Integratori alcalinizzanti, quali sono e quando assumerli

A cura di Paola Ferro, Naturopata

 

Gli integratori alimentari alcalinizzanti sono utili per contrastare l'acidosi tissutale, ovvero regolare il rapporto acido-basico, che è indispensabile per il benessere e per la prevenzione. Scopriamoli meglio.

>  Quando una sostanza è acida o alcalina

>  Cause dello squilibrio acido-basico

>  Quali sono i cibi acidificanti

>  Alimenti alcalinizzanti

>  Integratori alcalinizzanti

 

Le mandorle tra gli alimenti alcalinizzanti

Mandorle, alimenti alcalinizzanti

 

Quando una sostanza è acida o alcalina

Per misurare quanto una sostanza è acida o alcalina si usa una scala di valori a cui viene dato il nome di “pH” (potenza dell’Idrogeno) e il termine risale agli inizi del 1900 ed è collegato al Chimico Soren Sorensen).

Nel campo medico, il pH viene utilizzato per misurare il liquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l'urina. 

Questi liquidi vengono definiti:

  • acidi, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06;
  • neutri, quando il pH è uguale a 7,07;
  • basici o alcalini, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.

Pertanto, più basso è il pH e più è acida la sostanza in esame. Contrastare l’acidosi tessutale e cioè regolare il rapporto acido-basico è  indispensabile per il benessere e per la prevenzione: quasi tutte le malattie, in effetti, sono accompagnate da una forte acidità tessutale, che nel lungo periodo può generare stati infiammatori cronici dei tessuti  un abbassamento del sistema immunitario e un deterioramento della massa ossea.

 

Cause e sintomi dello squilibrio acido-basico

Le cause dello squilibrio acido-basico sono l’accumulo di tossine di varia origine:

  • Eccesso di cibi acidificanti
  • Inquinamento ambientale
  • Eccesso di farmaci
  • Fumo
  • Eccesso di attività fisica
  • Vita sedentaria
  • Stress 
  • Insufficiente apporto di liquidi

I sintomi collegati ad uno stato di acidosi metabolica: pirosi e acidità gastrica, dispepsia, gastrite, seborrea, eczemi , unghie e capelli fragili, irritabilità , ansia , palpitazioni, risvegli notturni frequenti, artrosi, osteoporosi, dolori muscolari, sindrome premestruale, candida, gotta, iperuricemia, deficit immunitario, carie, parodontosi, stipsi, freddolosità .

L’organismo umano possiede dei sistemi di eliminazione (fegato, reni, polmoni e pelle) che  continuamente lavorano  cercando di mantenere un ambiente ideale, neutralizzando ed eliminando tutto l'eccesso di acidi accumulato nei differenti tessuti organici.

 

Quali sono i cibi principalmente acidificanti nella nostra alimentazione?  

  • Formaggi e a seguire il latte
  • Cereali , in particolar modo quelli raffinati
  • Frutta secca (noci, arachidi, nocciole) 
  • Fagioli
  • Sostanze nervine (tè, cioccolato e caffè)
  • Uova, pesce, carne 
  • Le bevande gassate , i succhi di frutta  
  • Lo zucchero e il sale raffinati

E' necessaria pertanto una costante ingestione di alimenti alcalinizzanti, fornitori delle indispensabili basi alcaline, capaci di neutralizzare la tensione acida dei tessuti

 

Alimenti alcalinizzanti 

  • Tutte le verdure crude
  • Frutta fresca (possibilmente consumata cruda o in centrifugati)  
  • Il succo di limone (nonostante il suo sapore acido)
  • Le mandorle 
  • L’unico cereale alcalinizzante è il miglio 
  • Il miele è altamente alcalinizzante.
  • I germogli 

 

Integratori alcalinizzanti

Oltre a modificare l’alimentazione (privilegiando quindi alimenti prettamente basici)  si puo’ ricorrere alla integrazione tramite polveri alcalinizzanti da sciogliere in acqua, a base di  sali minerali come Calcio , Potassio, Magnesio, sotto forma di bicarbonati, carbonati e citrati. 

I risultati migliori si ottengono con i citrati e i bicarbonati, per la facilità con cui sono assorbiti e resi disponibili per l'azione tamponante sugli acidi. 

L'assunzione per esempio una volta al giorno  di circa 5-6 grammi di citrati (un cucchiaino da tè) in poca acqua tiepida può dare buoni risultati ed assenza di effetti collaterali.