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Cronaca di un'esperienza di Reiki

Cronaca di una eccezionale esperienza di reiki

Cronaca di un'esperienza di Reiki

La condivisione, nel reiki, è un concetto fondamentale, una parola chiave imprescindibile: il reiki è amore e l'amore deve assolutamente essere condiviso senza limite alcuno!

Proprio qui, adesso, desidero condividere una straordinaria esperienza occorsami alcuni anni fa durante alcuni trattamenti reiki che praticai ad una persona di cui conoscevo molto bene le problematiche fisiche e la personalità in quanto amica di famiglia da sempre.

Avevo acquisito da poco il 2° livello di reiki e stavo famigliarizzando con i simboli e le conseguenti nuove aperture che questi mi offrivano quando la persona di cui sopra, una signora di poco più di settanta anni, mi confidò che negli ultimi tempi era più ansiosa e agitata del solito, soffriva di frequenti e fortissime tachicardie che la avevano portata per due o tre volte a rivolgersi al pronto soccorso da cui era stata subito dimessa dopo le debite terapie di routine senza diagnosi particolarmente preoccupanti ma anche senza avere in alcun modo risolto il problema se non temporaneamente; il medico di famiglia aveva aggiunto alla terapia quotidiana degli ansiolitici che però sembravano non sortire alcun miglioramento.

Le parlai così del reiki, di cosa era e di come agiva, e da persona aperta e concreta qual'era mi disse che voleva provare subito perché stava troppo male e non riusciva nemmeno a dormire! devo aggiungere, perché di fondamentale importanza per la descrizione degli accadimenti successivi, che questa persona soffriva fin dalla giovanissima età di un dolore cronico alla schiena in zona lombo-sacrale che le scendeva alla gamba destra con conseguente periodico risentimento ai nervi del piede destro: malgrado le numerose visite ortopediche, radiografie, fisioterapie di ogni tipo fatte negli anni doveva assumere continuamente antiinfiammatori per togliere il dolore.

Decidemmo di iniziare un ciclo di dieci sedute, le prime quattro in giorni consecutivi e quelle seguenti con due sedute la settimana; alla fine della terza seduta mi disse che cominciava a sentirsi più rilassata, il cuore le "saltava" meno nel petto ma, quasi con un poco di timore, mi confidò di avere visto con gli occhi della mente per quasi tutta la durata della seduta un bellissimo volto di giovane circondato da una luce azzurro brillante che la fissava con un sorriso molto dolce sul volto: "non lo conosco, non so chi sia" mi disse e chiese a me chi pensavo potesse essere... io cercai di azzardare alcune ipotesi tranquillizzanti tra cui la possibilità fosse il suo angelo custode manifestatosi per accompagnarla in quel nuovo percorso di guarigione ma cercai di minimizzare e dissi che avremmo preso più in considerazione la cosa se si fosse ripresentato nelle seguenti sedute.

E così fu: mentre la sua tachicardia spariva intorno alla settima seduta e la sua serenità ritornava gradatamente e riprendeva a dormire bene la sua visione continuava ad accompagnarla per tutto il corso di ogni seduta dal momento che le ponevo le mani sul capo fino al momento in cui riapriva gli occhi quando io terminavo; le chiesi se lo sognava anche la notte ma mi rispose che le sarebbe piaciuto ma, no, non lo sognava.

Era evidente, da come ne parlava, che la visione le risultava assolutamente piacevole, che le dispiaceva davvero distaccarsene e che un po la emozionava inspiegabilmente visto che non lo conosceva e che era come contemplare una foto: il bellissimo volto di giovane sorridente non si muoveva, era completamente statico! insieme decidemmo che doveva essere davvero il suo angelo custode che la proteggeva e la incoraggiava.

Arrivò la decima ed ultima seduta (così avevamo deciso): continuammo come sempre il trattamento fino a che, nel momento in cui posai le mani sul plesso solare lei improvvisamente inarcò la schiena come se vi avesse sentito un forte dolore e anche il volto ebbe una smorfia di dolore... le chiesi subito, senza staccare le mani, se andava tutto bene e lei, mantenendo gli occhi chiusi, mi fece un cenno di assenso con la testa; mandandole mentalmente il simbolo dell'energia continuai il trattamento fino alla fine senza che ci fossero altre reazioni strane e comunque mi sentivo piuttosto tranquilla perché, dopo l'evidente dolore percepito, lentamente sul suo volto era apparsa una espressione di profonda serenità.

Terminato il trattamento le dissi come sempre che poteva distogliersi dolcemente ansiosissima di sapere cosa aveva vissuto... e il racconto non tardò ad arrivare ansiosa com'era anche lei di parlarmene: mi disse che inizialmente aveva visto il volto del giovane come sempre che poi, improvvisamente, mentre spostavo le mani dal cuore al plesso solare, lasciò il posto a immagini in movimento dove lei vide una giovane donna vestita elegantemente alla maniera rinascimentale affacciata ad una finestra di una stanza coperta di bellissimi arazzi... mentre il giovane il cui viso aveva visto per sette giorni durante i trattamenti le cingeva la vita e la baciava. Improvvisamente la porta si apriva violentemente e tre uomini armati di spade si avventavano su di loro: mentre il giovane veniva trapassato dalla spada di uno dei tre, quello con il viso più furioso le si avventò addosso infilzandola nel fondo schiena sul gluteo destro: il colpo fu talmente violento che la punta della spada usci sul davanti dalla parte sinistra del ventre.

Mentre vedeva questa scena sentì il fortissimo dolore alla schiena di cui mi accorsi con evidenza, poi una improvvisa sensazione di benessere nella stessa posizione in cui aveva sentito il dolore mentre la scena si dissolveva: "quella ragazza ero io, ne sono sicura" mi disse "ma come è possibile? da dove vengono quelle immagini? ho sognato?".

Eravamo sbalordite entrambe da tutto ciò: conoscendola non poteva essersi inventata il tutto, anzi e poi a che scopo? inoltre ero sicura non avesse sognato perché era evidentemente presente e rispose immediatamente alla mia domanda se andava tutto bene; contemporaneamente però ero esterrefatta perché allora non ero ancora in grado di immaginare che l'energia potesse operare anche in questo modo: sembrava quasi che avesse rivissuto un episodio di una vita passata come avevo letto succede in alcuni casi di ipnosi regressiva ma il fatto che tutto fosse successo così, in modo spontaneo, non indotto, mi sembrava impossibile. Aveva inoltre descritto questo attimo, questa visione flash di avvenimenti tragici apparentemente avvenuti in un tempo così antico con una lucidità e particolari incredibilmente precisi anche se la visione mi disse durò veramente il tempo di un lampo e poi si dissolse. Pensai anche ad allucinazioni generate da una fervida immaginazione magari sollecitata da eccessive aspettative... ma poi la cosa non mi sembrò possibile associata a quel tipo di persona... insomma...

Qualsiasi cosa fosse quella veloce visione e quelle precedenti del volto sorridente erano ovviamente state generate dal flusso energetico di reiki e quella signora che aveva sofferto terribilmente per tutto il corso della sua vita di un fortissimo dolore lombare che si irradiava all'arto destro, da quel momento non ne soffrì più fino al termine della sua esistenza avvenuta alcuni mesi fa (si è goduta quindi questa inaspettata guarigione per circa dieci anni): il visualizzare quel violento, antico episodio che lei identificò come relativo a se stessa evidentemente risolse il disturbo alla schiena e il fatto di non avere più quel continuo dolore migliorò anche lo stato ansioso e conseguentemente le tachicardie per gli anni a venire.

Lei non sapeva come ringraziarmi ma ovviamente cercai di farle capire che il merito non era assolutamente mio ma dell'universo che aveva deciso di favorirla dopo tanta sofferenza... presi atto di ciò che era accaduto e da allora mi sentii ancora più grata all'energia e a reiki per avermi permesso di essere il tramite per la realizzazione di un evento così eccezionale che ha sicuramente cambiato positivamente la vita di quella persona e la mia avviando in me una più intensa presa di coscienza.

Fummo d'accordo sul non divulgare l'accaduto per evitare in generale sarcastici commenti per cui la cosa non fu mai raccontata ad alcuno fino ad ora. Da quel momento decisi di dedicare la mia vita alla ricerca spirituale attraverso reiki e tutto ciò che verrà posto sul mio cammino; da allora è iniziata la mia vera evoluzione e fu allora che decisi di diventare reiki master: sono convinta che questa splendida disciplina debba venire divulgata al fine di ottenere tanti nuovi, luminosi risvegli e possibilmente tante bellissime guarigioni.

Sono estremamente grata anche a quella persona che lo ha reso possibile attraverso la fiducia riposta in me e alla sua capacità di apertura al tutto.

Da allora non mi sono più accaduti episodi simili ma quotidianamente mi accorgo che ogni persona che si accosta a reiki usa l'energia e ne è utilizzata in modo "personalmente creativo".

Ogni tanto, pensando a quella persona ormai scomparsa, sorrido affettuosamente immaginando che ora, forse, quel bacio così tragicamente interrotto potrà durare in eterno immerso in una fantastica luce di amore!