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I Fiori di Bach per la solitudine

Scrive Hermann Hesse: "La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande, come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri"

I Fiori di Bach per la solitudine

I fiori di Bach per la solitudine sono indicati per riequilibrare differenti modi di percepirla e per aiutarci a far luce su come spesso la responsabilità di tale condizione sia da ricercare anche in noi stessi.

Molti, come Hermann Hesse, la desiderano, altri invece la vivono come una condizione spiacevole, che può logorare la qualità della vita o e innescare quel senso di abbandono e di alienazione che caratterizzano i disagi più frequenti nella società contemporanea.

Questa condizione umana, infatti, mette in contatto con il lato più profondo e oscuro del nostro animo: le sensazioni sono acuite e si deve fare i conti col proprio inarrestabile flusso di pensieri e con i propri demoni.

 

Curare la solitudine con i fiori di Bach

“Ognuno sta solo sul cuore della sera, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera”. (Salvatore Quasimodo)

Nel corso della vita ognuno di noi sperimenta la solitudine, e quando confrontiamo la nostra esperienza personale con quella degli altri risulta evidente che non ne esiste una sola; e nonostante offra all’uomo innumerevoli opportunità per maturare e divenire un soggetto autonomo, è spesso ricettacolo di valenze negative

I fiori Bach per la solitudine sostengono l'individuo a superare le conseguenze di una condizione non voluta e quindi che procura sofferenza. La loro assunzione permette di fare affiorare le cause e risolverle attraverso un cambiamento di prospettiva; aiuta a ritrovare la forza in noi stessi, per far riemergere la gioia di vivere con e insieme agli altri, pur mantenendo la nostra individualità.

Bach individuò tre modi molto diversi di sentirsi soli, a cui associò altrettanti rimedi floreali, adatti ad armonizzare questo stato d’animo e cambiare la sensazione di solitudine in amore.

 

Fiore di bach Heather

Heather: il rimedio per la solitudine dovuta a eccessivo egocentrismo. L’Erica cresce sulle pianure aride, su lande desolate, sui suoli calcarei e poveri di sali minerali.

Prospera quindi in un habitat difficile, dove poche piante riescono ad attecchire, vivendo quindi solitaria. E proprio acquisire l'indipendenza affettiva, ed elaborare la capacità di vivere anche in solitudine è la "lezione" che offre Heather! Chi ha bisogno di questo rimedio assorbe continuamente l’energia degli altri, perché ha fame d’affetto.

Sente il bisogno irresistibile di sfogarsi e di raccontare con lunghi discorsi monopolizzanti, le proprie malattie o preoccupazioni, senza considerare i bisogni degli altri, perché troppo preso da quelli propri, non accorgendosi che con questo atteggiamento sortirà l'effetto opposto.

Heather si sente solo, non amato, abbandonato, ha paura di restare così per sempre, perciò usa gli altri per riempire questo vuoto e calmare l'ansia.

Tuttavia è così logorroico, vittimista ed egocentrico che alla fine gli altri lo abbandoneranno. Heather aiuta a raggiungere l'indipendenza affettiva imparando a volersi bene e a rispettare gli altri. Favorisce il superamento della paura di restare soli e aiuta a controllare gli impulsi, perché promuove la capacità di ascoltare e comprendere gli altri.

 

Fiore di Bach Impatiens

Impatiens: il rimedio per la solitudine dovuta a impatienza. La Balsamina deve stare in costante movimento perché è una pianta di rapida e impetuosa crescita, tanto che nel periodo estivo ha contemporaneamente germogli, fiori e semi. Alla minima sollecitazione espelle i semi violentemente, anche quando non sono maturi.

Il soggetto come la pianta è impaziente: vuole tutto e subito. Spesso più intelligente della media, finisce per fare terra bruciata intorno a sé, perché non è in grado di controllare i propri impulsi e ha bisogno di muoversi e di fare. Ha un ritmo interno accelerato, pensa, parla, mangia, si veste e guida velocemente.

Corre nella vita e vive gli altri con insofferenza perché percepiti lenti e inadeguati. Irrequieto, iperattivo, irritabile, impulsivo e nervoso, spesso si ritrova solo. Refrattario ai lavori di routine, non s’inserisce bene nei gruppi, perché non ne accetta le regole.

Fa da solo, non si fida, non tollera ritardi, contrattempi, esitazioni, ripensamenti, file. Non riesce mai a rilassarsi, per questo motivo soffre di tensione muscolare, mentale, emotiva. Impatiens permette di rallentare il ritmo delle giornate e insegna a convivere con gli altri e con i loro tempi.

Aiuta ad accettare il naturale fluire della vita, a lasciarsi trasportare dal lento scorrere del tempo. Assumendo il rimedio la tensione spasmodica si acquieta e ci si mette nei panni altrui; ci si rilassa, si diventa più diplomatici, meno impulsivi e meno soli. Si guadagna in spontaneità e si accetta il ritmo altrui.

 

Fiore di Bach Water Violet

Water Violet: il rimedio per la solitudine dovuta all'isolamento volontario. La violetta d'acqua è l'unica tra le piante della famiglia delle primule che è acquatica e non ha bisogno di sole diretto per svilupparsi.

La si può trovare tra le acque stagnanti o i corsi d'acqua lenti nei fossi e negli acquitrini, e questa caratteristica  la rende inavvicinabile, difficile da raccogliere, tanto che anche gli animali sono scoraggiati dal nutrirsene. Cresce tra i 25-50 cm sotto il livello dell'acqua, e le sue radici sono talmente forti che difficilmente la corrente riesce a trascinarla via.

Le foglie rimangono completamente sotto la superficie dell'acqua, mentre lo stelo e i fiori emergono, dando l'impressione di altezzosità. Water Violet è il rimedio di Bach per chi si isola volontariamente, perché apprezza la solitudine e la tranquillità. Non ha un gran bisogno di rapporti con gli altri e perciò li tratta con gentile, ma deciso distacco.

In genere, questo stato d’animo è tipico di soggetti non solo molto riservati, ma anche saggi, raffinati ed equilibrati, tanto da essere spesso ricercati dagli altri per queste caratteristiche. Benché non immediatamente percepito come problematico, il senso di solitudine, alla lunga, fa la sua comparsa, diventando fonte di sofferenza.

Non chiedono nulla, parlano poco, queste persone preferiscono ascoltare piuttosto che aprirsi, perché temono di non essere capite, per questo sopportano i propri dispiaceri in silenzio, nascondendo dietro un'apparente autosufficienza una solitudine e una tristezza che possono diventare disperate.

Water Violet ci insegna che possiamo mantenere la nostra individualità anche se interagiamo con gli altri e viviamo il gruppo, questo è il grado più elevato di individualità, ossia il poter vivere nella comunità senza perdere la propria essenza, che resta in stato di armonia.

 

La natura della solitudine

La solitudine è una condizione che caratterizza i nostri tempi e nella quale l'individuo si isola (se solitario) o viene isolato dagli altri esseri umani. Animale sociale per definizione, l'uomo può ritrovarsi solo a causa di diversi fattori caratteriali come la timidezza o l'apatia; ma altre volte si tratta di una scelta consapevole.

La solitudine infatti presenta moltissime sfaccettature: ve ne sono di forzate, in genere imposte dalle circostanze della vita, come la prigionia, gli handicap e la malattia, l’isolamento percettivo o l’abbandono di una persona cara. Vi sono poi solitudini volute come quelle ricercate dall’artista, dallo studioso, dall’asceta o da chi, nella quotidianità, sente il bisogno di ritagliarsi un momento suo, per recuperare le energie disperse o per fuggire da situazioni che non riesce a gestire.

È universalmente riconosciuta come la principale causa di depressione favorita da un'urbanizzazione mal gestita: non a caso le abitazioni di maggior valore sono situate dentro o in prossimità ad aree di aggregazione sociale.

 

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