide: come assumerla in sicurezza

Anche se non è stato ancora dimostrato clinicamente l’aiuto nel combattere l'ipotiroidismo, la gamma di sostanze nutritive nell'alga spirulina ne fa un'aggiunta benefica per una dieta di supporto alla salute della tiroide.

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©Elena Schweitzer / 123rf.com

La spirulina è un'alga azzurra unicellulare di colore verde, che viene utilizzata largamente come integratore naturale. Essendo un organismo fotosintetico di acqua dolce, non contiene iodio e non interferisce con la tiroide, né in positivo, né in negativo.   

 

Il termine spirulina indica due specie di cianobatteri, Arthrospira platensis e Arthrospira maxima ed è prodotta in bacini chiusi, mossi con mulini ad acqua, negli Stati Uniti, in Messico, Perù e Cile, in Grecia e in diversi paesi dell’Estremo Oriente. 

 

Si tratta di un alimento vegetale tra i più completi e bilanciati esistenti in natura, già definita dall’ONU come miglior fonte alternativa alimentare del futuro. Inoltre, nel contesto del biorisanamento, la spirulina è considerata un candidato per la rimozione di sostanze tossiche, come i metalli pesanti.

 

 

Spirulina, cosa contiene

Rispetto a carne, pesce e formaggi che contengono il 20% di proteine, legumi e uova che ne contengono il 13%, la spirulina vanta il 70% di proteine, già trasformate in aminoacido. 

 

La spirulina ha alti valori nutrizionali grazie al suo contenuto in aminoacidi essenziali, minerali, acidi grassi essenziali, vitamine e antiossidanti liposolubili (vitamina E e carotenoidi). 100 g di spirulina essiccata forniscono circa 325 kcal. 

 

I carboidrati sono 26 g con almeno 4 g di fibre. I grassi sono 8 g, con un buon apporto di omega 3 e omega 6, mentre tra i grassi saturi abbonda il palmitico, intorno ai 2 g.  Importante il contenuto di vitamine, in particolare vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, vitamina A, E, K, folati e vitamina C. La vitamina B12 è presente in tracce mentre abbondano composti analoghi alla B12 che sono tuttavia privi di ogni attività nell’uomo. 

 

Tra i minerali che abbondano in questo cianobatterio ricordiamo: rame, manganese, ferro, magnesio, potassio, zinco e selenio. Elevato è anche il contenuto di sodio, superiore al grammo, che ne impone un consumo attento in certe diete. 

 

Le proteine sono addirittura 64 g e gran parte di queste appartengono al gruppo delle ficobiliproteine, i componenti cellulari che catturano l’energia luminosa necessaria per i processi di fotosintesi: tra queste la più importante è la ficocianina che può arrivare a rappresentare il 20% del peso secco dell’alga. 

 

Sono presenti anche lipoproteine associate alla parete batterica e vari altri polipeptidi. Queste proteine hanno un buon valore biologico ma contenuti non molto elevati di alcuni aminoacidi essenziali come metionina, cisteina e lisina.

 

I benefici dell'alga spirulina

I risultati di molte sperimentazioni animali, hanno accertato come la spirulina presenti proprietà ipolipidemiche, ipoglicemizzanti e antipertensivi andando inoltre ad aumentare l’attività lipoproteica della lipasi e la secrezione pancreatica dell’insulina. 

 

Tutti questi effetti potrebbero essere considerati utili nella prevenzione della sindrome metabolica, associata a infiammazione subclinica di basso grado, stress ossidativo e disbiosi intestinale. 

 

A tal proposito è stato suggerito che il microbiota intestinale potrebbe essere un bersaglio per i nutraceutici, come la spirulina le cui attività di modulazione microbica potrebbero prevenire la disbiosi, andando a ripopolare le specie batteriche. 

 

La spirulina sembra possedere anche un certo effetto sul controllo dell’appetito: quando viene assunta prima dei pasti, accelera la comparsa del senso di sazietà (probabilmente grazie all’abbondanza di nutrienti, in particolare di proteine). Va a ridurre i picchi di trigliceridi dopo un pasto ricco di grassi, aumentando la quantità di colesterolo eliminato con le feci, riducendo il colesterolo LDL e aumentando quello HDL, probabilmente andando a stimolare una migliore funzionalità epatica. 

 

L’assunzione della spirulina come alimento è consigliata giornalmente per chi ha una dieta povera di proteine, ai vegani e vegetariani, agli anemici, agli sportivi e chi vuole perdere peso. Per chi ha una dieta povera di proteine, come i vegetariani ed i vegani, se ne consiglia un massimo di 5 g al giorno.

 

 

Spirulina e tiroide

Dato il suo profilo nutrizionale molto ricco, la spirulina può essere utile per alcune condizioni della tiroide, ma nessuno studio clinico ha confermato la sua utilità nel trattamento dei disturbi di questa ghiandola.

 

Anche se non è stato ancora dimostrato clinicamente l’aiuto nel combattere l'ipotiroidismo, la gamma di sostanze nutritive nella spirulina ne fa un'aggiunta benefica per una dieta di supporto alla salute della tiroide

 

Le potenti proprietà antiossidanti della spirulina possono aiutare a prevenire alcune malattie della tiroide, proteggendola dagli effetti dannosi dei radicali liberi

 

La spirulina è anche ricca di una gamma di minerali tra cui il selenio, che è ben noto per le sue proprietà di supporto alla tiroide. Gli individui con ipotiroidismo o ipertiroidismo devono essere comunque cauti nell'usare integratori come la spirulina, dato che possono essere contaminati con sostanze tossiche e batteri. 

 

Per i soggetti che soffrono comunque di problemi alla tiroide è sempre consigliabile farsi seguire dal proprio medico e comunque è sempre importante informarlo del uso della spirulina come integrazione.

 

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Acquisto della spirulina

La spirulina è acquistabile nei negozi di alimenti naturali e nelle erboristerie dove viene venduta sottoforma di polvere essiccata oppure in versione di capsule e tavolette monodose.

La polvere è molto versatile tanto che può essere aggiunta in ricette di cucina, ad esempio nelle insalate, nei fruttali, nei succhi di frutta o in altre bevande da bere. Mentre invece le capsule e le tavolette sono più pratiche e trasportabili ovunque. 

 

Ricordiamo comunque di scegliere con cura la spirulina verificando la zona di origine e la qualità della materia prima: la spirulina coltivata in produzione di origine da agricoltura biologica garantirà l'assenza di prodotti di sintesi chimica e un'altra attenzione che andrà valutata sarà il rischio dell'eventuale presenza di metalli pesanti e inquinanti nelle acque di origine dei laghi dove cresce la spirulina. 

 

Leggendo l'etichetta del prodotto potremo avere molte informazioni a riguardo dimodo che la scelta d'acquisto possa essere più conscenziosa.

 

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