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I Fiori di Bach: curarsi con l’energia della natura in boccio

I mesi estivi sono i più indicati per la raccolta dei fiori che si utilizzano per preparare le essenze.
Una ciotola di vetro, acqua di sorgente, sole e corolle: ecco gli ingredienti per la produzione di essenze floreali

I Fiori di Bach: curarsi con l’energia della natura in boccio

 

La floriterapia è un metodo di cura dolce e naturale creato nella prima metà del 900 dal medico inglese Edward Bach.

Egli comprese che la via migliore per curarsi è far uso delle risorse che la natura ci mette a disposizione e dedicò la sua vita allo studio e all’individuazione di rimedi che sono un collegamento sottile fra noi e l’energia fiorile della pianta.

Osservando il “carattere” di un fiore, che è la massima espressione della pianta, è possibile per similitudine riconoscere caratteristiche della personalità umana e, attraverso l’energia del fiore,  riequilibrarne i difetti. Intuì così le proprietà terapeutiche di fiori campestri e ne individuò 38, universalmente riconosciuti come Fiori di Bach.

Assunti oralmente sotto forma di gocce, questi rimedi agiscono positivamente riequilibrando quegli stati d’animo che ci fanno ammalare.

Questi rimedi floreali, carichi di vibrazioni curative, stimolano la forza vitale e la capacità di ogni organismo di provvedere alla propria guarigione per mezzo di un processo di trasformazione interiore.

La floriterapia è un metodo di cura semplice, naturale e privo di effetti collaterali poiché, come sosteneva Bach, tutto in natura è semplice, pertanto ognuno con l’adeguata conoscenza delle piante e dei fiori può autonomamente prepararli e farne uso.

L’estate è il periodo giusto per la preparazione delle essenze floreali. I mesi estivi infatti sono i più indicati per la raccolta dei fiori che si possono trovare anche nelle nostre campagne.

Esistono due metodi per la preparazione delle essenze floreali: Il metodo del sole e il metodo della bollitura.

Per entrambi i metodi si utilizzano le corolle in piena fioritura raccolti nel loro habitat naturale in zone realmente incontaminate. La raccolta avviene nelle prime ore mattutine in una giornata limpida e soleggiata.

Unici ingredienti per la produzione di essenze floreali con il metodo del sole sono: una ciotola di vetro, acqua di sorgente, sole e i fiori giusti.

Dopo aver raccolto i fiori li si pone a galleggiare nella ciotola di vetro riempita con acqua di sorgente, ricoprendone completamente la superficie. Si espone poi la ciotola al sole ponendola sul terreno vicino alle piante di raccolta per circa tre ore, in modo che l’acqua assimili l’energia vitale del fiore. Durante la solarizzazione è importante che nessuna nube oscuri il sole, neanche per un momento. Quando le corolle cominciano ad appassire e l’acqua si riempie di bollicine, si eliminano i fiori e con un colino si filtra l’acqua versandola in una bottiglia di vetro e aggiungendovi una pari quantità di brandy.

Il metodo del sole si utilizza per i fiori che sbocciano nella tarda primavera e in estate, quando il sole è nel pieno della sua forza, intensità e potenza energetica.

Per i fiori che invece  raggiungono la massima fioritura nei mesi in cui il sole è meno forte, si utilizza il metodo della bollitura.

In questo caso sarà il fuoco del fornello a fare le veci del sole, integrando e completando il processo di energizzazione.

Con il metodo della bollitura le corolle appena raccolte si pongono in una pentola di smalto riempita di acqua di sorgente, si mette il recipiente sul fuoco e lo si fa bollire per circa mezzora. Si lascia poi raffreddare il tutto e si filtra il liquido ottenuto con un colino versandolo in una bottiglia di vetro e aggiungendovi una pari quantità di brandy.

Con questi due procedimenti si ottiene la tintura madre che serve per la preparazione dei rimedi concentrati, meglio conosciuti come “stock bottle”.

Le stock bottle sono ottenute versando 2 gocce della tintura madre in 10 ml di brandy e sono quelle bottigliette che normalmente noi acquistiamo in erboristeria o farmacia.

Per l’assunzione il rimedio va ulteriormente diluito alla dose di 2 gocce della stock bottle in una bottiglietta da 30 ml contenente ¾ di acqua e ¼ di brandy.

E’ importante per una buona preparazione della boccetta personale (quella da 30 ml contenente 2 gocce di ogni rimedio floreale), non utilizzare acqua del rubinetto o distillata, che è un elemento “morto”, ma una buona acqua minerale naturale in bottiglia di vetro.

Se non si vuole utilizzare il brandy, necessario alla conservazione del rimedio, è possibile sostituirlo con aceto di mele. E’ il caso di persone che non possono assumere sostanze alcoliche seppur  in dosaggi minimi, o bambini.

Le boccette per la cura personale così preparate vanno consumate entro 1-2 mesi dalla preparazione.

In alternativa è possibile diluire i rimedi solo con l’acqua con l’avvertenza di ripetere la preparazione ogni 5 o 6 giorni.

Dopo aver preparato la boccetta con la miscela personale, i fiori vanno assunti, salvo diversa prescrizione, nel dosaggio di 4 gocce sublinguali 4 volte al giorno, assumendoli ad intervalli regolari durante la giornata: mattina, mezzogiorno, pomeriggio e sera.

Non vi sono controindicazioni all’uso dei fiori, tanto che possono essere assunti anche da bambini, anziani e donne in gravidanza.

L’intenzione del dottor Bach era quella di creare un metodo di cura dolce,  naturale, efficace e alla portata di tutti.

Così egli lo presentò nel 1936  alla conferenza massonica di Wallingford:

“L’intero principio di guarigione di questo metodo è così semplice che può essere compreso praticamente da tutti e anche le erbe stesse possono essere raccolte e preparate da chiunque provi diletto in questo.”

 Periodo di fioritura

FIORI

G

F

M

A

M

G

L

A

S

O

N

D

Agrimony (agrimonia eupatoria)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aspen (populus tremula)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beech (fagus sylvatica)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Centaury (centaurium umbellatum / erythraea)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cerato (ceratostigma willmottiana)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cherry Plum (prunus cerasifera)