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Che cosa è il potenziale di costruzione-ossa della vitamina K?

La vitamina K, come il calcio e la vitamina D, è utile nella prevenzione della perdita ossea. Ma è sufficiente la quantità di vitamina K assunta attraverso i cibi per ottenere reali benefici o è più consigliabile ricorrere ad integratori alimentari? Articolo tradotto da: Academy of Nutrition and Dietetics

di Redazione

Che cosa è il potenziale di costruzione-ossa della vitamina K?

La vitamina K (K1, K2 e K3) è una vitamina contenuta in frutta e verdura, come lattuga, broccoli, spinaci, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, fagiolini, asparagi, piselli, pinoli, i kiwi e frutta secca.  I cibi che aiutano l'intestino nella produzione di vitamina K sono lo yogurt e il kefir, in quanto assicurano un buon ambiente alla flora batterica intestinale che la produce. La vitamina K l’organismo nel processo di normale coagulazione del sangue, protegge dalle fratture ossee e interviene contro la calcificazione delle arterie. 

Sebbene il calcio e la vitamina D siano spesso considerati i nutrienti più importanti per la salute delle ossa, anche la vitamina K svolge un ruolo nella prevenzione della perdita ossea - ma in che misura? 

Gli studi suggeriscono che per prevenire un eccesso di perdita di massa ossea e aiutare a prevenire l'osteoporosi, è probabilmente sufficiente assumere questa vitamina attraverso le fonti di cibo, ma la vitamina K continua a guadagnare importanza nel mono degli integratori. Sicuramente un tassello del puzzle della salute delle ossa, merita di essere considerato, anche se la ricerca scientifica è in disaccordo circa l'importanza del suo ruolo.

Nel cibo, la vitamina K è sintetizzata dalle piante e si trova principalmente nelle verdure a foglia verde - come spinaci, bietole, prezzemolo, cavoli e broccoli - e in alcuni frutti - come kiwi, avocado e uva - sotto forma di vitamina K1 o fitonadione . 

La vitamina K1 è disponibile anche come integratore o “in forma libera” negli Stati Uniti, e la ricerca mostra che è assorbito meglio rispetto alla vitamina K1 di fonti alimentari.

Questa vitamina è anche una delle poche che viene prodotta come vitamina K2 o menachinone nell'intestino degli esseri umani grazie ai batteri presenti nel colon. La vitamina K2 si trova anche in alcuni prodotti di origine animale, come il latte e gli alimenti fermentati.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina K (per gli adulti è di 80 microgrammi) può essere facilmente soddisfatti attraverso il cibo. Ad esempio, una tazza di spinaci crudi o di cavolo fornisce quasi il doppio del DV (vedi nota 1. a fine articolo) per gli adulti.

Sebbene le fonti alimentari offrano abbondante vitamina K, alcuni studi scientifici suggeriscono che gli integratori “in forma libera“ sono più facilmente assorbiti dal corpo perché legati ai composti all'interno delle piante. Alcuni termini utilizzati sulle etichette includono K1 come fillochinone o fitonadione e K2 come MK-4 o MK-7.

Secondo il Natural Medicines Database, “non ci sono sufficienti prove scientifiche per classificare” la vitamina K come efficace nel trattamento dell'osteoporosi. Ci sono però alcune ricerche promettenti su questi vitamine e la salute delle ossa perché la vitamina K supporta una delle principali proteine che rafforza ossa. 

Una raccolta di 19 studi che includevano più di 6.000 partecipanti ha riscontrato un significativo miglioramento della densità minerale ossea della colonna vertebrale con l'aggiunta di un supplemento di vitamina K2 all’alimentazione. Alcuni studi suggeriscono che una maggiore assunzione di vitamina K nella dieta sia collegata ad un minor rischio di frattura ossea e ad una maggiore densità minerale ossea, mentre altri studi non mostrano alcun beneficio.

È importante discutere con i pazienti interessati all’assunzione di integratori di vitamina K delle possibili interazioni farmaco-nutrienti e dei possibili effetti, moderati o grandi che siano. Questi includono farmaci anti-diabete, farmaci per il sangue denso, il farmaco dimagrante Orlistat (vedi nota 2. a fine articolo), farmaci per gli acidi biliari, alcuni antibiotici e diverse vitamine.

Un limite massimo tollerabile per la vitamina K1 e la vitamina K2 non è stato stabilito a causa della mancanza di informazioni sulla tossicità, ma il rischio riportato è basso e gli effetti collaterali sono rari.

A meno che i pazienti non abbiamo dimostrato una carenza di vitamina K, ci sono ancora poche prove sul fatto che una maggiore assunzione di Vitamina K attraverso gli integratori sia utile per la prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture.

Anche per gli studi che mostrano gli effetti positivi della vitamina K sulla salute delle ossa, è importante notare che ci sono altri composti costruttori di ossa, come la vitamina D e calcio.

I consumatori che scelgono di integrare la quantità di vitamina K dovrebbero discuterne con il proprio medico, prestare attenzione e cercare, per una maggiore sicurezza, i marchi di valutazione della qualità, poiché gli integratori alimentari non richiedono l'approvazione della FDA (vedi nota 3. a fine articolo).

 

Fonte: What Is Vitamin K's Bone-Building Potential? di Ginger Hultin 

 

NOTE

1. DV o daily value, valore sviluppato e brevettato dalla Food and Drug Administration (FDA) per aiutare i consumatori a determinare il livello dei vari nutrienti in una porzione standard di cibo in relazione al fabbisogno approssimativo per essi.

2. L'Orlistat o tetraidrolipostatina è un farmaco per il trattamento dell'obesità, con obbligo di prescrizione medica, che ostacola l'assorbimento dei grassi provenienti dall'alimentazione, riducendo l'apporto calorico.

3. Informazione valida per gli Stati Uniti. La Food and Drug Administration è l'organo del governo americano che si occupa di regolamentare i prodotti che vengono immessi in commercio, dagli alimenti fino ai farmaci etici.