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Il reiki e i suoi fondamenti

Il reiki usui si basa su 3 pilastri e 5 principi o precetti: andiamo a vedere quali sono e cosa è contenuto nel reiki tradizionale giapponese che è stato rimosso dal reiki occidentale.

Il reiki e i suoi fondamenti

In oriente il reiki è utilizzato per il raggiungimento dell' "anshin ritsumei", l'assoluta pace interiore: il benessere fisico è una conseguenza del ritrovato equilibrio e della ritrovata armonia tra gli elementi costitutivi dell'essere.


Cosa è il Reiki

Il Reiki è energia universale, dove universale ha il reale significato di "uni-verso", verso l'uno, ovvero oltre la dualità e l'illusione della separazione. 

l Reiki, conosciuto principalmente come "metodo" o "disciplina", è energia di creazione che esiste da sempre e permea ogni cosa animata e inanimata in questo e in altri mondi. Il metodo Reiki non è altro che un sistema che utilizza questa energia per fare qualcosa. 

Il Reiki Usui Ryoho è il metodo di guarigione di Usui che usa l'energia universale Reiki per ottenere la guarigione della mente e del corpo; tuttavia anche per Usui questo era solo la conseguenza di un ben più grande e prioritario compito del Reiki, ovvero il raggiungimento dell'Anshin Ritsumei (Assoluta pace interiore o Illuminazione): l'iniziazione al Reiki infatti mette in contatto con l'energia universale, permette di essere canale e di conoscere l'energia universale; ad un'alto livello di comprensione e consapevolezza, questa comunione di energia diventa l'assoluta pace interiore.

L'unione tra il Rei (energia primordiale) e il Ki (energia individuale) è l'unione tra l'essere e la sorgente, oltre l'ego, oltre la separazione tutto è uno, tutto è amore, tutto è pace e gioia. Il metodo riscoperto da Mikao Usui permette di riprendere il contatto con l'assoluto, con l'origine, con la sorgente, permette di sentire oltre il vedere, permette di essere.  

 

I Fondamenti del Reiki

I 3 PILASTRI:

- Gassho (due mani giunte)
Il maestro Usui insegnava ai propri allievi a meditare mattina e sera mantenendo le due mani giunte in gassho e portando l'attenzione solo dove le dita medie si incontrano; il dito medio è canale del meridiano del fuoco, il gassho può essere visto come il "mudra" che attiva il sistema energetico nel metodo reiki. 

- Reji-Ho (indicazioni per lo spirito)
E' fondamentale nel metodo reiki rendersi conto che l'energia che in noi scorre e che in noi fluisce non è originata da noi al nostro livello; questo pilastro ci consente di essere osservatori di ciò che accade e non parte attiva, noi quali praticanti, operatori o maestri reiki chiediamo di diventare strumento e che l'energia fluisca liberamente in noi, chiediamo la "guarigione" per il nostro ricevente e chiediamo l'intuito per agire nel corso del trattamento ovunque vi sia bisogno di armonizzare e purificare, di convertire energia congesta in energia armonica. il Reji-Ho è il pilastro che ci consente di spogliarci dell'ego e di essere strumento per il massimo bene di chi riceve. Il fluire del reiki, apporta lo stesso effetto anche a noi che riceviamo contemporaneamente l'energia e la doniamo a seconda delle esigenze del ricevente.

- Chyrio (terapia) 
Il metodo reiki prevede l'azione, ovvero che il trattamento o terapia si esegua fisicamente, mentalmente o a distanza poco importa; a seconda del livello che si possiede, si ha facoltà di usare determinati strumenti, simboli o shiruji, che consento di trasmettere il reiki in vari modi, l'importante è farlo; la terapia è il pilastro con il quale il praticante di reiki porta l'azione e rende i passaggi precedenti necessari quali preparazione per questo importantissimo evento che è il trattamento o la terapia. Nella tradizione giapponese il trattamento segue una sequenza chiamata il "kata delle 12 posizioni": a differenza del metodo occidentale che parla di Chakra, il metodo originale si occupa di tanden, hara e meridiani. Questa è una delle differenze sostanziali tra di due metodi ed è utile ricordare che i due sistemi energetici, quello della medicina tradizionale cinese/giapponese e quello della tradizione indiana, non sono gli stessi e sono anzi complementari uno all'altro.

 

I 5 PRECETTI
Il mastro Usui usava definirli la medicina spirituale per ogni male; recitati in posizione tradizionale seitza e in giapponese, si può percepire la vibrazione energetica che da queste semplici affermazioni scaturisce, nella tradizione giapponese nulla è lasciato al caso e probabilmente la sequenza dei precetti funge anche da "mantra" che con l'uso del kotodama (spirito della parola) rafforza la connessione con la nostra essenza, non a caso il maestro Usui usava gli stessi principi quale strumento di meditazione da recitare in Gassho mattina e sera. 

- Kyo dake wa (solo per oggi)

- Ikaru na (non ti arrabbiare)

- Shinpai suna (non ti preoccupare)

- Kansha shite (sii grato)

- Gyo wo hage me (lavora diligentemente su te stesso)

- Hitsu ni shinsetsu ni (sii gentile con gli altri)

Di ogni giorno solo per oggi e ogni giorno è oggi, nel qui e ora nel momento presente recita i principi, non fare reiki, sii reiki non recitare i principi sii i principi, questo insegno ai miei allievi nei seminari di reiki e questo mi sono sentito di condividere con voi.